24.ADESSO CI SONO IO.

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"Grazie per ogni singolo momento nostro,

per ogni gesto, il più nascosto,

ogni promessa ogni parola scritta,

dentro una stanza che racchiude ogni certezza."

-Gemelli diversi.

Se potessi definire con una sola parola questa giornata, sarebbe: sprecata. La mattinata è stata una delle più noiose, e il pomeriggio non sembra poi così diverso. Sono ore che siamo entrambi seduti a questa maledetta scrivania, per fare la montagna di compiti che ci hanno assegnato. E' davvero uno strazio passare così tanto tempo sui libri, e quando a dirlo è una come me che li ama, il fatto è grave. Ad ogni modo non sembra mancare molto alla fine. Sono già le otto e mezza di sera, considerando che abbiamo cominciato alle quattro, direi che tra un'ora sarà tutto finito. Almeno per quanto mi riguarda.

**

Ci siamo, l'ultimo rigo e... ecco! Finito! Wyatt ha finito dieci minuti prima di me, ma più o meno siamo rientrati nei miei calcoli, perché sono le dieci meno venti. Ho sforato solo di dieci minuti. Non vedo l'ora di buttarmi sul letto. Prima però tolgo i libri di mezzo, mi preparo la cartella per domani, cosa che mi sto abituando a fare, e poi finalmente mi rilasso anche io. Che piacere, ora sono finalmente sul mio amato letto, niente potrà farmi alzare adesso.

"Allora come ti senti? Credi di essere pronta?" ,dice ad un tratto Wyatt. Ma dove la trova la forza di parlare?

"Per cosa?" ,chiedo, sono completamente nel mio mondo, quindi non sto pensando a nulla.

"A parlare, con Luke intendo." Cazzo, perché me lo ha ricordato? Sembra che in questi giorni non stia pensando ad altro!

"Ah... beh a dire il vero non lo sono affatto. Spero solo di non rovinare tutto, sai ho un talento naturale per certe cose."

"Non fare la stupida, e poi cosa dovresti rovinare?"

"Beh la nostra amicizia. O meglio quella che era la nostra amicizia, ora tutto è cambiato. Non voglio che perché venga a sapere tutto, si senta poi di allontanarmi. Non voglio perdere un buon amico."

"Beh... io non la vedo in questo modo, ma a prescindere, c'è un lato positivo anche in questa tua visione."

"E cioè?"

"Che pur se dovessi mai perdere lui come amico, non rimarrai mai sola."

"Beh a dire il vero, la mia famiglia come sai, è andata, le amiche che avevo a Detroit stessa cosa, qui oltre a Rosie non ho grandi amici, quindi escludendo lui..."

"Non starai dimenticando qualcuno?"

"Ah vabbè quel Mike non è proprio mio amico."

"A dire il vero non parlavo certo di Mike, che a proposito ricordami di ringraziare."

"Perché?"

"Se non fosse stato per lui non sarei mai potuto essere presente al compleanno di Rosie, e non sarebbe successo tutto il resto. Sai è lui che mi ha invitato, per tenergli compagnia."

"Ah capisco."

"Ad ogni modo non tergiversiamo, quello che voglio dire, senza allungare ulteriormente il brodo, è che oltre a Mike, Rosie, la tua famiglia, le tue amiche di Detroit e il tuo amato Luke, adesso ci sono io, e ci sarò sempre."

"Vabbè non ti ho calcolato perché il nostro rapporto è particolare..."

"Appunto. Ricordati che ogni cosa particolare è importante, perciò anche il nostro rapporto lo è, anche più degli altri."

"Questo lo so."

"Allora voglio che tu lo tenga bene a mente. Sempre."

Dopo queste dolci parole non ho potuto fare a meno di abbracciarlo. Ha ragione la nostra è un'amicizia particolare, perciò importante, solo avevo bisogno di sentirglielo dire per esserne sicura. Lui è sempre pronto ad ascoltarmi, è sempre presente quando mi caccio nei guai, quando ho bisogno di sfogare le mie frustrazioni, quando voglio saziare le mie voglie, sempre. Lui c'è sempre, e non potrò mai ringraziarlo abbastanza per questo. Mentre lo abbraccio il suo profumo invade le mie narici, ma non si tratta del suo profumo costoso, ma dell'odore della sua pelle. E' profumo di Wyatt ed è mille volte meglio di qualsiasi One Milion, Chanel N°5, e chi più ne ha più ne metta. Sono ormai minuti che siamo abbracciati, ma nessuno dei due vuole staccarsi. Ancora abbracciati ci sdraiamo e all'improvviso lui è sopra di me. Mi guarda negli occhi ma non dice nulla. Io non posso fare a meno di rendermi conto ancora una volta, di quanto i suoi lineamenti siamo tremendamente perfetti. Sapere che lui in un certo senso appartiene a me, mi fa sentire la donna più importante del mondo. Lo vedo avvicinarsi, le nostre labbra sono a meno di un millimetro di distanza, eppure non si toccano. Non vedo l'ora che lo facciano.

"Non credo di poterlo più fare adesso, non credi?" ,sussurra.

"Perché non potresti?" chiedo desiderosa.

"Beh non credo che a Luke farebbe piacere sapere che prima di confessargli i tuoi sentimenti, tu abbia...insomma baciato me."

"Abbiamo fatto di peggio."

"Prima di tutto non abbiamo fatto di peggio, di meglio semmai, e poi sarà anche vero, ma se lui reagirà come speri noi saremo costretti a nascondere tutto. Almeno non aggiungiamo paglia al fuoco, non ti pare?"

"Forse hai ragione..."

"Già forse si."

Le nostre fronti sono appoggiate l'una sull'altra. Purtroppo quello che ha detto è tremendamente vero. Se Luke dovesse mai ricambiarmi, non potrei mai raccontargli di tutto questo, perciò era meglio fermarsi adesso. Anzi era opportuno fermarsi adesso, meglio non direi proprio. Il vero problema è che la cosa giusta non è mai la più facile. Adesso ad esempio desidererei baciare Wyatt con tutta me stessa, ma so che farlo non è giusto. Non più.

"Spero che le cose vadano come vuoi tu piccola, voglio che tu sia felice, e per esserlo devi fare solo quello che senti." ,dice Wyatt ad un tratto, prima di allontanarsi, per distendersi accanto a me, porgendomi però le spalle. Le sue parole come sempre mi hanno spiazzato. Se per essere felice avrei dovuto fare ciò che sentivo, allora avrei dovuto saltargli addosso come ho sempre fatto? Perché era questo ciò che sentivo di fare. Eppure no. Non era giusto! Allora cosa lo è realmente? Fare ciò che sento o ciò che mi sento in dovere di fare? Che Dio mi aiuti almeno sta volta.

Mi giro anche io di spalle a lui, e cerco invano di dormire. Com'è che si dice? Domani è un altro giorno, si vedrà!

}C741!

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