Capitolo 38

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Sarah

Non riuscivo a crederci.
Lo strinsi a me con forza, con la paura che potesse andarsene di nuovo, scivolandomi dalle mani una seconda volta.
-" Non sai quanto mi sei mancato.  Sapere che mi sei stato vicino per tutto questo tempo..."- sussurrai, prendendogli il volto tra le mani.

 -" Pensavo che non ti avrei mai più rivista. Non ricordavo nulla. Sono rimasto con te per tanto tempo non sapendo minimamente chi fossi, riuscendo ad innamorato di te una seconda volta"-.

In pochi secondi le mie labbra incontrarono le sue. Lo sentii stringermi a sé, dandomi quel momento non avevo bisogno in quel momento, solo di lui.

Dopo quella che sembrò un'eternità, ci staccammo dolcemente. Non riuscivo a non sorridere, e non trovavo neppure una ragione per farlo.
Ma la miai gioia scomparve quando Aiden ritornò -" che momento davvero toccante"- disse, girandoci intorno come un predatore con le sue prede preferite.

Entrambi lo seguimmo con lo sguardo, sentii Kol irrigidirsi al mio fianco -" è meglio che me ne vado o potrei staccarti la testa una volta per tutte"- ringhiò Kol, prendendomi per mano e provando a trascinarmi via, ma io rimasi immobile, pietrificata.

-" Sarah che diavolo stai facendo?"-
Io non riuscii a dire nulla, non volevo rovinare quel momento con una verità tanto scomoda, ma naturalmente fu Aiden a parlare al posto mio.
-" Lei non se ne andrà"- disse guardando divertito la scena.
-" Sarah cosa hai fatto? Che cosa sta dicendo?"-.

Aiden iniziò a ridere -" davvero credi che ti abbia riportato indietro senza nulla in cambio, ti credevo più sveglio, per essere un Originale"- disse con voce velenosa.
Stavo quasi per staccargli quell'inutile testa, ma non potevo che guardare l'orrore sul volto di Kol -" cose gli ha promesso?"- mi chiese lui avvicinandosi, guardandomi furioso.
-" Kol, io ..."- cercai di dire, ma Aiden mi interruppe -" ha venduto la sua anima al diavolo"-.

Kol mi guardò senza dire nulla, sembrava quasi essere disgustato da quello che vedeva.

Poi si girò e uscii dal grande portone principale.
-"Sei un mostro!"- urlai ad Aiden, prima di seguire Kol.

Uscii nel cortile, scorgendolo appoggiato a uno dei grandi e maestosi alberi che circondavano la grande villa.

Lo raggiunsi, posandogli lentamente una mano sulla spalla -" Kol ti prego, non farmi questo"- dissi singhiozzando leggermente, riuscendo a stento trattenendo le lacrime.

I suoi occhi erano leggermente arrossati e luccicavano sotto la luce debole dei lampioni -" hai perso tutto a causa mia, per salvare me"- disse, accarezzandomi il volto e asciugando una leggera lacrima sfuggita al mio controllo.
-" Non avevo più nulla senza di te"- dissi sorridendo leggermente.
Kol scosse la testa con decisione -" non dire questo. Avevi Elijah, Niklaus, i Salvatore e tante altre persone che ti vogliono bene e che ti amano.

Ma soprattutto avevi la tua libertà, e tu hai gettato tutto solo per salvarmi!"- disse alzando la voce -" so quello che ho perso, ma il senso di colpa mi logorava.

Ti ho fatto una promessa il giorno della tua morte e l'ho mantenuta. Ho fatto in modo che tu possa rimanere con me se lo desideri, ma non ti costringerò a farlo.

Io ti amo Kol, e proprio per questo che non riuscivo a vivere sapendo che fossi morto a causa mia."- le parole mi uscirono calme, quasi sussurrate.

Kol mi si avvicinò, i nostri nasi arrivarono a sfiorarsi -" tu pensavi davvero che fossi morto a causa tua?"- mi chiese -" ho portato io Aiden a New Orleans, sono stata io a dargli il paletto di quercia bianca. Non vedo di chi sia la colpa se non mia"-.
-" Sarah non potrei mai incolparti di questo, ma non ti lascerò sola con lui, non mi importa di nessun'altro.

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