Capitolo 3

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Sarah

Quando mi risvegliai mi ritrovai nel mio letto, la ferita al fianco era sparita, così come ogni dolore.

La camera era silenziosa, la testa girò vorticosa quando provai ad alzarmi, così mi lasciai cadere nuovamente sul morbido materasso con un sospiro.
Con un filo di voce chiamai Klaus, il quale dopo pochi secondi entrò nella camera con velocità da vampiro, seguito da Elijah, Kol e Rebekah.

Klaus mi si avvicinò lentamente, sedendosi vicino a me, accarezzandomi il viso -" come stai?"- chiese Elijah preoccupato -" mi gira la testa"- risposi dolorante -" che cosa è successo?"- chiese Kol, così raccontai tutto per filo e per segno, mentre il volto di Klaus si trasformò completamente.

Aveva paura, lo sentivo, ma non sapevo se questa paura era per se stesso o per me -" mi dispiace tanto Sarah, è colpa m..."- stava per dire -" non è colpa tua, non ti devi scusare... aspettate, Marcel è tornato a casa?"- chiesi preoccupata -" è tornato tranquilla"- disse Rebekah sorridendomi -" ed è fortunato che è entrato senza farsi vedere da me, Kol o Elijah"- disse Klaus guardando Rebekah con odio.
-" Klaus non fargli del male, non è colpa sua e lo sai"- dissi con tenerezza, ma lo sguardo di Klaus restò inflessibile -" è stato meglio così, almeno abbiamo limitato i danni"- dissi -" come puoi dire questo?"- chiese Klaus, stupendosi ogni volta della mia gentilezza.

Si sentì la porta accanto aprirsi, sapevo che Klaus avrebbe fatto del male a Marcel perché mi aveva lasciata sola, così quando scattò fuori dalla porta, Kol e Rebekah lo seguirono, mentre Elijah restò con me nella stanza.
Lo chiamai mentre guardava fuori dalla finestra -" Elijah..."- dissi con un filo di voce, lui si girò e si mise a sedere di fianco a me -" cosa facciamo ora?"- dissi io, lui mi guardò -" Sarah, io e Niklaus siamo sempre stati pronti a questa eventualità, ora che Mikael è in città ce ne dobbiamo andare"- disse aspettandosi una mia reazione, ma io non feci nulla, non riuscivo a pensare di non vivere a New Orleans, ma aveva ragione Elijah e lo sapevo, anche se la cosa mi avrebbe spezzato il cuore.

Oggi

Klaus

È passato un secolo da quando abbiamo lasciato New Orleans e da allora le cose sono cambiate.

Dopo anni trascorsi a scappare, finalmente siamo riusciti a fermare Mikael, con l'aiuto del paletto di quercia bianca sono riuscito a ucciderlo.

Prima di scappare da una New Orleans in fiamme, Sarah mi aveva pregato di trasformarla in un vampiro, e sebbene con grande riluttanza di Elijah e Rebkah, io per puro egoismo non desideravo altro che donarle l'eternità.

Diventando vampiro, i suoi sentimenti si sono amplificati, la gentilezza, la forza, la bellezza, l'empatia, ogni sua qualità si era elevata a un livello superiore, ma con esse erano sopraggiunte la fame, e una ferocia che non mi sarei aspettato.

Ma anche da vampiro, era troppo debole per affrontare Mikael, cosi ho dovuto prendere la scelta più dolorosa, allontanarla da me.

Sapevo che avrebbe corso troppi rischi se fosse rimasta, così ho deciso di lasciarla andare, tenendola così lontana dai pericoli e dalla caccia spietata di Mikael, divertito dall'idea di uccidere Sarah per il semplice gusto di vedermi soffrire.

Ho trascorso quasi un secolo senza di lei, le uniche cose che mi permettevano di andare avanti erano le lettere che ci scambiavamo e le sue numerose cartoline, così sicuro di non essere dimenticato.

Durante la fuga da New Orleans, Marcel era rimasto vittima della furia di Mikael, spezzando il cuore di Rebekah e Sarah, entrambe a lui affezionate.
Dopo aver saputo della morte di Mikael, Sarah aveva deciso di tornare a casa, rimasta lontana dalla sua famiglia per troppo tempo.

La nostra lontananza mi aveva reso chiari i sentimenti che provavo per lei, nonostante io abbia provato a nasconderli, penso che Elijah sospetti qualcosa, anche lui rimasto distrutto senza Sarah.
Dietro le sue maniere gentili e nobili, si nascondeva un mostro come me, ma Sarah riusciva ad amare in noi la parte umana, ma anche il mostro.

I primi tempi da vampira sono stati duri per lei, ma alla fine è diventata una maestra dell'autocontrollo come Caroline, l'unica ragazza che è riuscita a farmi stare bene senza Sarah, ma lei pensa che io sia un mostro, così come tutti gli altri.

Senza Sarah avevo perso il controllo, non c'era motivo per trattenermi, in un secolo avevo accumulato miriadi di peccati e migliaia di nemici, ma dopo essere finalmente riuscito a svegliare la natura di lupo mannaro, spezzando la maledizione che mi vincolava da tempo immemore, diventando un ibrido,

L'ibrido Originle.

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