Ed anche l'ultima ora di lezione era appena finita. Spencer era stata tutto il tempo distratta senza neanche accorgersene. Prese subito tutte le sue cose ed uscì dalla stanza, seguita da Jacob. Uscirono fuori ed un po' di vento le mosse i ciuffi rimasti fuori la crocchia,facendoglieli andare sul viso. Dopo che tutti e sei si ritrovarono insieme, Holly, Michael e Jacob andarono con l'auto, Jonathan doveva sbrigare una questione a scuola e sarebbe tornato più tardi. Spencer si diresse verso la fermata dell'autobus, decisa a stare da sola, ma le sue supposizioni scemarono quando vide che William la seguiva.Quando si fermarono per aspettare il bus, la ragazza si decise a parlare.
"Perché non sei andato con gli altri? Non ti é chiaro ciò che ti ho detto prima?"
"Semplicemente vi conosco da solo un giorno. Non posso ancora intromettermi nelle vostre discussioni" rispose il ragazzo alzando le spalle cercando di inventare una scusa plausibile. Semplicemente voleva osservare la ragazza, tutto qui. C'era qualcosa che lo incuriosiva sotto quei vestiti larghi e scuri, la pelle pallida, i capelli biondi con le punte tinte di nero e gli occhi marrone scuro, tendenti al nero.
"Forse non puoi, ma provare non costa nulla" anche lei alzò le spalle.
Il bus arrivò e i due salirono su. William trovò due posti liberi vicini e fece accomodare prima la ragazza. Quest'ultima, non volendo essere importunata, si mise gli auricolari nelle orecchie e guardò il paesaggio che le offriva la città ascoltando la sua adorata musica.
Il ragazzo sapeva che probabilmente Spencer percepisse il suo sguardo,ma lui era così: quando vedeva qualcosa di bello, difficilmente riusciva a staccargli gli occhi di dosso. E lei aveva tante cose che intrigava William. Con la sua bellezza, la sua aria misteriosa, isuoi capelli bicolori, i suoi occhi scuri, la sua pelle pallida e ilsuo modo di fare.
Il giorno prima, quando suonò alla porta, mai si sarebbe aspettato unacosa del genere. Il modo in cui gli aveva risposto, lo aveva incuriosito, facendogli subito sperare di rincontrarla. Non aveva avuto la solita reazione delle ragazze di fronte a un bel ragazzo.Perché William era bello. Con i suoi occhi grigi che potevano sembrare di qualsiasi colore da lontano, che in base alla luce cambiavano intensità, con i suoi capelli biondo scuro scompigliati per tutte le volte che scuoteva la testa e poi se aggiungessimo il fatto che fosse leggermente silenzioso, tutte lo avrebbero preso per un bad boy, anche per il suo modo di vestire. Ma in realtà lui era esattamente il contrario. Dolce, gentile, generoso e amabile con tutti, cercava sempre di dire la cosa giusta a tutti e nel momento giusto. Cresciuto in una famiglia con una madre esigente e stronza (a dirla tutta) ed un padre amorevole, con due sorelle e tre fratelli perennemente in disaccordo, lui spiccava con la sua gentilezza e la sua intelligenza. Per quanto la vita in una famiglia felice fosse la prospettiva perfetta per qualsiasi essere umano e non, decise di cercare una casa da condividere per avere un po' di privacy senza dover essere per forza solo. Però se avesse saputo prima di trovare una sorpresa del genere, avrebbe voluto avere prima quell'idea. Prese la sua polaroid dallo zaino e, senza farsi vedere, le scattò una foto.Il bus si fermò e Spencer si alzò seguita da William. Una volta tornati a casa la ragazza non salutò nessuno, mentre il ragazzo salutò cordialmente gli altri salendo le scale che conducevano alla sua stanza. Dopo averle salite, vide la porta della stanza di Spencer chiudersi.
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romance"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...