67. B.F.F. = BIG FALSE FRIEND.

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Ero scappata da Londra perché credevo che i miei problemi fossero lì, e non più a Detroit.

A quanto pare però un mese è stato sufficiente per ricredermi.

I miei problemi mi seguono, e non si stabiliscono in una delle due città in cui ho vissuto, no, piuttosto viaggiano con me.

Ero riuscita a stare peggio ancora di come stavo a Londra non troppo tempo fa. Dico peggio perché almeno, lì ho sempre avuto qualcuno con cui parlare, con cui sfogare, qui invece sono anche più sola.

Qui valgo meno che niente.

Nelle mie condizioni, non ho nemmeno fame, ho saltato il pranzo, cosa che non dovrei fare. Adesso, che sono le tre del pomeriggio, ed io da questa mattina non sono ancora uscita da camera mia.

Sono rimasta qui in silenzio, sola con i miei pensieri, ad aspettare che a Londra passassero le cinque ore di lezione, per avere chiarimenti.

Compongo il numero che fin ora avevo salvato con "BFF" e avvio la chiamata.

Squilla e dopo un po' mi risponde.

"Ehi pelle-ossa come va da quelle parti?" Mi sembra molto allegra, cos'è fa anche finta di niente?

"Rosie fossi in te io non sarei così felice."

"Perché Alice, è successo qualcosa?" Chiede cominciando solo adesso a preoccuparsi.

"Certo, e tu dovresti anche sapere cosa."

"Perché dovrei? Ti assicuro che non so di che parli."

"Rosie non prendermi in giro."

"Ti giuro Alice che non lo sto facendo."

"Rosie ti conviene ammetterlo almeno."

"Alice almeno dimmi cosa ti è successo e proverò a capire. Così su due piedi non mi viene in mente nulla. Mi stai solo facendo preoccupare."

"Se ti dicessi che questa mattina ho ricevuto una telefonata? Magari ti viene in mente qualcosa?"

"Ancora niente."

"Dai Rosie smettila, sai benissimo che mi ha chiamato Wyatt!"

"Coosa? Wyatt e come? Quando? Perché?"

"Ah cara mia soprattutto come, dovresti saperlo tu."

"Che vuoi dire?!"

"Beh secondo te da chi può aver preso il numero?"

"Alice non ti starai mica chiedendo se sono stata io?"

"Non me lo sto chiedendo Rosie, è così. Non potrebbe essere altrimenti."

"Mi pensi davvero capace di una cosa del genere Alice?"

"Rosie se non sei stata tu, chi allora? Sei l'unica ad avere il mio numero lì."

"Lo so Alice, ma non sono stata io."

"Come posso crederti? Rosie hai tradito la mia fiducia!"

"Ma parli sul serio?!"
"Certo! Ti sembrano cose su cui scherzare per caso?"

"No, affatto. Ma non posso credere che tu stia dubitando di me."
"Purtroppo sei l'unica che potrebbe esserne responsabile."

"Si ma Alice, dovresti fidarti quando ti dico che non c'entro nulla."

"Ah si? E perché dovrei fidarmi?"

"Perché? Perché sono la tua migliore amica."
"No Rosie, ti sbagli."

"Ti andrebbe di leggere me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora