39. WELCOME.

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39. "WELCOME."

"Heart beats fast,

colors and promises.

How to be brave,

how can I love when I'm afraid to fall.

But watching you stand alone,

all of my doubt suddenly goes away somehow,

one step closer."

-Christina Perri.

Tralasciando occhiatacce intimidatorie tra me e il rosso (Paul), e le battute oscene di Rian, direi che il pranzo è proseguito piuttosto bene. Alice inoltre ha parlato con me piuttosto tranquillamente, quasi come se non fosse successo nulla. Le cose finalmente sembrano risolversi. Finito il pranzo abbiamo pagato il conto, e ognuno alla sua macchina pronti a partire. Siamo già a mezz'ora di macchina e invece di parlare, non abbiamo fatto altro che cantare, ovviamente canzoni dei Green Day. Ho portato di proposito il cd perché credevo le avrebbe fatto piacere, e così è stato. Sono felice, siamo felici. Dopo poco più di un'ora, arriviamo finalmente nella magnifica casa di Rian. Vederla mi ricorda quanto i suoi genitori fossero persone per bene, li conosco, anche se non li vedo da tanto e so che infondo vogliono ancora bene al loro figlio. Rian appartiene ad una famiglia benestante, ma che non è fiera del suo stile di vita, non di quello assunto in questi anni almeno, motivo per cui non si sentono spesso. In tanti abbiamo cercato di convincerlo a smettere, amici, famigliari, tutti, ma una droga rimane sempre una droga.

"Allora ragazzi adesso ascoltatemi bene." Annuncia Rian appena facciamo ingresso nell'immenso atrio della casa.

"La casa, come avrete intuito, è piuttosto grande, abbastanza per tutti. Purtroppo le stanze utilizzabili sono solo ed esclusivamente quattro, le altre sono un po' trascurate. Non credo sia un problema che ogni coppia ne divida una."

"Oh no problem." Sussurro io attirando l'attenzione di Alice che mi da una gomitata per farmi tacere.

"Anche se i nostri amici Alice e Wyatt non sono fidanzati, dividono comunque la stanza del dormitorio, quindi non credo ci siano problemi. Ovviamente scegliete voi quale preferite e andate pure a sistemarvi, ci vediamo di sotto alle sette per la cena."

Tutti ci dirigiamo verso le rispettive stanze.

POV. ALICE.

Sono già stanca di questo viaggetto. "Vedrai faremo tutti amicizia in un men che non si dica" diceva Rosie, e come guarda! Forse mi hanno preso per la scema di turno, pensandomi di potermi raggirare. E' successo qualcosa in quel bagno, ed io devo sapere cosa. Ammetto che le occhiatine di Paul cominciavano ad infastidire anche me, ma immagino che a qualcuno abbiano dato molto più che semplice fastidio. Durante il tragitto ristorante-casa ho cercato di distrarmi, non vorrei rovinare quella che potrebbe essere una magnifica esperienza...e poi devo ammettere che l'ho fatto anche per il cd. Sono così contenta che gli piaccia...

Adesso stiamo scegliendo la nostra camera. A dire più che scegliere io lo chiamerei "fiondarcinellacameraliberapiùvicinapossibile" però è lo stesso.

"Wow"

Non posso fare a meno di dirlo non appena entriamo. C'è una finestra piuttosto grande che inonda di luce la stanza e che inoltre descrive un panorama splendido. Il letto è a baldacchino, e tutti i mobili sono di un legno dal valore palesemente pregiato. Devono averne di soldi i Davies. A proposito di loro, chissà che genere di rapporto hanno con Rian, visto il suo...stile di vita. Alice adesso non immischiarti nelle cose degli altri, pensa alle tue.

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