I suoi occhi verdi guardavano fuori dalla finestra aspettando che le unghie della mano destra finissero di asciugarsi, per poi passare alla sinistra, quella più difficile. Aveva deciso di smaltare le sue unghie di rosso tendente al fucsia. Le ragazze, che considerava sue amiche, parlavano animatamente sul letto. Aveva sempre pensato che nonostante fossero sue amiche, Naomi e Megan avessero delle voci fin troppo acute.
"Cosa farai per fargliela pagare a quella sciocca di Spencer?" domandò Megan soffiando sulle sue unghie colorate di rosa.
"Dev'essere qualcosa che la lasci a bocca aperta e le faccia abbassare un minimo la guardia, si crede Miss Universo!" aveva completamente rimosso dalla testa il litigio con Spencer. Farle fare una figura del genere davanti a mezza scuola. Inaccettabile. C'era bisogno di qualcosa, se non qualcuno che la facesse soffrire e abbassare la guardia. Ma chi..
"Ho già pensato ad un piano" prese il telefono e compose il numero della persona a cui avrebbe chiesto il favore. Scattò la segreteria telefonica e, dopo il bip, Sasha iniziò a parlare.
"Ehi, stavo pensando che è da un po' che manchi, le lezioni sono iniziate ormai e per non perdere l'ultimo anno con noi, perché non torni? Sai, a Spencer manchi tantissimo, la sento parlare sempre di te. Chiamami quando senti questo messaggio" non chiuse neanche la telefonata che la voce della persona che cercava, si fece sentire.
"Cos'è che hai detto?" la ragazza si rivolse verso le sue amiche e fece un ghigno.
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Ormai era un mese che William viveva in quella casa ed una settimana da quando aiutava Spencer a studiare. Il colloquio con la preside non era andato benissimo ed aveva detto delle cose che ormai si sapevano. Adesso l'unica cosa era che doveva studiare. Quel giorno avrebbe fatto alcune interrogazioni, un compito e vedere i risultati di una verifica."Non essere ansiosa, hai studiato per tutta la settimana e sicuramente andrai bene. Se ti applicassi di più nello studio, vedresti i risultati" queste erano le parole che il ragazzo continuava a ripeterle da quella mattina accanto al suo armadietto, insieme agli altri.
Al suono della campanella tutti, tranne lui e lei, scapparono in classe."E se non andassi bene? Sono troppo insicura, ho bisogno di un incoraggiamento" la abbracciò e le diede un bacio tra i capelli, contento che durante quella settimana fossero diventati amici e che potesse abbracciarla quando voleva.
"Come incoraggiamento ti basta sapere che mangerai due buste di patatine? Pensa che sono già a casa" si staccarono dall'abbraccio e lui le sorrise."E se invece avrò un voto basso?"
"Allora ti dico che credo in te e adesso prima che ti venga una crisi di nervi, andiamo in classe" le spostò una ciocca di capelli, poi iniziarono ad incamminarsi verso la classe di storia.----------------------
Nessuno degli amici sapeva i voti della ragazza e William sapeva solo il voto di storia. Quando uscirono da scuola, il ragazzo aspettò Spencer fuori che non era ancora uscita per via di un richiamo da parte di un professore.
"Voi andate, io l'aspetto qui" congedò gli altri che stavano attendendo insieme a lui la bionda.
"Va bene, trattala bene e state attenti" detto questo da parte di Holland, i quattro ragazzi s'incamminarono verso casa con in mano lo zaino del ragazzo e neanche cinque minuti dopo, una ragazza tutta felice uscì da scuola sorridendo.
"Oh mio Dio, grazie, grazie per il tuo aiuto" gli corse incontro e subito il ragazzo la prese in braccio.
"Non ci posso credere di aver avuto voti del genere, proprio io, Spencer Stewart. Sai che ti dico? Studiare non è male a volte, perché poi ti ritrovi soddisfatta. Il professore ha detto che mi vorrebbe risentire sul prossimo argomento per aggiustare la mia media. Sono così felice" ed anche lui era felice. Solo guardandola così raggiante e piena di felicità, faceva sorridere anche lui. Quella ragazza bionda, strana, pazza addirittura, gli piaceva. Si girò di schiena e si abbassò.
"Sali sulla mia schiena e torniamo a casa così"
"Sono pesante, non ce la faresti"
"Non sei pesante, dai su, sali. Quando ti ricapiterà un'occasione del genere?" salì sulla sua schiena e così percorsero le strade di Boston ridendo e facendo qualche urletto.
Una volta tornati a casa, aprirono la porta raggianti e con Spencer ancora sulla schiena di William.
"Ragazzi, sono andata bene a tutte l-" i ragazzi seduti sul divano si girarono verso di lei con sguardo di scuse ma lei non capì quando anche il ragazzo, che non aveva notato, si girò.
"Matthew" sussurrò.
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Come un fiore d'inverno [IN REVISIONE]
Romansa"Lei sa ciò che vuole, un po' come te" rispose guardandola "io invece so ciò che voglio, ma a volte ho paura a prendere quella determinata cosa" "Non devi avere paura. Quella cosa può prendersela qualcun altro" "Ho paura di sbagliare qualcosa" "Rico...