Capitolo 32

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Sarah

Lasciai Aaron fuori dalla villa dicendo di aver bisogno di restare sola, e nonostante le sue proteste, riuscii a convincerlo.

L'assenza di Mikael era l'unico fattore positivo, se fosse stato ancora nella mia mente probabilmente si sarebbe preso gioco del mio dolore, avrebbe tratto godimento dalle mie eterne sofferenze.

Andai al cimitero delle streghe e iniziai a cercare Davina -" cosa ti porta di nuovo qui Sarah?"- mi chiese comparendo quasi dal nulla dietro le mie spalle -" Davina sono venuta per dirti che Kol è morto"- dissi.
Vidi il suo sguardo rabbuiarsi, ma non sembrava molto sorpresa -" tu lo sapevi già?"- chiesi sedendomi su una pietra al lato del sentiero -" la morte di un vampiro Originale non passa inosservata dagli antenati"- disse avvicinandosi -" soprattutto se questo vampiro è un tu amico"- dissi e lei distolse lo sguardo.

-" Si era mio amico, ma il nostro rapporto non poteva che dissolversi da quando sono diventata reggente, comunque mi dispiace tanto Sarah, so che ci tenevi molto a lui, ma in ogni caso non ti aiuterò"- disse, io sorrisi di rimando, conscia di aver perso ogni briciolo di imprevedibilità.

-" davvero non puoi fare nulla?"- chiesi atona -" non poso aiutarti a portarlo indietro, non me lo permetterebbero"- disse spostando lo sguardo altrove.

-"Dimmi solo se ho una possibilità"- chiesi con tutto l'autocontrollo possibile -" penso che un modo lo troverai, esistono incantesimi che ti potrebbero aiutare"- disse mettendomi una mano sulla spalla, per poi alzarsi e riprendere il suo cammino.

-" Davina!"- la chiamai raggiungendola-" ti devo chiedere una cosa, tu sai interpretare i sogni?"- chiesi -" di cosa parli?"-.

-" Ho fatto un sogno e devo capire se è solo frutto della mia fantasia oppure qualcuno l'ha condizionato"- dissi e lei scosse la testa -" non conosco l'arte dei sogni"- rispose, ma le mie richieste non erano ancora terminate -" allora ho bisogno che tu faccia un incantesimo d'occultamento su di me, devo andarmene da New Orleans e non voglio essere trovata"- dissi.

Davina fece l'incantesimo, per poi salutarmi e scomparire tra le mura del cimitero.

La visita si era rivelata completamente inutile, ma forse sapevo chi poteva aiutarmi.

Preparai le valigie, con mio grande dispiacere soggiogai Aaron, Robert e Logan per fargli dimenticare delle settimane trascorse da loro, volevo cancellare ogni mia traccia.

Durante il viaggio fui tempestata di chiamate di Elijah e Rebekah, ma ero già su un volo diretto in Virginia, era troppo tardi per i ripensamenti.

Appena arrivata comprai un telefono nuovo e presi un taxi che mi condusse a Mystic Falls, mi sembrò passata una vita dall'ultima volta che avevo messo piede in quella folcloristica cittadina.

Era notte quando arrivai alla pensione dei Salvatore, rimasta esattamente come la ricordavo.

Bussai alla porta e ad aprirmi fu un uomo che non avevo mai visto prima.

Alto, con occhi e capelli scuri e con lo sguardo a metà tra il maligno e il consumato, il genere di sguardo di chi ne ha passate tante -" buonasera dolcezza"- disse sorridendomi -" chi è Enzo?"- sentii Damon dentro la casa, insieme ad altre voci.

Sorrisi e varcai la soglia di casa presentandomi davanti ai vari ospiti nella casa Damon, Stefan, Caroline, quello che se non ricordavo male si chiamava Alaric e per mia grande fortuna Bonnie, la strega che stavo cercando.

Il mio sguardo cadde fisso su Damon, che mi guardò spalancando gli occhi -" Sarah cosa ci fai qui?"- mi chiese Caroline e io mi voltai verso il nuovo amico dei Salvatore -" scusa per le cattive maniere, io sono Sarah"- dissi affabile chinando la testa -" il piacere è tutto mio, io sono Lorenzo, ma gli amici mi chiamano Enzo"- rispose baciandomi la mano.

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