Capitolo 40

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Sarah

Cercai Kol per tutta la casa, ma di lui non c'era traccia.

 -" Kol!"- iniziai a chiamare, iniziando a sentire il cuore esplodere nel mio petto, senza ricevere nessuna risposta.

L'ansia mi travolse, e il pensiero della previsione della misteriosa donna non mi aiutava a calmarmi.

Uscii dalla casa, attirata da un urlo lontano, impercettibile ad un orecchio umano.

In pochi secondi mi ritrovai in una piccola radura ricoperta da una neve fresca e candida, soffice sotto la pressione dei miei stivali.
Quello che mi trovai davanti fu l'avverarsi delle mie paure più grandi, se non dei miei incubi.

Davanti a me, Klaus teneva fermo Kol, con lui anche Elijah e Rebekah, fissi con lo sguardo su di me.
-" Niklaus che cosa vuoi fare?"- chiesi, provando ad avvicinarmi lentamente, senza togliere lo sguardo da Kol -" Sarah vattene!"- mi urlò lui, ma io scossi la testa.
-"È curioso, io ed Elijah pensavamo che ti fossi dimenticata di noi"- disse Klaus sorridendo, facendo un cenno al fratello e alla sorella.

I due furono subito al mio fianco, mi presero per le braccia, impedendomi di muovermi -" Klaus non puoi capire, non l'ho fatto per ferirti, ti prego non farlo!"- gridai.
Nello stesso momento, Kol riuscì a sottrarsi dalla sua presa, correndomi incontro, ma Klaus era più veloce e forte. Lo raggiunse in un'istante, prendendolo per il collo e scaraventandolo a terra.

Iniziai a dimenarmi ed ad urlare a Klaus di smetterla, ma la presa di Elijah e Rebekah era troppo forte.

Klaus e Kol iniziarono a lottare, in un corpo a corpo senza esclusione di colpi. Kol cercava in tutti i modi di raggiungermi, ma senza risultati.
Per quanto fosse forte, Klaus rimaneva l'Ibrido Originale.
Tra un colpo e l'altro, vidi Klaus estrarre uno dei pugnali d'argento dal lungo soprabito.

Presa dal panico, guardai Elijah in lacrime -" come puoi fare questo! Devi fermarli! Ti prego Elijah, lasciami! Rebekah!"- urlai, ma loro rimasero compiaciuti e impassibili.
Non sapendo cosa fare, mi rivolsi all'unico che sembrasse sentirmi-" Klaus non farlo, ti prego!"-.

Sentivo le forze venire a meno, ma non smisi di provare a combattere.

Le lacrime sembravano non smettere di fermarsi, così come le mie grida disperate.
Quando vidi Klaus riuscire ad immobilizzare Kol e puntargli il pugnale al petto, il tempo sembrò rallentare -" buona notte fratellino"- gli disse, per poi pugnalarlo.
-" No! Klaus non farlo!"- urlai, ma era troppo tardi.
Kol si accasciò a terra senza vita, rinchiuso nel sonno magico del pugnale.

Sentii un dolore trafiggermi il petto, togliendomi il respiro e spezzandomi definitivamente il cuore.

Tra un singhiozzo e l'altro, vidi Klaus iniziare ad avvicinarsi.

Il sangue delle ferite alle braccia provocate da Elijah e Rebekah macchiò piccole chiazze di neve, ma il dolore al petto riusciva a soffocare ogni altra sensazione.

Klaus mi alzò il viso, guardandomi dritto negli occhi. In quel momento non riuscii a provare nient'altro che odio e rabbia.
-" Come hai potuto?! Io ti avevo perdonato, io ti avevo perdonato Niklaus!"- gli urlai ringhiando, mentre lui mi rise in faccia -" sono stanco delle tue scelte Sarah, ora basta"-.

Sentii la sua mano gelida squarciarmi il torace, stringendomi il cuore già dolorante.
-" Sappi che te la farò pagare, pagherete tutti"- sussurrai, sentendo il sapore metallico del mio sangue in bocca.

Lui fece uno dei suoi soliti sorrisi di sfida -" non vedo l'ora Sarah, non vedo l'ora "- disse per poi estrarre la mano dal mio petto, sporca del mio sangue.

The Originals - Family Above AllDove le storie prendono vita. Scoprilo ora