[Beatrice.]
Stiamo pranzando tranquillamente, con una pasta alla carbonara preparata precedentemente da me.
《Cucini troppo bene!》Esclama Ben, dandosi una pacca sulla pancia, ormai soddisfatta.
Io ridacchio.《Mia madre era il contrario!》Mormoro io.
Mi rattristo un poco.
"Mamma... Oddio... Non potrò mai più scherzare con lei, non potrò più ridere dei suoi piatti assieme al papà, non potrò mai più sentire l'odore dei miei genitori..."
《Bea?》Mi richiama Ben.
Scuoto il capo. Mi sono incantata.
Sorrido debolmente.《Devo... Devo ancora abituarmi all'assenza di mamma e papà... Devo cercare ancora di accettarlo...》Spiego, lentamente.
Ben abbassa lo sguardo.《Stupido clown.》Mormora tra se e se.
《Non avercela con lui... Non lo faccio nemmeno io! Lui non sapeva che era casa mia, quindi...》Mormoro, gesticolando.
Ben mi prende la mano, stringendola dolcemente.
《Devo solo essere forte, ed accettarlo. E devo cercare di non... Cadere.》Continuo, a sguardo basso.
《Ci sarò quando cadrai.》Dice solo.
Lo guardo, con un sorriso stampato sulle labbra.
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Osservo attentamente Ben, mentre gioca a GTA5.
Ha un'espressione concentrata, si morde il labbro inferiore per poi passare la lingua sopra.
"Vuole farmi sbavare...", penso.
Improvvisamente, Ben si volta dalla mia parte.
《Ecco... Dobbiamo andare alla Creepy House.》Dice.
Lo guardo confusa.《Per quale motivo?》
Lui sospira.《Devo... Dobbiamo parlare con Slender. Dobbiamo dirgli...-》
Lo blocco.
《Ho capito, Ben. Slender è un uomo(?) molto in gamba, e saprà aiutarci con il nostro problema.》
Lui sorride e si alza dal letto, per spegnere la console.
Scendiamo di sotto, Ben afferra le chiavi di casa ed io il mio cellulare.
Ci avviamo mano nella mano verso la Creepy House, avvolti nell'atmosfera pomeridiana del bosco.
***
《Prego, entrate pure nel mio studio.》Istruisce l'Operatore.
Ci sediamo nelle due sedie di pelle marrone chiaro, che stanno davanti alla scrivania di legno scuro.
Dietro ad essa, si trova una poltrona di pelle nera, dove si accomoda l'uomo privo di tratti somatici.
《Ditemi.》Dice, per intimarci a parlare.
Ben prende un bel respiro.
《Io amo Beatrice.》Dice.
Arrossisco a quelle parole, nonostante me lo abbia già detto che mi ama.
Slender accavalla le gambe e appoggia il mento sulle sue mani giunte.
《Si, lo so.》Risponde semplicemente.
Ben sospira.《Quello che voglio dire è... Bhe, lei è umana.》
Slender lo "osserva" alcuni secondi, poi gira la testa nella mia direzione.
《Cosa vuoi che faccia? L'unica alternativa è farla cadere nel nostro mondo, fatto di omicidi e... Buio. Tanto buio.》Risponde Slender.
Mi acciglio.《Se serve, posso anche diventare un demone.》Dico, alzando appena la voce.
Lui ride.《Tenace. Ma ne sei proprio sicura?》
Mi passo una mano sul viso.
《No! Lei non diventerà un demone! E nemmeno un'assassina!》Urla Ben.
Lo guardo male.《Ben, se serve lo farò. Cazzo, sono disposta a farlo!》
Il biondo si prende la testa tra le mani e appoggia i gomiti sulle ginocchia.《No, no, no!》Sussurra.
《Allora... Che si fa?》Chiede lo Slenderman.
Sbuffo.《Ci sto. Divento un demone.》
Ben alza di scatto la testa.《NO! Credi che sia una passeggiata?!》
《E allora, fammi invecchiare.》Sputo acidamente.
Lui abbassa lo sguardo.《Tu... Tu non capisci!》
Lo ignoro e guardo Slender.
《Cosa devo fare?》Chiedo.
Lo sento ridere.《Una prova di sopravvivenza. Devo capire se il tuo corpo è abbastanza forte per possedere un demone, e se è così, buon per te. Avrai quello che desideri.》Spiega.
Annuisco.《E quando posso cominciare?》
Ben emette un latrato.
《Sta notte.》Dice.
Sorrido.《Ci sarò.》
《Perfetto. A sta notte, Beatrice.》Detto ciò, evapora, lasciandoci soli nello studio.
Ben mi prende il polso e mi trascina fino al di fuori dell'immensa casa.
Mi prende le spalle e mi sbatte contro un albero.
《PERCHÉ CAZZO HAI FATTO DI TESTA TUA?!》Urla.
《P-Perchè...》
Il suo sguardo gelido mi fa zittire.
《Soffrirai. Durante il processo. Te lo dico perché l'ho vissuto anche io.》Ringhia.
《Sai una cosa? Non mi importa. Lo faccio perché io... Voglio stare con te. Per sempre.》Dico, a sguardo basso.
Lui non risponde, così alzo lo sguardo di nuovo sul suo viso, dove si trova un'espressione di dolore.
《Anche io... Voglio che tu stia con me per sempre... Ma diventare un demone è troppo... Solo... Per me.》
Lo guardo confusa.《Ben. Forse non hai capito che tu sei tutto.》Sorrido, ripensando a quando me lo aveva detto, tempo fa.
I suoi occhi neri come la pece si riempiono di lacrime.
《Ti amo.》Mormora, prima di lanciarsi sulle mie labbra.
Ricambio il bacio, felice di averlo, e di appartenere a lui.
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Spazio autrice.
PENE (?!) belli bambini...
Vi piace il capitolo?
Mi spiace per questo ritardo, ma ho finito internet, e ora sono attaccata al wi-fi della mia bella sorella ventitreenne...
Coomunque...
Vi amooh!♡
-Kiss Kiss:):
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Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...