Il giorno di Natale arrivò e la casa era deserta. Tranne per due ragazzi che erano ancora intenti a dormire. Avevano festeggiato fino a tardi, fino alle 4 del mattino. Avevano giocato insieme alla play, wii, a carte e tanti altri giochi. Avevano bevuto birra e mangiato pizza e altre delizie. Si erano scambiati i tanto desiderati regali, si erano fatti tante foto e gli auguri. Alla fine la bionda aveva optato di regalargli una videocamera dato che aveva notato la passione del ragazzo verso la fotografia.
Spencer si alzò con un forte mal di testa, dovuto alle cinque bottiglie di birra bevute durante la serata. Indossava solo una maglietta lunga perché durante la notte aveva avuto un po' caldo per via dei termosifoni accesi e si era tolta i pantaloni che aveva gettandoli da qualche parte nella sua stanza.
Scese lentamente le scale andando a sbattere ovunque per via delle mani davanti ai suoi occhi che strofinava per vedere meglio. Una volta entrata in cucina si meravigliò di non essere sola.
"William, cosa ci fai tu qui?" il ragazzo si girò di scatto verso di lei e fu sorpresa di vederlo senza maglietta "A quanto pare il caldo ha colpito anche te stanotte" indicò il suo petto e il ragazzo si scusò per non essere presentabile.
"Scusa, pensavo fossi solo in casa, avevo sentito andarsene tutti stamattina, ma a quanto pare ci sei ancora tu. Quando andrai via?" domandò il ragazzo scrutandola, nascondendo il suo sorriso dietro la tazza piena di latte. Si meravigliava di come riuscisse ad essere meravigliosa anche appena sveglia, con la sua pelle più pallida del solito, le labbra rosse e gli occhi ancora più scuri contornati dal quel leggero alone di mascara che il giorno prima non aveva avuto la forza di togliersi.
E in quel momento si ricordò la prima volta che la conobbe, come l'aveva reputata magnifica con quel suo pizzico di acidità e il suo abbigliamento, simile a quello che aveva in quel momento.
"Mi stai cacciando per caso?" ribatté lei accigliandosi e nascondendo un sorriso, sapendo che il ragazzo si sarebbe subito agitato e si sarebbe scusato. Era incredibile. Matthew trovava qualsiasi pretesto per togliersi la maglietta e far vedere il suo fisico, mentre William, che era stato colto senza essa, si scusava per non essere abbastanza 'presentabile' e credendo si essere solo in casa.
Le venne da ridere pensando a come, ancora una volta, si notava la differenza tra i due. Matthew ne avrebbe approfittato della situazione per sbatterla al muro, cercando di baciarla; William invece rimaneva lì, fermo.
E Spencer, nell'esatto momento in cui si era girato aveva dato un attimo uno sguardo al suo petto, dove portava una collana con una lettera in giapponese. Aveva visto il suo fisico asciutto, con un accenno di tartaruga e le braccia definite, nonostante non gli interessasse molto della palestra e non ci andasse. Però gli piaceva il basket e per un momento si chiese perché stava pensando a lui e al suo fisico."No, non ci penso nemmeno, solo pensavo che come gli altri, saresti andata anche tu dai tuoi parenti per Natale. Ah e auguri" le fece un sorriso e lei in quel momento, udendo le sue parole, si chiese da quanto tempo non festeggiasse più il Natale con la sua famiglia. Si riprese da quel pensiero ricordandosi che lei non aveva una famiglia da tempo ormai e che passava la festività da sola.
"Oh no, io non andrò da nessuna parte. Mi aveva invitato Holland però poi i suoi genitori avrebbero fatto troppe domande, data la grande parlantina della madre e non mi andava. Rimarrò qui, in compagnia della pizza rimasta ieri e della televisione che mi renderà spettatrice di insulsi film natalizi che tanto non sopporto" il ragazzo rise un pochino per l'ultima frase della ragazza poi gli venne un'idea.
"Tra un'ora fatti trovare pronta, ti porto in un posto dove potrai passare il Natale" William salì in fretta le scale e sorrise quando sentì dire la ragazza: "Ma cosa? Dove? William vieni a spiegarmi. E comunque auguri. Chi li capisce i ragazzi"
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Любовные романы"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...