3. THE LAST DAY IN DETROIT.

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"So wake me up when it's all over.

When I'm wiser and I'm older.

All this time I was finding myself,

and I didn't know I was lost."

-AVICII.

Quando riapro gli occhi, sono le già le undici del mattino, e questa volta la mia stanza non è piena di luce come nel giorno precedente, ma di buio, causato dalla finestra completamente chiusa. Inoltre a svegliarmi non è stato Luke, ma il mal di testa che da ieri sera non ha smesso di tormentarmi. Devo ammettere che la differenza è abissale. A fatica decido di alzarmi, vado in cucina per fare colazione, e per la prima volta sono grata di avere dei genitori assenti, dal momento che difficilmente avrei tollerato alcun tipo di rumore in quelle condizioni. Mi preparo del succo di arancia, sperando che mi sia d'aiuto con la sbornia, a mi affaccio alla veranda sorseggiandolo. Cerco di non pensare alla merda della sera precedente, concentrandomi invece su ciò che di positivo mi attende, Londra.

Quando ieri ho detto a mia madre del college, mi aveva risposto con un: "Buon per te, buon per noi." Ecco come smentire chi dice che ogni madre ama suo figlia/o. Nonostante la loro brutalità quelle parole non mi hanno ferito affatto, sia perché ad un trattamento del genere sono abituata da anni, sia perché anche io non vedo l'ora di non averli più trai piedi. Prendo il cellular... ehm il rottame, e creo un gruppo su whatsapp con tutte le mie amiche, per avvisare contemporaneamente tutte della mia partenza, e insieme decidiamo di vederci sta sera al Dubliners, un pub in città che frequentiamo piuttosto spesso, per condividere la nostra solita birra, che ben presto sarebbe diventata l'ultima. Nonostante sono certa che un po' sentirò la loro mancanza, ciò non mi importa, non tornerò a trovarle, mai, non a Detroit. Guardando l'ora, mi accorgo che è mezzogiorno, così mi preparo un panino, in modo da evitare di pranzare poi con i miei genitori, e corro di sopra a preparare la valigia. Non appena comincio a selezionare i vestiti, mi arriva un messaggio: "La stai preparando anche tu, non è così?" ,è di Luke ovviamente.

E' da ieri notte che non ci sentiamo, e non abbiamo parlato per niente per tutto il giorno.         Non so come comportarmi visto l'accaduto, ma alla fine non posso essere arrabbiata con lui per quanto lo voglia, io non sono nessuno per dirgli di non frequentare qualcuno, purtroppo.

"Mi conosci bene e lo dimostri sempre, amico. ;)" ,Dio che dolore quell'ultima parola, giuro di averlo sentito. "Sta sera non ci vediamo, ho da fare..." ,risponde, e conoscendolo sono certa che abbia messo quei puntini di sospensione come segno di -Non chiedermi perché ti prego-.

Ma conoscendomi anche lui, avrebbe dovuto aspettarsi la mia risposta: "Uh anche io ho da fare, vado al Dubliners con Steffy e le altre...tu?"

Fatti sotto.

"Io mi vedo con Ashley." ,scrive.

Okay questo ha fatto davvero male, peggio dell'-amico- di prima.

"Ah beh Luke sono felice per te, ma ti sconsiglio di darle false speranze, non la rivedrai più se non tra qualche anno, ammesso che tu voglia tornare." ,scriverlo è più forte di me, so che non sono affari miei ma mi sento in dovere di farglielo notare. Ho ragione dopo tutto.

"Lo so, infatti mi vedo per dirglielo e per salutarla." ,scrive lui e immagino di sentire la sua voce pronunciare quelle parole. Forse si sta chiedendo come mai gli ho consigliato ciò che ho scritto nel messaggio. Oh al diavolo, quanti complessi che mi faccio, non mi ha chiesto niente quindi non vuole chiedermi niente. Stop.

"Okay." ,mi limito a scrivere, convinta.

Continuo a preparare la valigia, non saltando nulla di ciò che ho. Qualsiasi cosa di mio in questa casa deve sparire, questo continuo a ripetermi. Finito di preparare tutto, vado a fare una doccia veloce, indosso un jeans aderente, una maglietta rigorosamente nera, e lascio i  miei castani capelli lisci, sciolti. Il colore è l'unica cosa che amo dei miei capelli, danno un bell'effetto in contrasto con i miei occhi chiari. Indosso infine un paio di vans, le mie preferite, casualmente nere anch'esse, e esco avvisando le altre.

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