La polizia arriva, ed io spiego che ho sentito strani rumori provenire dalla camera dei... Miei... Genitori... Ho detto che sono andata a controllare e che li ho trovati così.
Tommy è stato zitto, non ha profetito parola.
La zia è arrivata subito dopo che la polizia è andata via.
《Tesoro, sei sicura che non vuoi venire da noi?》Chiede la zia, in lacrime, mentre mi abbraccia ancora.
Scuoto la testa.《No, zia... Stai tranquilla.》
《Ma sei minorenne!》Dice, singhiozzando.
《Sicuramente mi affideranno a voi... Aspettiamo. Però... Ho bisogno di stare sola.》
La mia voce è piatta, priva di emozione.
《D'accordo amore... Ci vediamo presto.》Sussurra la donna, poi mio zio John mi abbraccia, seguito poi dal piccolo Tommy.
《Mi raccomando, acqua in bocca.》Gli sussurro all'orecchio.
Lui mi guarda con gli occhi ancora lucidi e annuisce.
Poi mi sussurra un "Ti voglio bene", dopodiché la porta si chiude con un tonfo.
Rimango a fissarla per un paio di minuti, mentre escogito un piano.
Devo fuggire da qui.
Dalla mia vita, da questo gran casino.
E so già dove andare... Anche se raggiungere questo posto sarà difficile.
Corro di sopra e mi preparo un borsone, dove dentro ci metto di tutto, vestiti, intimo, scarpe, libri, foto di me e della mia migliore amica, telefono, caricabatterie e iPod.
Mi vesto con una canottiera grigia e larga dalla Obey con pantaloncini corti di jeans, Vans Total Black per scarpe.
Prendo carta e penna e scrivo due parole per mia zia.
"Ciao zia Lola... Sono Beatrice.
Sono fuggita lontano, lontano da tutti. Dai problemi, e, forse, dalla vita stessa. Ti chiedo di non cercarmi. Perché, dove sto andando, troverò la felicità. Sappi che ti voglio bene, tanto, troppo. Ma non c'è la faccio.
Sono sempre stata solare, allegra e felice. Ma... Dopo sta notte... Io non posso più stare a Milano.
Però, andrò dalla persona che io credo di amare con tutta me stessa, anche se non glie lo ancora detto. Ma lo saprà presto. Perché lo amo, zia. Lo amo tanto.
E con lui sto bene.
E, se tu mi vuoi bene, non mi cercherai.
Prometti che non lo farai.
Ricorda che ti voglio bene, e che ne voglio anche a zio John e al piccolo Tommy.
Addio.
-Beatrice."
Lascio la lettera sul mio letto, poi esco di casa e mi dirigo verso il bosco.
Si.
Sto andando a casa di Ben.
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È quasi l'alba. Ed io sto girovagando da più di un'ora nel bosco, da sola.
Le lacrime continuano a scendere, sia per la tristezza che per la paura di essermi persa.
《Ma porca puttana, dove cazzo è?!》Sussurro, mentre mi prendo la testa tra le mani.
I piedi mi fanno male, e la stanchezza si fa sentire.
E, come se non bastasse, sta iniziando a piovere.
In meno di due secondi mi ritrovo zuppa, le lacrime si uniscono alla pioggia, il labbro inferiore mi trema.
Fa un po' freddo, a causa della pioggia.
Poi, ironia della sorte, iniziano i tuoni e i lampi.
"Fanculo, mondo.", penso, e do un calcio ad un sassolino, con rabbia e frustrazione.
"Dannato Laughing Jack. È per causa sua se mi ritrovo dentro ad un fottutissimo bosco di merda."
Le lacrime sono cessate... Perché, molto probabilmente ne ho versate troppe.
Faccio un respiro profondo.
Un tuono rimbomba nel cielo.
Proprio io devo essere metereopatica?(Sarebbe la fobia dei temporali.)
Il cuore mi inizia a battere fortissimo, e il sudore freddo inizia a espandersi su tutto il corpo.
Inizio a correre, come una forsennata.
Finché non vedo la mia salvezza.
La casa di Ben.
"Cazzo, finalmente!", penso, leggermente sollevata.
Mi avvicino alla porta e busso.
Per fortuna che c'è la veranda, almeno non mi bagno ancora.
Poco dopo, essa si apre, rivelando Ben. Solo con dei pantaloncini corti da calcio della Nike, senza la maglia.
Lui, sorpreso, mi guarda.
Ricambio lo sguardo, vuoto e triste.
Un altro tuono squarcia il cielo, ed io, spaventata, mi fiondo tra le braccia di Ben, che ricambia stringendomi forte.
Respiro il suo profumo dolce di cacao e mi sento come a casa.
《Bea... Cos'è successo?》Mi chiede Ben.
Inizio a singhiozzare di nuovo, più di prima.
Non riesco a parlare, ma, dopo qualche minuto, rispondo.
《B-Ben... È successo tutto. Tutto!》
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Spazio autrice.
Essì, Beatrice è scappata di casa, per tornare da Ben.
Cosa succederà?
Leggete il prossimo capitolo e lo scoprirete! :3
Allloora, al prossimo capitolo! E ricordate che, se vi è piaciuto, di votare!
Alla prossima! :)
-Kiss Kiss:):
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Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...