Ormai era ricominciata la scuola ed in quel momento era appena suonata la campanella.
Spencer si alzò e mise i suoi libri nello zaino per poi dirigersi verso il suo armadietto. Sorrise pensando che avrebbe avuto la prossima ora con William.
"Ehi" chiuse l' armadietto, dopo aver messo i libri dentro ed aver preso gli altri, e si girò verso la persona che aveva parlato.
Matthew era lì, appoggiato all'armadietto accanto a quello della bionda, con il suo solito sorriso che faceva cadere le ragazze ai suoi piedi.
La ragazza lo guardò con le sopracciglia aggrottate ed in silenzio, attendendo che fosse il ragazzo ad iniziare una conversazione.
"Non dici niente?" Domandò un po' confuso.
"Aspetto che tu te ne vada. Cosa dovrei dirti?" In quel momento non provava niente, guardava i suoi occhi e non si sentiva più al sicuro. Lo osservava e non provava più amore verso di lui.
"Magari potresti salutarmi"
"Sappiamo entrambi che non meriti neanche un secondo del mio tempo. Dimmi il vero motivo per cui sei qui" il ragazzo si avvicinò per scostarle una ciocca di capelli e lei lo osservò aspettando le prossime parole.
"Sei sempre bellissima" non si sentì felice sentendolo dire da lui. Non era da lui che voleva sentire quelle parole. Non più. Non voleva essere con lui una persona migliore, ma con qualcun altro.
"Perdi il tuo tempo" si spostò ed andò via lasciando Matthew in quella posizione completamente sconvolto dallo sguardo indifferente e gelido che la bionda gli aveva lasciato.
La ragazza raggiunse William che aveva visto tutta la scena e non aveva osato avvicinarsi. Moriva dalla voglia di sapere cosa si fossero detti e se Spencer avesse ceduto alle parole del moro.
"Ehi" quando la vide, tutte le preoccupazioni svanirono. Era bellissimo per lui vederla sorridere. Si diressero insieme verso l'aula di musica, dove il professore di chitarra doveva ancora arrivare. "Sai, stavo pensando che dato che ti piace Emily, dovresti invitarla ad uscire" il ragazzo si chiese il motivo di questa riflessione e chi fosse Emily. Poi ricordò.
Spencer cercò di nascondere il fastidio che le procurava pensare a quel fatto.
"A casa se vuoi possiamo pensare a cosa potresti fare" il ragazzo si ritrovò ad annuire non sapendo cosa dire o fare. Si era cacciato nei guai da solo.
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Erano nella stanza della bionda e lei era in piedi mentre William seduto che la osservava.
"Allora potresti invitarla ad andare a fare in giro insieme o a prendere un gelato o.." si fermò non appena si rese conto che facendo questo, avrebbe potuto perdere William. Se fosse andato tutto bene e se ad Emily sarebbe piaciuto lui, cosa alquanto inevitabile, lei lo avrebbe perso. Tanto valeva provarci e rovinare lei stessa le cose.
"Sai che ti dico? Non posso e non riesco ad accettare che ti piaccia Emily. Avresti bisogno di qualcuno migliore e che ti apprezzi per ciò che sei. E diamine, non riesco ad accettare una ragazza accanto a te che non sia io, okay?" La ragazza prese dei respiri profondi guardandolo mentre lui cercava di capire cosa fosse appena successo.
Si alzò dal letto e le andò incontro per poi prenderle il viso, accarezzarlo delicatamente e baciarla. Un bacio delicato, a stampo, che le aveva elettrizzato tutto il corpo.
"Come fai a non capire che è te che voglio?" La guardò per imprimere nella sua mente ogni dettaglio di lei, nonostante vivessero insieme. "Come fai a non accorgerti che è dalla prima volta che mi hai aperto la porta che desidero starti accanto? Come fai a non notare quanto sia felice di stare accanto a te e che ti aiuterei in qualsiasi momento della mia vita?" Non sapeva come si sentisse. Era tutto un mix di emozioni. Era sempre così quando lui era accanto a lei. Tutto veniva bloccato, il tempo si fermava.
Si sporse per baciarlo, circondandogli il collo con le sue braccia, chiudendo gli occhi per assaporare meglio la magia che lui gli faceva sentire attorno a sé.
Una volta che si furono staccati si guardarono per poi sorridere.
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Si diressero verso la ludoteca dove ci sarebbe stata la festa per il compleanno di Katie.
Entrarono mano nella mano mentre Spencer portava il regalo per la festeggiata.
La bambina era accerchiata da tanti bambini che erano intenti a cantare la canzone di tutti i compleanni. Una volta che li vide, si fece spazio tra i bambini nella sua direzione e li andò ad abbracciare.
Il fratello si abbassò per poterla prendere in braccio e lei fu felice di essere sollevata da terra.
"Auguri principessa! Sei cresciuta tantissimo" la bambina sorrise sentendo quelle parole.
"Auguri piccolina" Spencer la guardò sorridente mentre la bambina prese il regalo dalle sue mani e lo scartò in fretta. Abbracciò entrambi quando vide il suo interno: un carillon con una piccola ballerina sopra.
"Se lo ascolti prima di addormentarti, farai dei bellissimi sogni"
L'animatore della festa iniziò a mettere della musica invitando i bambini ad andare sui gonfiabili.
"Ehi Spencer" Christian si trovava in fondo, accanto al cibo, con sua sorella e la sua amica. Gli diede il cinque, dopo essersi avvicinata a lui sorridente.
William la raggiunse salutando i presenti e mettendo un braccio attorno alle spalle di Spencer. Christian fischiò sorridendo.
"Vedo una coppia qui" i due si guardarono e Spencer rispose "una specie".
Ashley li osservò e provò solo odio verso quella ragazza che in quel momento stava occupando il suo posto.
Mandò un messaggio a Sasha.'Il piano dobbiamo attuarlo subito'
La risposta non si fece attendere.
'Lo faremo presto'
SPAZIO AUTRICE
So di essere pessima e che scrivo capitoli penosi ma sto cercando sul serio di sviluppare al meglio la storia. William e Spencer stanno insieme e fuochi d'artificio per me but, c'è un ma, i guai devono ancora iniziare.
Con questa me ne vado e se ci sono errori scusatemi ma non posso rileggere.
Ringrazio chi ha la pazienza di leggere, votare e commentate questa storia.
Votate e commentateBacioni bacioni alla prossima
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...