Tornarono a tavola sotto lo sguardo attento della donna. Tutti stavano mangiando l'arrosto e i suoi occhi si illuminarono a quella visione ma cercò di contenersi.
"Spencer, spero tu stia bene? Forse ti sembrerò impertinente ma perché non passi il Natale con la tua famiglia?" 'Si sei impertinente, rompiscatole' avrebbe voluto rispondere la ragazza ma subito disse una cosa totalmente diversa.
"Mio padre si trova in Spagna e mia madre credo sia in viaggio, non parlo molto con lei"
"Quindi é per questo che anche tu vivi in quella casa. Interessante" dopo queste parole la donna bevve un sorso di vino rosso e Spencer immaginò di vederla strozzarsi con quel vino. Non le andava molto a genio e la cosa era reciproca a quanto vedeva.
"William, l'altro giorno ho visto Matilde, é proprio una cara ragazza e mi ha chiesto di te. Qualche volta potreste uscire insieme, che ne pensi?" A queste parole, Spencer strinse la forchetta e il coltello e sentì Christian ridacchiare.
"Mamma, non ho tempo per uscire con qualcuno in questo periodo, sono abbastanza impegnato" e con quella risposta guardò la ragazza di fronte a lui che era intenta a tagliare il secondo.
"Will, un giorno di questi dovremmo giocare a basket insieme, é da un po' che non lo facciamo più" disse Ezra per spezzare la tensione che si era creata.
"Ti va bene se vengono anche Spencer ed altri ragazzi?"
"Per me non ci sono problemi. Spencer ricordati di mettere una divisa da cheerleader per fare il tifo. Saresti davvero bene" concluse osservandola attentamente.
"Non hai capito. Lei verrebbe per giocare" i due fratelli sgranarono gli occhi ed Ezra subito replicò.
"Ti posso sposare? Ti prego. Dove la trovo un'altra ragazza che batte mio fratello ai videogiochi e che gioca a basket"
"William, dopo ti vorrei parlare un attimo" la madre del ragazzo disse quelle parole alternando lo sguardo da lui a Spencer.
"Spencer, come si chiama tua madre? Conosco molte persone, forse é qualcuno di mia conoscenza"
"Si chiama Donna Stevens. Non credo mia madre la conosca e anche se fosse, non mi ha mai parlato di lei"
"Ho sentito il suo nome e dimmi, chi é adesso suo marito?"
"Mamma, non sono domande fare, smettila" Christian che fino a quel momento non aveva parlato, disse quelle parole.
"Grazie" gli sussurrò la ragazza ricevendo un sorriso gentile in cambio.
Senza accorgersene la conversazione si era prolungata fino al dolce e, mentre Spencer mangiava in silenzio, Danielle e la sua amica, di cui la bionda non ricordava il nome, parlarono per tutto il tempo con la padrona di casa. Spencer percepiva la tensione che aleggiava.
Dopo che il pranzo finì, Adam si scusò per le domande invadenti della moglie ed iniziò una conversazione sulla musica con lei. Ad un certo punto, William le prese la mano e le fece vedere la casa.
"E questa infine é la mia stanza. Scusami per ciò che é successo a tavola" la ragazza scosse la testa per fargli capire che non si doveva scusare.
"Non ti preoccupare" si sedette su quello che prima era il letto di lui e guardò la stanza. Le pareti erano bianche con qualche poster di campioni del basket, foto attaccate ad una bacheca e spartiti ancora sparsi sulla scrivania.
"Ho notato che c'é un po' di tensione tra te e Christian. É per caso successo qualcosa?" il ragazzo prese un respiro profondo.
"Si sente ancora in colpa. Io, l'anno scorso, stavo con una ragazza che mi piaceva. Aveva l'approvazione di mia madre ed era bellissima. Me la fece conoscere proprio lei. Capelli corti neri ed occhi verdi bellissimi. Christian é un tipo che non bada molto alle ragazze, solo quando gli va. In breve, Katherine si era messa con me, solo per poter stare più vicino a lui. Lei mi piaceva molto, ma io non piacevo a lei. Quando scoprii questa cosa, ne parlai con mio fratello che aveva scoperto soltanto il giorno prima di questa sua infatuazione verso di lui e mi aveva assicurato che non gli piaceva e che era un'approfittatrice, perché mentre stava con me, lei ci provava con lui, nonostante tutti i rifiuti. E mio fratello, prima che la portassi qui, non sapeva che stessi con lei. La colpa non é sua, é lei che ci provava con lui mentre stava con me" finì il suo discorso guardando sempre dritto davanti a sé, notando le foto attaccate alla bacheca.
Si avvicinò e lo abbracciò. Un abbraccio che scaldò il cuore di entrambi e che fece scatenare qualcosa dentro di lei. Si staccarono e si ritrovarono ancora vicini, tanto vicini da potersi baciare.
"Era proprio una stronza allora. Non sa che ragazzo si é perso"
Lui si stava avvicinando a lei, quando un rumore alla porta li fece allontanare.
Sull'uscio, una bambina con occhi grandi e azzurri e capelli alzati in una coda castana si avvicinò a loro portando con sé un foglio. Lo mostrò a William che la prese in braccio facendola sedere sulle sue gambe.
"Ehi, principessa. Prima non mi hai salutato" le accarezzò i capelli e le diedi un bacio sulla guancia.
"C'erano troppe persone giù e l'amica di Elle mi sta antipatica" mostrò al fratello il disegno che aveva fatto. "Questo é per te"
"È bellissimo piccola" le diede un altro bacio sulla guancia mentre Spencer guardava la scena.
"Tu però non mi stai antipatica" indicò la bionda "Hai dei bei capelli, perché li hai di due colori diversi?"
"Perché quando si diventa un po' più grandi, si vogliono fare cose un po' pazze.Perché non ti sto antipatica?"
"Non sopporto le persone che mi fanno troppe domande, tu mi hai vista, ma non mi hai fatto domande. Non ti piace parlare, un po' come a me a volte"
"Siamo sicuri che tu abbia 8 anni?"
"Will, tra un po' sarà il mio compleanno, é vero che mi porterai a pattinare sul ghiaccio?" il ragazzo annuì.
"Ma certo, principessa"
"Sei il mio preferito, ma non dirlo agli altri" sussurrò per non farsi sentire anche se erano gli unici in quella stanza e i due ragazzi ridacchiarono.
"Sei una bambina bellissima e molto dolce"
"Ti piace il nero? Sei vestita tutta di nero. Sei per caso triste?"
"Il nero mi piace,non sono triste" 'o almeno credo' volle aggiungere Spencer ma si trattenne.
"Adesso perché non vai a giocare in camera tua?" la bambina annuì, facendo su e giù con la testa tante volte.
"Verrai un'altra volta per giocare con me? Verrai anche tu Spencer?"
"Certo che verremo, ci vediamo Katie" la ragazza le sorrise dicendo quelle parole.
"Ciaoooo" salutò i due ed uscì dalla stanza.
"È una bambina dolcissima, é uguale a te"
"No, anche se é dolce, é una bambina determinata. Sa ciò che vuole e se lo prende.Un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa"
"Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro"
"Ho paura di sbagliare qualcosa"
"Ricorda: in guerra e in amore, tutto é lecito" lui la guardò e pensò 'Vorrei te, ma ho paura di allontanarti da me. Preferisco esserti amico che non esserlo affatto'
SPAZIO AUTRICE
Quest'ultima parte è quella che ho scritto nella trama. In questi giorni sto aggiornando praticamente sempre, mettendo due o tre capitoli a giorni. Solo perché ci sono le vacanze natalizie, perché quando ricomincerà la scuola, non sarà possibile. Spero che vi piaccia questa storia, commentate e votate.
Detto questo, alla prossima
Un bacio❤❤
STAI LEGGENDO
Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...