85. FINALLY MINE.

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*CANZONE CONSIGLIATA PER IL CAPITOLO: "I wanna be yours by Arctic Monkeys"

"Io con te ho sbagliato tutto."

Okay forse non avrò sentito il frastuono dello sparo, ma sono certa che il dolore che sento sia quello di un proiettile che mi attraversa il petto.

Il mio corpo comincia a tremare e comincio davvero a temerne le conseguenze.

Sento le gambe cedermi, nonostante stia facendo di tutto per resistere ad un loro crollo.

Mi sento morire e credo che lui lo abbia capito.

Improvvisamente mi afferra le spalle, quasi come per sorreggermi, e poi continua con quella che mi sa tanto di tortura.
"Alice so di non essere abile con le parole, o almeno non in questi casi ma, il punto è che io... Dio santo Alice non so come dirtelo..."

"Dirmi cosa? Che avresti preferito non avermi mai incontrata? Che per te sono stata solo un passatempo e che non sai come scaricarmi? Cosa Wyatt? Cazzo sono stanca dei tuoi giri di parole, arriva ad una cazzo di conclusione!"
Urlo improvvisamente senza rendermene conto.

La sua faccia è sorpresa almeno quanto la mia.

E i pochi metri che ci separano sembrano solo aumentare la difficoltà della situazione.

"Hai ragione sai? Sono un vero idiota perché ancora una volta non riesco a dire ciò che devo.

Il punto Alice è proprio questo.

Lo sbaglio che ho commesso, è esattamente quello che ho appena compiuto.

Ti ho voluta accanto a me per tutto questo tempo per un motivo preciso che però non sono mai riuscito ad ammettere né a te né a me stesso.

Alice io... non ti ho baciato solo perché le tue labbra fossero una calamita per le mie, non ho sfiorato il tuo corpo solo perché mi attirasse, non ti ho detto parole dolci perché tu ti lasciassi andare a me, e no, non sono stato a letto con te solo perché avessi una dannata voglia matta di farlo.

Alice io ti amo.

Ti amo e ti ho sempre amata dal primo giorno in cui non appena hai messo piede qui dentro hai cominciato a sgridarmi e a farmi le prediche per quanto fossi disordinato e scostumato.

Anzi Alice probabilmente ti ho amato ancor prima, quando mi hai mandato al diavolo per averti versato quel dannato moijto addosso!

Che dannato non fu, perché se non fosse stato per lui, probabilmente chi lo sa, non ti avrei mai incontrato.

Ad oggi posso anche dirti che è stata colpa mia, si sono stato io a versartelo addosso e credimi non sono mai stato più contento in vita mia di aver commesso uno sbaglio, se è per questo.

Alice io ti amo e adesso che ho finalmente trovato il coraggio di dirtelo, non smetterò mai di farlo."

Sono certa che in questo momento il mondo si sia fermato.

Si deve essere così.

Saranno le due di notte e mentre il mondo dorme noi due siamo qui a gridare su un balcone al centro di Londra.

Io davvero non posso e non riesco a credere a ciò che mi ha detto, anzi urlato.

Sento nello stomaco come uno strano senso di vuoto e per un attimo è come se la ferita di prima si fosse pienamente rimarginata.

Il problema è che il mio corpo esternamente non riesce a reagire, nonostante vorrebbe.

Non una smorfia, non un'espressione, un movimento o una parola, assolutamente nulla.

"Ti andrebbe di leggere me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora