La sveglia era suonata e tutti i ragazzi della casa si stavano incontrando in cucina per fare colazione. Jonathan si stava stropicciando gli occhi e si scompigliava i capelli neri, seguito da William. Spencer scendeva lentamente le scale mentre si grattava la testa seguita a sua volta da Holly, che rischiava di cascare dalle scale, invece Michael e Jacob erano già in cucina tranne il fatto che quest'ultimo, si era riaddormentato sul tavolo.
Una volta entrata in cucina, Spencer vide il suo amico dormire, così andò a riempire un bicchiere d'acqua e, sotto lo sguardo di tutti, glielo lanciò in testa dicendo un 'Sveglia dormiglione'.
Jacob si risvegliò stralunato e mandò un'occhiataccia verso la ragazza.
"La solita Spencer e i suoi magnifici scherzi, simpaticona anche di prima mattina" la ragazza alzò le spalle, facendo finta che non stesse dicendo a lei.
"Cosa avete come materie oggi?" domandò Michael mettendo un po' di nutella sulle fette biscottate.
"Io matematica, geografia, arte e lezione di basso poi non ricordo più" disse Holly che intanto sorseggiava il suo latte.
"Storia, letteratura, scienze, storia della musica e religione" affermò Jacob mentre mangiava un biscotto.
"Io non ricordo e non me ne frega niente" rispose Spencer mentre finiva di mangiare i biscotti di Jacob che la voleva uccidere con lo sguardo.
"Ragazza, ti sei svegliata con l'intento di darmi fastidio?" domandò retorico il biondo.
"Forse" la ragazza in questione alzò le spalle facendo cadere il discorso. Si diresse verso il frigorifero prendendo la bottiglia di coca cola che era ormai quasi finita.
"Spence, non è molto normale che di prima mattina tu beva la coca cola" la riprese Holly.
"Okay mamma Holland" accartocciò la bottiglia su se stessa e dopo un po' si rese conto di ciò che aveva appena detto. Michael si affrettò a cambiare discorso.
"Spence, cerca per piacere di essere un po' più gentile" la riprese anche lui.
"Okay, ma sai che non lo sarò" detto ciò, uscì dalla stanza.
"Scusala Will, solo che sta passando un periodo difficile e reagisce così per ogni minima cosa" Michael, la difese sapendo lo stato d'animo di Spencer.
"È passato un fottuto anno. Dovrebbe essersi ripresa invece sta ancora così" pensò ad alta voce Holland.
"Holly, quello che ha passato lei, non lo augurerei al mio peggior nemico, ora scusate" disse Jonathan alzandosi e andando di sopra.
_____
Spencer aprì con forza il suo armadietto. Prendendo le materie della prima ora, ovvero strumento musicale, ma oggi sarebbe stata la volta della chitarra. Si sistemò meglio la borsa dello strumento e richiuse con forza l'armadietto pensando un 'Fottetevi tutti ed andate all'Inferno'.
Quando lo richiuse quasi non morì d'infarto vedendo che accanto a lei, si trovava William.
"Ricordami come ti chiami?" disse la ragazza.
"William, ma puoi chiamarmi Will o Liam" rispose con gentilezza il ragazzo.
"Okay 'William', cosa ci fai accanto al mio armadietto facendomi prendere un fottuto spavento di prima mattina?" il nervosismo e l'irritazione equivalevano a dire parolacce. Quella mattina era arrabbiata più del solito con il mondo. Era stanca di sentirsi dire sempre qualcosa sul suo atteggiamento. Quale parte di 'Voglio essere lasciata in pace' non avevano capito?
"Sto cercando la classe di chitarra, oggi è la mia prima lezione e dato che sono nuovo, non so dove si trovi ed ho notato che anche tu debba andarci" la sua gentilezza e i suoi modi tranquilli la facevano irritare. Quindi più gli stava lontano, meno era la gentilezza che doveva subire.
"Seguimi" sbuffò per l'ennesima volta in un'ora, da quando ormai si era svegliata. Durante il tragitto nessuno dei due osò parlare ma il primo a rompere il silenzio fu William.
"Sai, dovresti chiedere scusa ai tuoi amici, loro fanno tutto ciò perché ti vogliono bene ed è evidente"
"Sai, fatti più cazzi tuoi" disse la ragazza entrando nella stanza e andandosi a sedere.
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...