Capitolo 23 - Una bella novità per stare più vicini

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Era settembre. Harvard era una fra le prime università ad aprire alla fine delle vacanze. Harvard, dove studiava Tom. Harvard, la prima università al mondo. Harvard, così lontana da Roanoke (nello Stato del Virginia, dove abitavo), dove si trovava il Marrison. Più precisamente, fra Cambridge (dove si trovava Harvard) e Roanoke c'era il corrispondente di dieci ore di auto. E Roanoke, a sua volta, distava qualche centinaio di chilometri da casa mia. Una distanza insormontabile. O almeno così pareva.

Una sera ricevetti una telefonata da Tom. Cosa peraltro poco strano, poiché ci sentivamo via telefono tutti i giorni o quasi. Appena risposi, però, capii che c'era qualcosa di diverso stavolta.
"Ehy piccola, ho una novità!"
"Ciao amore! Mmhh, è una notizia bella o brutta?"
"Bella bella, quasi come te"
"Che riguarda?"
"Ho trovato un modo per vederci"
"Vengo in treno fino a Cambridge e rimango lì qualche giorno?"
"No, no, intendo dire vederci sempre, cioè tutti i giorni. Anche quando sono all'università"
"Davvero? Stai scherzando?"
"No, figurati!"
"Dimmi, dimmi, non tenermi sulle spine!!"
"Basta che tu frequenti l'università qui"
"Ad Harvard è impossibile, non sono brava come te e a dir la verità fra le facoltà di Harvard non c'è niente che mi ispiri..."
"Ma no, non ad Harvard, anche perché l'anno scolastico qui è già cominciato"
"E dove allora?"
"Mi sono informato e ho scoperto qualcosa che può fare al caso tuo"
"Vale a dire?"
"Su, un po' più di entusiasmo piccola, fidato di me"
"Mi fido di te, Tom"
"Bene, allora non fare quelle smorfie che riesco a indovinare pur senza vederti"
"Che smorfie?"
"Ah, non negare che hai fatto una smorfia"
"Ma che dici?"
"E non cercare di stare seria, ché sento che stai cercando di trattenere le risate"
"Sì, va bene, va bene, hai ragione"
"Ecco, così sorridente mi piaci di più... Comunque si tratta del Fisher College di Boston, una delle più prestigiose scuole di... giornalismo!"
"Wow!"
"Allora, ti piacerebbe fare giornalismo?"
"Oh sì, sai sempre indovinare i miei gusti, tu! Sai mica leggere nella mente?"
"Haha, no, però ti conosco bene, piccola"
"Comunque non è un po' lontano da Cambridge?"
"Solo 10 minuti in macchina"
"Wow, sarebbe un sogno"
"Un sogno che diventa realtà, piccola"
"Ma... c'è un problema, Tom"
"Dimmi, piccola, non preoccuparti"
"La mia famiglia non si può permettere l'università così lontano da casa, e per di più una buona università"
"Tranquilla, piccola, mi pareva ovvio: pago io!"
"Ma... non è troppo?"
"Per te, questo è il minimo che potrei fare"
"No, Tom, non è corretto nei tuoi confronti, sarebbe quasi come rubarti dei soldi... E se poi tu e Jacob vi ritrovate in difficoltà finanziarie? E poi, magari Jack vuole frequentare l'università, e allora le spese sarebbero troppe"
"Piccola, never mind, don't worry, ce la sappiamo cavare io e Jack"
"Lo so, ma..."
"Senti, se proprio vuoi, ti puoi trovare un lavoro in contemporanea all'università e paghi metà della retta con i tuoi guadagni, ti va?"
"Oh sì, Tom, così va già meglio, e poi ti restituirò anche il resto del denaro, in una sorta di rate"
"Va bene, piccola. E per l'alloggio... anche Susan viene a studiare a Boston, potete condividere un appartamentino"
"Tu no?"
"Il primo anno è obbligatorio alloggiare negli alloggi dell'Università"
"Ah ok, peccato"
"Ma verrò a trovarti, tranquilla. Non potrei stare lontano da te tutte le notti... Già queste settimane sono state uno strazio..."
"Anche tu mi sei mancato e mi manchi ancora... Farò presto richiesta di iscrivermi al Fisher College"
"Va bene, buonanotte, piccola, non sai quanto mi hai reso felice dicendo che saresti venuta"
"Oh no, amore, sei tu quello che risolve sempre tutti i problemi, che mi aiuta quando sono in difficoltà, che si sacrifica per me, che dona tutto se stesso a me senza chiedere nulla in cambio..."
"Ma che cosa dovrei chiedere in cambio se ho tutto? E se soprattutto ho te, piccola"
"Ti amo"
"Ti amo anche io, piccola.
Buonanotte, stella del mio cuore"
"No, no"
"Che c'è?"
"Rimani ancora al telefono, ho bisogno di sentire la tua voce. Così mi sembra che tu sia più vicino"
"Va bene, piccola, tutto quello che vuoi"

Chiacchierammo per un'ora o forse più, parlando di tutto e di più. E quando terminò la telefonata, a mezzanotte passata, percepii un grande vuoto dentro di me. Sentivo che non sarei potuta vivere senza di lui e non capii come avevo fatto a passare mesi interi senza di lui, dopo il nostro litigio. Lui era tutto per me. Lui era parte della mia famiglia. Lui era parte del mio cuore. Lui era parte della mia vita. Anzi, lui era la mia vita.

Quella notte sognai. Forse per molti era una cosa normale, ma per me quel sogni ebbe un valore speciale. Perché sognai mio padre. Un uomo sorridente che mi stringeva al suo petto e mi diceva che era orgoglioso di me. Che avrei avuto un grande successo come giornalista. Che avrei dovuto salutare bene mia madre, perché lei ogni giorno, pure nelle più piccole e insignificanti cose, si sacrificava per me. E soprattutto mi disse di non smettere di sperare. Di continuare a sperare in tutto. Di non perdere mai la fiducia nei confronti di chi amavo. Di essere coraggiosa come una piccola guerriera. Di essere me stessa. Ala fine di quel sogno commovente, la sua figura venne circondata da un alone di luce bianca. Gli urlai di non andarsene, di rimanere lì con me per sempre. E la sua risposta fu: "Io sarò sempre lì con te. Nel tuo cuore. Ti voglio bene, my little Jess."

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SPAZIO AUTRICE:
il capitolo non so se mi piace molto, forse è un po' banale, affatto originale. Secondo voi è almeno passabile? Spero di sì e spero anche di non stavi deludendo. Se questa storia non è un granché, ditemelo e spiegatemi anche i motivi, così posso migliorare. Grazie a tutti voi, siete gentili ad aver letto fino a qua questa storia e spero che continuerete a leggerla ancora. Spero anche di starvi appassionando almeno un po'... Però, pure lo SPAZIO AUTRICE riflette il capitolo e il sogno di Jess: sono piena di speranze! Ricordatevi: MAI SETTEEEE DI SPERARE! Buona lettura del prossimo capitolo a tutte, un bacione gigantesco!

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