59. GLI UBRIACHI DICONO SEMPRE LA VERITÀ.

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"Where are you, and I'm so sorry,

I cannot sleep I cannot dream tonight."

-Blink-182

POV. WYATT.

Sono lei sei e mezza del mattino, ed io sono già in piedi. Ho così tanta voglia di sapere finalmente tutto, che anche oggi non sono riuscito a dormire. Ora sono fuori balcone, sto fumando una sigaretta, perché tanto per cominciare a prepararsi è decisamente presto. Finita la sigaretta, durata più del solito, rientro, e con calma comincio a prepararmi. Faccio prima una lenta e calda doccia, dopodiché esco dal bagno e comincio a vestirmi. Indosso un pantalone della tuta, e una semplice maglietta, visto che alla fine, non dovrò neanche uscire dal dormitorio. I capelli li lascio in disordine, e quando guardo l'orologio, sono appena le sette e un quarto, è ancora presto. Nell'attesa mi lancio sul letto, e mi rilasso un po'. Faccio un salto su Facebook, e come al solito controllo il profilo di Alice. Non ha pubblicato nulla di nuovo, quindi vuol dire che come fa da un bel po', non ha ancora effettuato l'accesso. Non so dove trova la forza di farlo. Non parlo solo di Facebook, ma in generale. Come ha fatto ad abbandonare tutto di punto in bianco? Si vede che non devo mancarle affatto. Viaggiando tra ricordi, ripensamenti e rimorsi, mi rendo conto che finalmente sono le otto meno un quarto.

Esco dalla porta, e busso a quella di Luke.

"Puntualissimo." Dice Luke non appena apre.

"Ehi che ti aspettavi?" Dico imitando la tizia della pubblicità dello schweppes , mentre mi fa entrare, ridendo. Sì, sono di buon umore oggi.

"Allora Wyatt, adesso io esco. Lei arriverà tra pochissimo, quindi...beh mi raccomando."

"Certo Luke."

"Non mi dirai mai, cosa c'entra lei vero?"

"Ehm, preferirei tenerlo per me."

"Immaginavo. Comunque ho fiducia in te, spero tu lo faccia per un buon motivo."

"Ho sempre un motivo per fare le cose."

Sorride alla mia affermazione, e dopodiché esce, chiudendo la porta. Comincio a guardarmi intorno e mi sento un po' disagio. Insomma, sono nella camera di una persona che non ho mai sopportato, e che mi ha portato via quella ragazza che, credevo, fosse quella giusta, e in più che ha fatto del male, a quella che indubbiamente lo è ancora. Fantastico no?

Il rumore delle chiavi mi riporta alla realtà. Poco dopo la porta si apre. Finalmente ci siamo.

"Scusa Wyatt ho dimenticato il libro di biologia." Dice Luke entrando e rovinando l'atmosfera si suspense che si era creata.

"Luke dannazione mi hai fatto prendere un colpo!"

"Scusa scusa, adesso sparisco." Dice andando di nuovo via con un' aria colpevole e allo stesso tempo divertita.

Dopo neanche tre secondi, ecco di nuovo il rumore delle chiavi.

"Luke e che cazzo sei entrato due secondi fa!" Dico andando ad aprire la porta.

"Wyatt? Che ci fai qui dentro?" Mi risponde un'Ashley, visibilmente ubriaca. Ma grandioso Wyatt, continua così.

"Ciao Ashley, questo è quello che succede, quando non mi rispondi al telefono." Dico facendola entrare e chiudendo la porta.

"Ah, quindi se io non ti rispondo al telefono tu ti presenti nel mio appartamento?!"

La puzza di alcool si sente da km.

"Ashley, ma dove diavolo sei stata? All' Oktoberfest?"

"Ah ah, non fa ridere. E comunque non ti riguarda quello che faccio io!" Mentre lo dice, per poco non cade a terra, per quei trampoli che ha ai piedi. La aiuto a sedersi.

"Ti andrebbe di leggere me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora