"Ehi, tutto bene?" Domandò William, sedendosi accanto a lei e guardandola negli occhi. Gli altri li lasciarono soli, capendo che avessero bisogno di parlare.
"Sì" sorrise lievemente la bionda, togliendosi le mani dagli occhi ed osservando il ragazzo accanto a lei.
"Vuoi parlarne o..?" Voleva che si fidasse abbastanza da confidarsi, ma sapeva che forse era troppo difficile per lei.
"Mia madre è semplicemente una stronza che mi ha cacciata di casa, diciamo. È venuta dopo tanto tempo a dirmi che era spaventata. Che situazione" le frasi non avevano molto senso ma lei continuava a pensare ad ogni singolo frammento della conversazione.
"Perché non vai a riposarti un po'? Magari dopo sarai meno stanca" le suggerì il ragazzo, notando gli occhi leggermente assonnati della ragazza. Stava studiando molto in quel periodo e stava facendo un ottimo lavoro, considerando che adesso aveva buoni voti ed aveva fatto più della metà dello studio.
Si alzò per poi salire le scale ed andare in camera sua.
***************
Era uscita da sola per comprare delle birre per i ragazzi ma anche per stare un po' sola. Erano passati quattro giorni, ma capitava di pensarci ancora.
Rivedere sua madre le era sembrato strano. Stare con William la rendeva felice. Lui era gentile, premuroso, altruista, incredibilmente bello e intelligente.
Perché allora chiederle di stargli alla larga?
Con questi pensieri e con lo sguardo basso e pensieroso, osservava il marciapiede sotto i suoi piedi.
"Ciao Spencer" si girò verso la voce udita e vide una ragazza bionda che la guardava.
"Tu chi sei?" Domandò sospettosa. Doveva tornare a casa e si stava facendo tardi e sicuramente non aveva bisogno di persone che le stavano tra i piedi. In quel momento non le veniva chi fosse.
"Sono Ashley. Sai, ci siamo viste al pranzo di Natale a casa di Will e qualche volta con gli altri" Spencer ricordò immediatamente quel giorno e le venne in mente com'era uscita fuori dopo aver udito le parole della ragazza e di come l'aveva guardata mentre le pronunciava. E ricordò anche come tutte le volte guardava in modo strano lei e William "E so tante cose sul tuo conto"
"Cosa vuoi da me?" Chiese a denti stretti la ragazza dalle punte nere, dato che ne aveva abbastanza di quella situazione.
"Tu, l'anno scorso, eri incinta o sbaglio?"
"Arriva al punto, non sto ai tuoi giochetti"
"Non dovresti stare con William, sei madre, non saresti un buon esempio a tuo figlio. Soprattutto ami il tuo ragazzo Matt, se non sbaglio"
"Mio figlio è morto e non sto più con Matthew da un anno ormai"
"Ed è qui che ti sbagli, ho visto tuo figlio con il tuo ragazzo al parco, vicino una panchina. È davvero un bel ragazzo ed ho visto tuo figlio, ha preso i tuoi occhi"
"Mio figlio è morto, non ti permettere più a parlare di lui"
"Come lo hai chiamato? Aspetta, Daniel come primo nome e Junior come secondo" come faceva Ashley, una ragazza che aveva visto solo pochissime volte, sapere come voleva chiamare suo figlio? 'Devi essere forte, niente di ciò che dice è vero' continuava a ripetersi. Ma l'illusione, i pianti che sentiva intorno a lei e nella sua mente, le immagini di un bambino continuavano a ripetersi nella sua mente. La testa le girava e lei vedeva tutto intorno a sé girare sentendo suoni che l'ambiente in realtà non stava dando, in quel momento non stava pensando lucidamente. Le parole di Ashley le stavano già facendo effetto e lei stava ricominciando ad avere le allucinazioni.
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...