Capitolo 15

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Klaus

Mi svegliai legato a delle catene in ginocchio, e da come mi girava la testa dedussi che il mio corpo fosse pieno di verbena.

Alzai con fatica lo sguardo, notando una figura contro la parete di quella che sembrava una delle celle dei Salvatore.

La porta era chiusa e l'ombra non si mosse dalla parete buia su cui era poggiata, così guardai meglio, riconoscendo a chi appartenesse. 

Quando mi vide muovermi, si pose davanti a me, le braccia conserte, consentendo finalmente alla luce di illuminarle il viso.

Riveder Sarah sembrava quasi un sogno, aveva i capelli più lunghi e biondi che le ricadevano sulle spalle, i suoi occhi chiari erano diventati di un blu intenso e come i miei, erano segnati dal dolore -" non saresti dovuto venire Niklaus, non dovresti essere qui "- io la guardai non riuscendo a capire perché dicesse cosi -"perché? Dopo tutto quello che abbiamo passato perché proprio tu dovevi farmi questo?"- chiesi, bisognoso delle risposte che aveva negato di darmi per mesi.

-" Niklaus io me ne sono andata per te, per proteggerti, per proteggere tutta la famiglia, ho lasciato la persona che amo di più al mondo e la cosa mi ha distrutta"- le lacrime iniziarono a rigare il suo bellissimo volto -" avremmo potuto decidere insieme, anche per me è stato orribile ritrovarmi senza di te non sapendo il motivo, mi sono ritrovato di nuovo solo"- dissi, trovando il coraggio di dirle la verità.

-" Se te ne avessi parlato saresti partito per una missione suicida senza pensarci due volte, e mi dispiace, ma non ti avrei visto morire insieme a centinaia di vampiri rimanendo senza di te, perché ora io non sono più legata alla tua linea di sangue a causa di mia madre"- disse, io rimasi  rimasi in silenzio.
-" Sono andata via cercando di non pensare ogni secondo al dolore che provavo e il rimorso di quello che avresti provato una volta saputo, e quando arrivo in questo posto vengo a sapere delle cose terribili che hai fatto alle persone e di Caroline"- a quel nome ebbi un sussulto, non avevo mai pensato alla possibilità che Sarah potesse conoscere l'unica donna che era stata capace di non farmi pensare a lei.

-" Si, ho avuto una breve e fugace storia con Caroline, penso che anche tu abbia avuto altri rapporti durante il tuo viaggio "- lei mi guardò e girò lo sguardo -" sono stata con altre persone durante tutto questo tempo, ma non mi sono mai innamorata di nessuno tranne che te, e quando ho saputo quello che avevi fatto mi sono sentita tradita, non posso credere che tu mi abbia tenuto tutto nascosto per paura di quello che avrei pensato di te, quando dopo tutti questi anni non ti ho mai giudicato per le tue azioni.

Quando sono arrivata mi sono sentita dire da tutti che eri un mostro senza pietà, e che una persona come me non poteva essere stata cresciuta dal bastardo Klaus Mikaelson. E dopo tutto questo guarda dove sono, qui con te"- dopo quelle parole si chinò davanti a me, i nostri visi bagnati dalle lacrime erano uno di fronte all'altro, le sue labbra si posarono sulle mie.

Ci baciammo con passione, bisognosi di cancellare il dolore provato nei mesi lontani l'uno dall'altra.

-" Potrei anche liberarti se mi prometti che non proverai ad uccidere tuo fratello e i Salvatore "- disse, io ghignai, annuendo.

Non riuscivo a smettere di sorriderle, non riuscivo a capire come potesse perdonare ogni mio gesto terribile dettato da odio e risentimento.

-" Niklaus come hai fatto a trovarmi?"- in quel istante mi ricordai di Kol  -" ho avuto qualche sospetto su Kol e ho trovato la lettera che gli hai lasciato"- dissi sorridendo -" potrebbe essere che abbia portato Kol con me, prova a guardare nel bagagliaio dell'auto"- conclusi, osservando divertito l'espressione preoccupata di Sarah mentre usciva dalla cella per correre ad aiutare Kol.

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