Capitolo 12

485 42 6
                                    

Le stava iniziando a girare la testa.
Che diavolo ci faceva lì Matthew?
Dopo quasi un anno e mezzo si faceva rivedere.

Scese dalla schiena del ragazzo in completo silenzio. Buttò il suo zaino a terra ed andò in cucina, ritornando nel salotto con un coltello.

"Cosa cazzo ci fai qui?" si avvicinò a lui con passo veloce e quando notarono dell'oggetto tra le sue mani, William la prese per la vita.

"William lasciami. Lo devo ammazzare quel figlio di puttana" ogni particella del suo corpo lo odiava. Per lei, lui sarebbe anche potuto morire sotto un camion.

"Spencer, calmati. Vediamo perché è tornato, okay?" 

"NO. Prima lo torturo, poi parla. Sarà una cosa di pochi minuti" 

"È appena arrivato, abbiamo aspettato te per vedere cosa volesse. Non volevamo farlo entrare ma lui ha insistito" spiegò velocemente Holland guardando la sua amica diventare una furia. La bionda si portò una mano al petto cercando di calmarsi e non farsi venire un attacco di panico.

Respirò profondamente e pensando a cose positive, ma l'unica cosa che riusciva a pensare, era quella di uccidere quello stronzo.

"Come sta mio figlio?" dopo quella domanda lo guardò e si accorse che era cambiato. Aveva un piercing al sopracciglio, un tatuaggio sulla mano e i capelli castani scompigliati e più corti. Gli occhi marroni però, sempre gli stessi. In quel momento si ricordò quando lo vide a scuola. Gli sguardi di nascosto, l'essere beccata quando lo fissava. Una cotta adolescenziale, le dicevano.

Ripensò alla domanda che le aveva appena fatto e scoppiò a ridere.

"Tuo figlio? Lo stesso figlio che tu non hai voluto? Lo stesso per cui mi hai lasciata sola? Aspetta, cos'hai fatto quando sei venuto a sapere della notizia? Oltre ad essere scappato, te ne sei anche andato in un nightclub a scoparti qualche puttana" gli disse con odio. Stava provando un odio dentro di sé che neanche immaginava." Sai cos'è successo a 'tuo figlio'? -mimò con le virgolette l'ultima parte- è stato accolto da Dio in cielo. È morto. E sai qual è la cosa che mi fa ancora più incazzare? È che quando ho chiamato per chiedere aiuto, quel giorno, ho dovuto chiamare i tuoi migliori amici. Hanno fatto ciò che dovevi fare tu" stava per piangere ma tutto il veleno che doveva far uscire sottoforma di lacrime, lo stava tenendo per sé.

"Spencer devi capire avevo solo 17 anni. A quell'età volevo divertirmi" 

"Ed io che ne avevo solo 16? E mi avevi ingravidata a 15 anni. Come doveva essere per me? Ero spaventata. All'improvviso mi sono vista con questa responsabilità più grande di me. Ma io ho amato quel bambino mentre tutti voi mi avete voltato le spalle. Mi fai schifo" detto ciò,  iniziò ad andare verso le scale, il coltello ormai gettato a terra da tempo. Si fermò quando sentì quelle parole.

"So che mi ami ancora. Lo posso vedere. Perdonami nonostante tutti i miei sbagli e riproviamoci, noi due insieme. Ricordi? Noi due contro tutti" dopo essere rimasta ferma in quel modo per almeno 10 secondi, tornò indietro e gli  diede uno schiaffo.

"IO mi sono ritrovata contro tutti. E tu non vedi un cazzo, l'unica cosa che si vede è l'odio che provo per te" e tornò in camera sua chiudendo la porta senza prima aver sentito un 'Ti riconquisterò'.

E lei aveva paura proprio di questo.

Mentre Spencer era di sopra, al piano inferiore si respirava un'aria pesante.

"Stammi a sentire pezzo di merda: Spencer ha passato il peggior periodo della sua vita solo per colpa tua e della tua negligenza quindi facci il favore di tornare da dove sei venuto e lasciarci in pace" le parole di Holly erano taglienti come il coltello a terra.

"Io sono tornato solo per lei e per nostro figlio ma a quanto pare.." 

"A quanto pare lei non ti vuole più, lo ha detto chiaramente" s'intromise William che stava provando gelosia. Aveva visto com'era rimasta Spencer ed era sicuro che tutti lo avessero notato.

"E tu chi saresti? Il suo nuovo compagno di giochi?" domandò altezzoso Matthew.

"Adesso basta. Matthew vai via, qui non sei il benvenuto" disse Michael con uno sguardo talmente serio che nessuno glielo aveva mai visto.

"Michael mi stai cacciando? Noi che siamo amici da una vita?" si girò verso Jonathan "e tu? Non dici niente?" il ragazzo si accigliò per ciò che stava succedendo.

"Cosa ti aspetti da noi? Che ti diamo ragione? Sai in che modo di merda ti sei comportato. Abbiamo dovuto stare vicino a lei quando stava male. Andava dallo psicologo, ti rendi conto? Ha subìto tutto questo a sedici anni, era solo una ragazzina. Con noi non parlava, rimaneva sempre muta. Ce l'ha fatta con solo le sue forze. Non le rovinare il suo equilibrio, fatti da parte" disse Jonathan rispondendo a quello che prima considerava uno dei suoi migliori amici.

"Hai sentito? Nessuno ti vuole qui" ringhiò Holland arrabbiata fino al limite volendo difendere la sua migliore amica.

"Non mi arrenderò e con queste ultime parole, Matthew uscì da quella casa.

Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora