12.UNA PROPOSTA.

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Peccato che qui in mezzo il coglione sono io. Ma cosa mi è saltato in mente di dirle? La considero un'amica? Ma andiamo! E' come se mi fossi auto-friendzonato! Io non credo proprio che riuscirei mai ad essere suo amico. Perché un amico non dovrebbe avere la costante voglia di sbattere al muro la sua amica. A rompere la mia paura per una sua risposta, c'è un suo abbraccio. All'improvviso sento le sue braccia avvolgermi, e la sua testa appoggiata al mio petto. In questo momento sono certo di non aver mai provato nulla di simile.

Sentirla vicina a me è qualcosa di indescrivibile, mi fa sentire completo, come se un vuoto dentro di me di cui non ero a conoscenza, fosse stato appena riempito. In questo momento capisco che forse essere suo amico è il meglio che io possa ottenere. Lei è innamorata di Luke, e io credo di esserlo ancora di Ashley, ma nonostante questo, necessito di averla accanto, perciò una semplice amicizia sarebbe una soluzione più che adatta. Credo.

"Grazie Wyatt, quello che hai detto è dolcissimo." ,dice distaccandosi.

Oh piccola sapessi quanto sei dolce tu.

"E' quello che penso."

Mi risponde con un sorriso che vale più di mille parole.

"Voglio farti una proposta." ,dico ad un tratto.

"Dimmi pure." ,dice incerta.

"E se diventassimo amici?"

"Perché mi chiedi questo?" ,sembra quasi delusa dalla mia richiesta.

"Perché non dovrei? Conviviamo no? Quindi avere un bel rapporto, gioverebbe ad entrambi."

"Non credo sia possibile."

Queste parole sono pesantissime da ascoltare. Cosa intende?

"Che vuoi dire?" chiedo.

"Oh Wyatt sai benissimo di cosa parlo, io e te non riusciremo mai ad essere dei semplici amici. Lo hai detto tu stesso, tra noi c'è troppa attrazione."

POV. ALICE.

Cosa gli ho appena detto? Involontariamente non ho fatto altro che confermare la mia incerta attrazione verso di lui.
Dicono che le cose che pensiamo, diciamo, facciamo involontariamente siano le più sincere.
Beh se è così allora sono fottuta.

"Si ma la nostra è pura attrazione fisica, ma ad entrambi piace un'altra persona, quindi dovremmo metterla da parte comunque. A questo punto tanto vale diventare amici, no?" dice.
Il suo ragionamento non fa una piega. A prescindere dalla nostra attrazione, comunque entrambi siamo consapevolmente interessati ad altre persone, quindi rinunciare a questo nostro "desiderio carnale" se così vogliamo chiamarlo, è una cosa che avremmo dovuto fare lo stesso. Tanto vale a questo punto che per farlo, invece di ignorarci, proviamo a diventare amici. Ma io sarei riuscita a resistere al dio greco che ho difronte? E' questa la domanda che mi tormenta.

"Possiamo provarci." Dico convinta, più di quanto in realtà io lo sia.

"Vedrai sarà una passeggiata." Se lo dice lui.

"Okay allora, beh comunque io direi adesso di riprendere a studiare, è già piuttosto tardi."

Lui annuisce e subito dopo siamo di nuovo di testa sui libri. Dopo un paio d'ore sappiamo tutto a memoria. Prima di andare a dormire chiacchieriamo un po' sui nostri interessi, così giusto per conoscerci, ma nessuno dei due parla della propria famiglia o del proprio passato.
Io motivo ne ho, ma lui?
Credo che scopriremo di avere molte più cose in comune di quanto pensiamo. Dopo dieci minuti, la stanchezza prende il sopravvento, ed entrambi ci mettiamo a dormire.

**

Apro gli occhi, questa volta non per la sveglia, infatti ricordo solo ora di non averla impostata ieri. Guardo l'orologio e per poco non mi prende un colpo, sono le 07:55. Riusciranno i nostri eroi in un quarto d'ora ad essere in classe? C'è solo un modo per scoprirlo.

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