(A chi ha notato la foto in descrizione, 100000 biscotti! OH MIO DIO. *Sclera*)
[Ben.]
Guardo attentamente la TV, che trasmette il notiziario.
Bea è in cucina che prepara il pranzo, e sento che canticchia allegramente qualcosa.
Sorrido, pensando all'altro giorno.
Abbiamo davvero fatto l'amore, finalmente. Bramavo da tempo questo desiderio, e l'ho soddisfatto.
La sensazione è stata indescrivibile. Stare dentro di lei è stato... Qualcosa di meraviglioso, che va al di fuori della passione carnale.
Si, perché io la amo.
Non ho mai amato, nemmeno quando ero umano. Certo, ho avuto alcune storie, ma nulla di serio. E, da quando sono un demone, ho sempre avuto qualche scappatella con una mia vittima, prima di ucciderla, come ho detto sta notte.
Ma con Beatrice è diverso... Lei è diversa, e non mi stancherò mai e poi mai di dirlo.
Lei è capace di amare un mostro come me, ed è diventata un demone, sempre per me.
E ditemi se questo non è amore.
《ELFO, È PRONTO IL PRANZO!》Mi urla.
"Elfo?!"
Mi alzo di scatto e la raggiungo in cucina.
Sono piuttosto offeso per lo stupido nomignolo che mi ha appena atribuito, il mio viso esprime perfettamente questo mio stato d'animo.
《Come mi hai chiamato?!》Le dico, e lei sorride, in modo furbo.
《Elfo. Preferisci nano?》Mi stuzzica.
Le vado vicino e la intrappolo vicino al lavandino.
《Sono sempre più alto di te, piccola.》Sussurro al suo orecchio.
La sento tremare.
《Okay, ma sei sempre un elfo.》Risponde.
Io sbuffo una leggera risata.《Un elfo molto figo.》(Tutti quelli a favore alzino la mano!*alza la mano mentre saltella come un pandacriceto* BEN SEI IL PIÙ FIGOOOH!)
Lei sta per ribattere, ma la zittisco quando le mordo il lobo dell'orecchio.
Le bacio lentamente il collo, le lascio qualche succhiotto, per poi afferrare il suo labbro inferiore tra i denti e tirarlo leggermente. Quando lo lascio andare, la guardo.
Cazzo, mi sto eccitando sotto ai suoi gemiti.
《Da-Dai Ben, la pasta si raffredda...》Dice, mentre si allontana.
Sorrido malizioso.
"Dopo avrò modo di finire quello che stavo per iniziare.", penso, mentre mi siedo a tavola.
Beatrice, intanto, lava le pentole che prima ha utilizzato per cucinare.
《Posso accendere la radio?》Chiede, mentre mi guarda da sopra una spalla.
Annuisco.《Certo.》
Lei sorride e, saltellando, va ad accendere la radio.
《"Guardo te come a dicembre passo le sere a guardare cadere la neve che c'è, come un bambino guarda la tele e sorride insieme al personaggio che c'è, come un vecchietto guarda un cantiere, e anche se va tutto bene lui dice che... Uacciu uariuari uacciu uariua, uacciu uariuari uacciu uariua."》
Come al solito, sta cantando.
Non ho mai sentito questa canzone, non sono un tipo che ascolta molta musica.
《Hey, che stai cantando?》Le chiedo.
Lei si gira, tutta sorridente.《Uacciu uariuari di Gionny Scandal.》
"Che razza di titolo è?! Uacciu uariuari... Bha."
Bea continua a cantare, spensierata e allegra.
Ad un certo punto la canzone fa:《"Guardo te come non guardo nessuna, neanche la luna la guardo così!"》
Sorrido. In effetti, guardo Bea così. Come se fosse qualcosa di prezioso e raro.
Faccio un sorrisetto furbo e beffardo, prendo il telefono e le scatto una foto.
《Ben?》Chiede, dato che mi vede maneggiare col cellulare.
Alzo lo sguardo, con finta innocenza.《Mh?》
Lei mi guarda male, come se mi volesse uccidere. O cogliere nel sacco.
Blocco il telefono e lo appoggio sul tavolo.
《Non ho fatto nulla.》Mi giustifico.
Lei sospira e fa spallucce.
《Io vado a fare un bagno. Se ti va puoi venire.》Continuo, pacato.
Nessun tono strano, solo tranquillità.
Ma, sotto sotto, so solo io che voglio fare... O che voglio farle.
Lei annuisce, un po' timorosa.
Ci avviamo verso il bagno, lei a sguardo basso, io col mio incollato su di lei.
Chiudo a chiave la porta e lei mi guarda, interrogativa.
[ATTENZIONE! Parte spinta! Siete pregati di non leggere se non amate questo genere di cose! E... Per favore. Non sfottetemi! O////O]
《Spogliati.》Sussurro.
Lei arrossisce.《Ehm...》
Ridacchio.《Vuoi farti il bagno con i vestiti?》
Beatrice arrossisce ancora di più, sembra un pomodoro.
"Ed è tremendamente eccitante, quando arrossisce. Sembra una bimba innocente.
La cosa che mi eccita maggiormente è il pensiero di questa bambina che geme e implora."
Il cavallo dei jeans chiari che indosso si fa leggermente più stretto, a causa di questi pensieri poco casti che ho verso la mia ragazza.
《Giu-Giusto...》Balbetta imbarazzata.
Mi tolgo la maglia, come per incoraggiarla.
Lei mi osserva l'addome, incantata.
Sorrido maliziosamente dentro di me.
Mi avvicino a lei e le sfilo la felpa, lentamente, come per gustarmi il momento.
Le stacco il bottone dei jeans e li calo, sfiorando anche le sue gambe con le dita, procurandole anche qualche brivido.
Mi diverte quando sta sotto al mio controllo, quando, piano piano, si lascia andare e mi obbedisce.
《Toglimi i jeans, Beatrice.》Istruisco nel suo orecchio, con voce roca e seducente.
Lei sospira, in trance, e mi cala anche quelli.
Le bacio teneramente la guancia, prima di riempire la vasca di acqua e sapone.
Mi metto di nuovo davanti a Beatrice e le abbraccio i fianchi, per avvicinarla ulteriormente a me.
《Salta.》Sussurro al suo orecchio, prima di leccarle il lobo.
Lei accontente, circondando i miei fianchi con le sue gambe.
La appoggio delicatamente sulla lavatrice, per poi baciarla dolcemente.
Bea è talmente presa dal bacio che quasi non si accorge che le ho appena spacciato il reggiseno.
Ma quando ci arriva, le sue guance si colorano di un leggero rosso.
La guardo nei suoi grandi occhi dorati, e posso giurare di vederci una leggera sfumatura di grigio. (Me lo permettete? 50 SFUMATURE DI GRIGIOOOOOH! Ok, la smetto.)
Ne rimango quasi stupito, ma non posso permettere di rovinare questa... atmosfera fottutamente eccitante.
Le bacio i seni, scatenando una serie di suoi gemiti, che me lo fanno indurire al massimo.
《Be-Ben...》Prova a chiamarmi, ma io la ignoro.
Continuo a torturarla dolcemente, in modo lento e provocante.
La faccio scendere dalla lavatrice e le tolgo anche gli slip, per poi osservarla dalla testa ai piedi.
La faccio accomodare ancora sulla lavatrice per poi baciarla sulle labbra.
Intanto, con due dita, pompo dentro di lei, facendola inevitabilmente venire.
Quando accade, sorrido, soddisfatto.
《Vieni qua.》Le dico, in tono dolce.
Lei annuisce, ancora sotto shock. Probabilmente non si è ancora ripresa dall'orgasmo.
Entrambi entriamo nella vasca piena d'acqua, io sotto di lei, questa volta.
La mia erezione pulsa, ed è impaziente.
Bea se ne accorge, infatti, inizia a torturarla.
Stuzzica con l'unghia il mio glande, facendomi sobbalzare impercettibilmente.
Poi, muove la mano, su e giù, ruotando leggermente anche il polso.
《B...Beatrice...》Gemo il suo nome, in bilico tra il piacere ed il culmine.
E vengo. Il mio seme si mischia insieme all'acqua.
《Woah... Sei stata... Una bomba.》Sussurro.
Lei arrossisce, ma sorride debolmente.《Anche tu, prima...》
Sorrido e le afferro i fianchi.
《Stai tu, sopra, adesso.》Le dico.
Annuisce, un po' impacciata.
Con le mani sui suoi fianchi, la guido, fino a far combaciare le nostre intimità.
Quando entro in lei, ad entrambi scappa un gemito.
Quasi subito, lei si inizia a muovere, lentamente, facendomi ansimare dall'immenso piacere.
Anche lei sospira, sopraffatta da questa splendida sensazione, così, dato che i suoi gemiti sono troppo eccitanti, inizio a muovermi anch'io.
Ci muoviamo con una sincronizzazione perfetta, siamo uniti, una cosa sola.
Poi, insieme, veniamo. Nello stesso istante, rendendo la cosa estremamente... Nostra.
Fa uscire da lei il mio membro, sdraiandosi sopra di me.
《Sei bellissima.》Le sussurro, facendola sorridere.
《Ti amo, Ben.》Risponde.
Io sorrido, a mia volta.
Sono tre semplici parole, che qualcuno potrebbero sembrare banali.
Ma, dato che io non le ho mai sentite, per me sono... Qualcosa di bello.
《Ti amo anche io.》Le rispondo, mentre le accarezzo i capelli bianchi.
"Guardo te come non guardo nessuna, neanche la luna la guardo così!"
In questo contesto, la frase di quella canzone è perfetta.
La amo. Ed ora sono sicuro di non poterla perdere.
Perché staremo insieme per l'eternità.
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Spazio autrice.
MI VERGOGNO TANTO, OK?! PIÙ DEL CAPITOLO 37!
Forse perché è stato difficilissimo descrivere questi due soggetti dal punto di vista della mente perversa e complicata di Ben.
COMUNQUE. Avete visto Cleverbot?? Sto sclerando ancora adesso, cazzo.
Ora mi chiedo... CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!
Vado a fanculo, prima che mi faccia un'altra figura demmerda. Ciaoh.
-Kiss Kiss:):
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Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...