57. THINKING.

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POV WYATT.

Il cigolio che fa il lettoogni volta che mi ci lancio sopra, è diventato ormai un rumore troppo familiare. Ormai il mio più che letto, è diventato un luogo dove pensare. Soprattutto se consideriamo che di dormire, non se ne parla da un po'. Il discorso con Luke, mi ha fatto capire tante cose, anche se non tante quante me ne aspettassi. La parte che più ha attirato la mia attenzione nel suo discorso, è stata quando ha parlato dell'intenzione di Ashley di "vendicarsi". Quando gli ho chiesto spiegazioni a riguardo, lui mi ha semplicemente detto che, quando lei ha saputo, che a spifferare tutto è stata proprio Alice, si è arrabbiata tantissimo, e che in preda alla rabbia, oltre ad insulti vari, ha giurato che gliel'avrebbe fatta pagare. Luke si ostina a dire che secondo lui, quelle di Ashley sono state solo parole, ma non so perché, non sono per niente d'accordo. Anzi, ammetto che un po' questa sua minaccia, mi preoccupa. E se avesse fatto qualcosa ad Alice? Magari costringendola a scappare? Forse io mi starò facendo troppi film, ma in questa faccenda così assurda, nulla è da escludere. Diciamo che Alice non si è mai lasciata intimidire dalla biondina, anzi le ha sempre tenuto testa, però non so fino a che punto possa essersi spinta questa. Conoscendo Alice, più che dal pericolo, lei potrebbe essere scappata da un dolore. Deve esserci qualcosa, in cui magari c'entra Ashley, che deve averla fatta stare male, così male, che ha preferito lasciare tutto e andare via. Il quadro della situazione non mi è ancora chiaro, ma magari se unisco "i pezzi" riuscirò a capirci qualcosa. Mi tornano di nuovo in mente le parole di Rosie riguardanti la lettera. Ostinato a capirci di più, la ritiro fuori dal cassetto e continuo a leggerla e rileggerla, finchè un dettaglio, attira la mia attenzione:

"La stanza adesso è tua e potrai condividerla con chi vorrai, e penso di sapere anche con chi lo farai, ma questo non mi riguarda."

Questo rigo mi incuriosisce più che altro perché dicendo che la stanza adesso appartiene a me, parla anche di una persona con cui lei crede che io la condividerò, che però non le riguarda. Di chi sta parlando? Con chi potrei mai, a parer suo, condividere la stanza? Pensa per caso che ci sia un'altra? O che io l'avessi per caso tradita?

Aspetta un attimo...l'unica persona con la quale ultimamente mi sono visto/sentito è proprio Ashley, nel giorno in cui abbiamo parlato. Oltre lei, non parlo con ragazze da tempo. Deve forse averci visto parlare e avrà pensato male? No è impossibile, credo che lei fosse già partita, quando io ho parlato con Ashley. Ma allora come? Dio perché deve essere tutto così difficile?

"Lei mi ha detto che si sarebbe vendicata di Alice, per averla fatta scoprire, ma io non l'ho mai presa sul serio."

Bingo! Ci sono! Deve essere stata Ashley. Per "vendicarsi", come ha promesso di fare, deve aver detto qualcosa ad Alice che deve averla messa contro di me. Il tutto potrebbe anche avere a che fare con il perché Ashley "mi ha confessato" i suoi sentimenti. Deve esserci qualcosa che accomuna i due eventi, perché altrimenti non avrebbe senso nulla.

Pensare che fin ora mi sono scervellato per capire, chi, tra tutti potesse aiutarmi, quando invece a poterlo fare è l'ultima persona di cui avrei mai sospettato. Non mi resta che parlarle. In ogni maniera possibile dovrò farmi raccontare tutto quello che ha fatto o che sa. Tutto ciò che adesso però mi incuriosisce, è cosa può aver mai detto ad Alice, di così "grave" da averla spinta a fuggire. Quanto in basso può essersi spinta Ashley, per una stupida vendetta? Devo parlarle il prima possibile. Provo a chiamarla sul cellulare. Il telefono squilla, squilla ancora, ma nessuno risponde. Richiamo di nuovo, e parte immediatamente la segreteria. Significa che è lei che non vuole rispondermi. Mi ha chiuso la chiamata. A mali estremi, estremi rimedi.

"Luke ho bisogno del tuo aiuto." Scrivo e invio. Non posso credere di essermi ridotto a questo, di nuovo.

"Dimmi Wyatt, che ti serve?" Risponde dopo poco.
"Ho bisogno di parlare con Ashley, a tutti i costi, ho bisogno di incontrarla domani stesso, ma non mi risponde al cellulare. Pensavo che magari, vedendo il tuo numero, è più probabile che risponda."

"Wyatt...non ci parlo da tempo."
"E allora mi va bene un messaggio."

"Mm...cosa vuoi che le scriva?"

"Ehm credo che sia meglio dire che sia tu a volerla vedere, così è sicuro che si presenterà."

"Wyatt ne sei sicuro? E' davvero così importante?"
"Si lo è."

"Allora va bene, le scriverò che ho bisogno di parlarle. Ma ti avverto, lei non è molto disponibile."

"Che intendi dire?"

"Lei ultimamente ha preso una brutta strada Wyatt. E' in camera solo la mattina."

"E a scuola?"

"La scuola si può dire che l'abbia abbandonata. Va a ballare tutte le sere e torna sempre ubriaca la mattina seguente. Il pomeriggio poi, per evitare di vedermi, esce ancora."

"Wow. Allora facciamo così, senza che tu ti metta in mezzo, sai dirmi per che ora torna la mattina?"

"Beh solitamente intorno alle otto, quando io esco di casa."

"Perfetto. Allora Luke ti chiedo un favore più grande di prima."

"Cioè?"

"Alle otto meno un quarto, lasciami entrare in camera tua, così quando lei entrerà, sarà costretta a rimanere."

"D'accordo Wyatt, ma puntuale perché non posso permettermi ritardi."

"Certo, alle otto meno un quarto busserò alla tua porta."

"D'accordo...comunque un'ultima cosa."

"Dimmi."

"Vacci piano con lei. Non sta passando un bel periodo."

"Luke, neanche io sto passando un bel periodo, anzi, ma vedrai che dopo che saprai quello che sospetto, mi darai più che ragione."

"Mi voglio fidare Wyatt."

"Fidati."

"Allora a domani."

"A domani, e grazie ancora Luke."

"Figurati, per gli amici questo ed altro."

Ecco ancora una volta che questo ragazzo mi stupisce. Adesso addirittura mi considera suo amico? Credo che sia una persona molto altruista, perché io al suo contrario, se fossi consapevole che ad una persona, piace la mia stessa ragazza, beh...non ci andrei d'accordo. Come infatti non vado d'accordo con lui. Io almeno. Esco di fuori a fumarmi una sigaretta, prima di andare a dormire e penso a tutto quello che mi è successo in questa giornata.

Sono davvero sulla strada giusta? I miei sospetti saranno reali o sono solo film? E soprattutto, capire ogni cosa, mi aiuterà a riavere Alice? Dio quanto mi manca... se solo adesso fosse qui davanti a me, a tirare con quelle labbra perfette, la sua solita sigaretta. Se fosse qui a guardarmi con uno dei suoi sguardi, che invoca desiderio almeno quanto i miei. Mi manca averla tra i piedi, litigarci e poi farci l'amore. Farci l'amore...cosa darei per farlo ancora, o anche solo per sentirle dire che anche per lei è amore, e non sesso. Giorno dopo giorno la situazione non fa che peggiorare, continua a mancarmi sempre di più, e anche ogni minimo dettaglio, come il braccialetto che ho al polso, non fa che ricodarmela. Vorrei tanto poterle dire tutto quello che non ho avuto il coraggio di dirle quando era qui, con me. Pensandoci adesso, sarebbe stato tutto più semplice. Invece adesso sono qui, a compiangermi, su un balcone, solo, a fumare, e a pensare ad una persona che probabilmente adesso mi sta dimenticando, o addirittura odiando. Magari a questo avrò la risposta domani, quando saprò cosa l'ha spinta a scappare. Speriamo bene. Getto il mozzicone, e con altre mille domande in testa, mi butto sul letto. Dal momento che sono certo che non riuscirò a dormire anche oggi, prendo i-Phone e cuffiette e comincio a drogarmi di Green day.

Non c'è droga più potente della musica. Io ad esempio ne sono completamente dipendente.

"Buonanotte Alice." Sussurro tra me e me. Sperando che in qualche modo, per lei, al mio contrario, lo sia davvero.


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