6. SIGARETTE AL POSTO DELLE LABBRA.

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"I can't fell my face, when I'm with you,

but I love it."

-The Weeknd.

Apro di nuovo gli occhi, e istintivamente punto di nuovo il letto accanto al mio, sorprendendomi questa volta nel vederci Wyatt. E' tornato, non so a che ora, ma è tornato, ed è questo l'importante. Ero così preoccupata ieri al pensiero che potesse essergli successo qualcosa e che io non avessi potuto fare nulla per aiutarlo, ma adesso vederlo a due metri da me mi tranquillizza, sta bene. Pian piano mi alzo dal letto, e prendendo tutto il necessario, vado a farmi una doccia rilassante, è proprio un ottimo modo per cominciare la giornata. Mentre l'acqua scorre lungo il mio corpo nudo, comincio seriamente a svegliarmi e mi ricordo che questa volta è il caso di svegliare anche Wyatt. Dopo tutto quello che è successo ieri, non avendo avuto l'opportunità di chiedergli scusa, il minimo che posso fare è dimostrargli di aver capito di aver sbagliato. Esco dalla doccia, indosso l'accappatoio e vado verso di lui. Prima l'avessi svegliato meglio sarebbe stato, non sapevo quanto tempo potesse occorrergli per prepararsi.

"Wyatt è ora di alzarsi." ,gli sussurro nel modo più dolce e silenzioso possibile, sedendomi accanto a lui. Risponde con dei versi incomprensibili, perciò decido di insistere, mi avvicino al suo orecchio e sussurro ancora: "Wyatt dobbiamo andare a scuola."

Questa vola non emette un rumore, ma appena finisco la frase, lo vedo sorridere con gli occhi ancora chiusi, poi mi prende per il braccio e tirandomi mi mette a cavalcioni su di lui.

"Allora è servito a qualcosa arrabbiarsi ieri..." ,dice con voce profonda, aprendo piano gli occhi e mettendosi seduto in modo da avvicinare pericolosamente i nostri volti.

Quella distanza così minima mi impedisce di rispondere, o di fare qualsiasi altra cosa, sono come paralizzata dal suo tocco.

"A quanto vedo hai anche seguito il mio consiglio." ,dice poi fissando il mio accappatoio che minaccia di aprirsi. Cazzo che idiota, avrei dovuto pensarci, dico tra me e me, ricordando gli apprezzamenti che aveva già fatto su questo accappatoio.

"Wyatt io ho semplicemente pensato di svegliarti perché non volevo facessi di nuovo tardi a scuola." ,farfuglio.

"Apprezzo, ma la prossima volta non venirmi a svegliare con solo questo addosso, altrimenti credo proprio che nessuno dei due andrà a scuola." ,dice chiudendo l'apertura dell'accappatoio sul mio petto.

"Ehm...dove sei stato ieri sera?" ,chiedo cercando di cambiare argomento e cominciando ad alzarmi.

"Sono stato con una amica, perché vuoi saperlo mamma?" dice con un tono sarcastico evidenziando troppo la parola amica.

"Solo perché ero in pensiero, ma se eri con la rossa, okay."

Un attimo di silenzio. Ne approfitto per cominciare a vestirmi.

"Un momento, come fai a sapere che era rossa?" ,chiede poi socchiudendo gli occhi e fissandomi. Sono pronta, così afferro lo zaino e uscendo dico: "Ti tengo d'occhio Miller."

Ancora una volta sono fiera di me stessa, averlo lasciato con l'amaro in bocca è la mia soddisfazione.

Uscendo incontro Ashley, che si chiude la porta alle spalle silenziosamente, guardandosi intorno come se stesse cercando di non essere vista. Ringrazio che Luke non sia con lei, ma allo stesso tempo la cosa mi insospettisce.

"Ashley" ,urlo di proposito, e la vedo storcere il naso.

"Oh ciao Alice." ,dice con un tono decisamente più basso del mio, accennando ad un sorriso fintissimo.

"Ti andrebbe di leggere me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora