61. HOPEFULNESS.

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"I don't know why,

you want to tease me so,

you make me crazy about you,

and then you go."

-Catalin Josan.

POV. WYATT.

Sono le tre del pomeriggio e ancora non riesco a darmi pace. Sto malissimo. Il pensiero di averla persa per una cosa non detta, e per bugie aggiunte da Ashley, mi tormenta. Ho pensato più e più volte di andare da Rosie e spiegarle tutto, nella speranza che mi aiuti a contattarla, ma poi ho pensato: perché dovrebbe credermi? Non lo farebbe. E anche se lo facesse, non mi direbbe nulla comunque per rispetto a lei. Proprio come Luke, che pur essendo dalla mia parte, ha comunque deciso di non darmi il suo indirizzo. Purtroppo non c'è nulla che io possa fare. Proprio nulla, oltre rimanere qui sul pavimento a pensare e a ripensare a quanto idiota sono stato. Piano piano impazzirò. Il rumore inconfondibile dell' i-Phone mi fa notare che mi è appena arrivato un messaggio. Corro a leggerlo con la solita irrealizzabile speranza. Come al solito non è lei. E' Mike.

"Sto arrivando." Recita il messaggio. Grazie a Dio mi ha avvertito. Sono in condizioni pietose, come lo è la stanza. Non voglio che mi veda così...debole. Raccolgo tutto ciò che ore prima ho gettato all'aria, e corro a darmi una sciacquata veloce. Quando ho finito bussa alla porta. Tempismo perfetto.

"Ehi bro!" Mi saluta lui con un sorriso a trentadue denti, quanto lo invidio.

"Ehi." Mi limito a dire. Lo faccio entrare.

"Che mi racconti di bello?" Chiede lui sedendosi sul letto di...sul letto che era di Alice. Io fin ora non mi ci sono neanche avvicinato.

"Di bello niente."

"Ah, perché di brutto c'è qualcosa?"

"Tante cose."

"Dai allora racconta."

"Sono riuscito a scoprire perché è andata via."

"Cazzo dici? Come hai fatto? Non ci è riuscita neanche Rosie."

"Rosie non c'è riuscita perché già lo sa, solo non ha voluto dirmelo."

"Allora come hai fatto tu?"
"Spiegartelo sarebbe troppo complicato, quello che posso dirti è che non crederai mai al motivo."

"Racconta."

"Conosci Ashley e Luke?"
"Si certo, anzi loro mi hanno presentato Alice."

"Bene. In pratica Ashley per vendicarsi di Alice, che ha raccontato a Luke che lei lo tradiva, ha raccontato ad Alice che io tempo fa ero innamorato di lei, quando ancora eravamo amici."

"E questo è vero."

"Non ne ero innamorato ma, si mi piaceva."

"E lo avevi detto ad Alice poi?"

"No."

"Merda."

"Si ma aspetta non finisce qui! In pratica Luke poi ha scoperto di essere innamorato di Alice, allora Ashley per vendicarsi anche di questo, ha detto ad Alice che si sarebbe messa con me, e che io ovviamente, visti i miei sentimenti, avrei ricambiato, e lasciato perdere lei una volta per tutte."

"Ed Alice ovviamente si è sentita usata e presa in giro da te."

"Esattamente."

"Dio mio che gran casino."

"Adesso capisci?"

"Eh si."

"Mike io sto uscendo fuori di testa. Non riesco ad accettare di averla persa. Ho fatto i miei errori, ma di certo non sono irrimediabili. Il problema è che non riuscendo a contattarla non potrò mai parlarle e dirle la verità."

"Se solo lo avessi fatto prima."

"Non ti ci mettere anche tu, che già i sensi di colpa mi bastano."

"Si scusami."

Porto le mani alla testa e mi appoggio sulle mie ginocchia. Non so più che fare, sfogarmi non serve a nulla.

"Io però...sono venuto qui perché forse ho un motivo per farmi perdonare completamente."

"Dimmi pure." Dico con un evidente menefreghismo.

"Forse, ma sottolineo forse, ho scoperto qualcosa che potrebbe interessarti." Dice in modo vago, per attirare intenzionalmente la mia attenzione. Ci riesce.

"Cosa?" Chiedo quasi felice.

"Rosie in questi giorni passa molto tempo al telefono, ma quando ci sono io, subito conclude la telefonata. Quando provo a chiederle con chi parla, cambia sempre discorso."

"E cosa mi interessa delle conversazioni telefoniche della tua ragazza?! Avrà un amante dannazione!" Sclero alzandomi per la rabbia. Mi ha praticamente illuso.

"Ma quale amante e amante, idiota! Sicuramente la persona con cui parla al telefono è Alice!"

Mi volto immediatamente appena sento quel nome.

"Che hai detto?" Chiedo incredulo.

"Hai capito benissimo."
"Dio mio Mike! Questo sai che significa?!" Urlo euforico scuotendogli le spalle.

"No." Dice tutto rintontito dalle mie spinte.
"Che tu adesso otterrai quel numero!" Dico deciso con un sorriso che non ho da tempo.

"Coooosa?" Dice lui allontanandomi.

"Quello che ho detto." Dico convinto.

"No Wyatt scordatelo. Non posso fare questo a Rosie, si infurierebbe."

"Eh no amico, tu mi devi un favore!" Esigo cominciando ad arrabbiarmi.

"Ah si?!"

"Certo! Quello che mi hai fatto quando Alice è partita, è a dir poco irrimediabile, e questo è il minimo che tu possa fare per farti perdonare."

"Ti sembra il minimo, litigare con la mia ragazza per te?"

"Confronto a bussare ad ogni porta di Detroit per trovare quella di Alice, si." Dico convinto.

"Non sei divertente." Dice allontanandosi.

"Non sfidarmi, sai che se fosse per me, staresti già lì."

"Wyatt è solo che...non lo so."

"Mike pensa solo che quando Rosie saprà tutto, ed Alice anche, capiranno perché lo abbiamo fatto."

"Su questo hai ragione."

"Visto? Fallo per me amico mio, sei la mia unica speranza." Dico guardandolo negli occhi.

"E va bene, ma sappi che devo ancora accertarmi che sia lei."

"Siiii!!!!" Esulto abbracciandolo forte. Per la prima volta dopo quasi un mese, ho una speranza. Sono felice.

**

"Appena saprò qualcosa, ti faccio sapere."

"Perfetto." Dico a Mike sulla porta.

"Ciao bro."

"Ciao bro!" Saluto e rientro.

Abbiamo passato il resto del tempo a parlare di quanto finalmente sia felice per questa cosa del numero.

Se solo quello fosse davvero il nuovo numero di Alice, anche solo con un messaggio, potrei finalmente spiegarle tutto, e finalmente capirebbe.

Ancora non ci credo.

Esco di fuori e mi accendo una sigaretta, la prima da tanto che non fumo per rabbia.

Che soddisfazione.

Anche solo la speranza di riabbracciarla, mi rende l'uomo più felice del mondo.


"Ti andrebbe di leggere me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora