Dopo il bacio si sarebbe aspettata di scappare, di correre e non farsi trovare. In realtà rimase lì, con lui. La sua espressione di stupore l'aveva fatta rimanere, il modo in cui l'aveva stretta a sé, come prima si era staccato dal bacio per poi riprenderlo.
Rimasero lì, sulla spiaggia a guardare l'orizzonte, fino ad addormentarsi.
Spencer si svegliò verso le sei di mattina. Il sole si trovava all'orizzonte, come immerso nel mare.
Alzò la testa e vide William dormire tranquillamente con un piccolo sorriso sulle labbra. Quelle stesse labbra che qualche ora prima aveva baciato. Con un dito tracciò il suo viso, partendo dalla fronte, continuando verso gli occhi e finendo sulle labbra che baciò per un attimo. Non resistette all'impulso di farlo.
Lo svegliò lentamente anche se non voleva farlo. Voleva continuare ad ammirarlo chiuso nel suo mondo mentre dormiva tranquillamente.
Lui aprì i suoi occhi grigi un po' spaesato. Si alzò appoggiando i gomiti sulla sabbia e guardandosi attorno.
"Ci siamo addormentati, wow" disse guardando l'orizzonte. Spencer si mise seduta a terra a gambe incrociate. Con le mani fece cerchi sulla sabbia, cercando di non guardare gli occhi grigi del ragazzo."Scusa per ciò che è successo ieri. Non voglio che cambi niente nel nostro.. rapporto" aveva paura di dire la cosa sbagliata, di far capire tutt'altra cosa.
Il ragazzo la guardò attentamente per poi mormorare.
"Non scusarti, poi sono stato io a ribaciarti. La colpa non è di nessuno dei due" desiderava che Spencer gli dicesse che il bacio le era piaciuto e che ne avrebbe voluti altri. Desiderava che gli dicesse di amarlo. Desiderava tante cose ma ancora una volta, furono state soffocate dalla voglia di starle accanto.
Quando aveva visto Spencer seduta sulla riva, con la sua camicia a scacchi rossa e blu e la sua coda alta, tutta sola, si era precipitato subito da lei. Si era tolto la giacca per posargliela sulle spalle così da non farle prendere troppo freddo.
Si erano guardati, confidati in silenzio le cose che non riuscivano a dire a voce alta, si erano baciati. Rimase piacevolmente sorpreso quando sentì all'improvviso le labbra di lei sulle sue. Non gli sembrava ancora vero. Non gli sembrava vero che in quel momento la bionda gli stesse mettendo le mani tra i capelli, che a volte toccava con i suoi palmi il suo viso, come gli mordeva il labbro una o due volte.
Gli sembrava solo fantasia.
Quella fantasia che aveva tanto immaginato e che si era finalmente realizzata.
Si alzarono entrambi decisi a tornare a casa. S'incamminarono in silenzio e, dopo 10 minuti, arrivarono per poi aprire la porta.
La casa era avvolta da un religioso silenzio che venne spezzato dalla chiusura della porta e dai passi che entrambi provocarono.
Si divisero entrando nelle due stanze diverse.
Spencer, una volta aver sentito la porta della sua stanza chiudersi, aprì la porta in silenzio, per raggiungere quella di Holland.
La ragazza con i capelli castani dormiva con le coperte tirate su fino al naso, i capelli sparsi per il cuscino e con un'espressione rilassata.
Spencer si morse un labbro indecisa se svegliarla o meno. Decise di farlo ugualmente, sennò non avrebbero più avuto modo di parlare.
La scosse leggermente, ma la ragazza come lei, aveva il sonno pesante. Prese una ciocca di capelli e gliela tirò con poca forza e le tolse le coperte dal corpo.
La ragazza si strofinò gli occhi continuando a tenerli socchiusi.
"Cosa.. succede?" Suscitò appena, sbadigliando. Aprì e chiuse gli occhi un paio di volte per abituarsi. "Spence che ci fai qui? Perché sei vestita? Perché mi hai svegliata?" Sapeva fosse scocciata per il fatto di averla svegliata ma doveva parlarne con qualcuno.
"Io e William ci siamo baciati. Cioè io ho baciato lui. Poi lui mi ha ribaciata e adesso mi sento abbastanza confusa" per Holland le cose che disse Spencer erano confuse.
"Frena, frena, frena! Puoi spiegare con più calma, per favore? Respira e racconta perché non ho capito nulla" la bionda prima prese un bel respiro, poi cominciò a raccontarle cosa fosse successo.
"Dopo l'esibizione stavo mettendo le cose a posto quando mi trovo un ragazzo davanti. Sai come sono fatta che li mando tutti via? Ecco ho fatto così. Dopo aver rimesso la chitarra in macchina, ho visto William parlare con un'altra ragazza e mi sono sentita strana. Sono andata dal ragazzo che mi aveva proposto di bere e siamo rimasti un po' a parlare. Lui, poi, mi ha lasciata sola perché doveva andare dai suoi amici, così sono andata a riva per starmene un po' tranquilla. Subito arriva William che mi dà la sua giacca e dopo qualche parola, iniziamo a fissarci ed io l'ho baciato. All'inizio si era staccato poi mi ha ribaciata ed io adesso non so cosa diavolo pensare" si mise le mani sul volto mentre Holland ascoltava e pensava in silenzio, assimilando le parole.
Si era accorta del fatto che il ragazzo fosse innamorato della sua migliore amica. I suoi sguardi erano qualcosa che non aveva mai visto, neanche in Matthew.
"Lui ti piace? Spencer, dimmi la verità. Ti piace Will?" La ragazza alzò di scatto la testa, come se avesse sentito parlare del suo libro preferito o della sua band preferita. Non sapeva come rispondere alla domanda. "Ignora ogni possibile sentimento che pensi di provare per Matt. A te piace Will?"
Nell'esatto momento in cui le aveva posto quella domanda, Spencer aveva rivisto tutti i momenti passati insieme. Tutti i sorrisi, gli sguardi, gli aiuti, le risate. Non si era mai sentita tanto bene in vita sua.
"Sì, mi piace William" chiuse le labbra in una linea stretta. Era strano dirlo ad alta voce. Era come se si fosse tolto un grande sasso dallo stomaco. Era consapevole di cosa lei sentisse per lui.
"Bene, amica mia. Hai appena ammesso di non amare più Matt"
SPAZIO AUTRICE
È un capitolo un po' strano e sinceramente non sapevo cosa scrivere ecco perché è uscito così di merda.
Fate pubblicità, votate, commentate
Vi piace la nuova copertina? Sono troppo belli *----*
Vado perché ho il telefono scarico
Alla prossima,
Baci baci
STAI LEGGENDO
Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...