Capitolo 25 - Verso Boston

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Arrivati a Roanoke, salutai Jack e andai alla stazione. Mi guardai intorno, cercando Susan, ma non la vedevo da nessuna parte. All'improvviso sentii qualcuno mettere le mani sui miei occhi, da dietro.
"Susan!" strillai, voltandomi rapidamente e abbracciandola con forza. Mi mancava un sacco, era da tanto che non ci vedevamo. Mi illuminai quando vidi che con lei c'era anche Becky e abbracciai pure lei. Becky, però, sarebbe rimasta a Roanoke: era venuta solo per accompagnare Suzy e salutarmi.

Dopo i saluti, Becky e Suzy si spostarono e... dietro di loro c'era quasi tutto il gruppo del Marrison! Da Sam a Robert, da Lily a Sarah... mancavano solo Sally, che naturalmente non si era più fatta vedere, Matt, con cui non mi ero più tenuta in contatto da quando ci eravamo mollati, e Tom, ovviamente.
Nel vederli, mi commossi e scoppiai a piangere, abbracciandoli e tuffandomi fra le loro braccia. Erano i miei amici, che erano venuti lì per me, per potermi vedere prima della partenza. Ero troppo felice e non riuscivo a parlare. Ero ammutolita dallo stupore e dalla contentezza.

Chiacchierammo per un'ora circa, mentre aspettavamo il treno, perché eravamo in anticipo. Scoprii che Sam e Lily avevano affittato un appartamento a Virginia Beach, una città costiera. Si sarebbero trasferiti lì fra un mese. Lily aveva già trovato un lavoro in un ufficio come segretaria e Sam avrebbe cercato lavoro in un'officina o un negozio. Avevano degli amici che vivevano lì e che li avrebbero aiutati. Robert si era trasferito in una piccola cittadina poco lontana da Roanoke, dove aveva trovato un lavoro come cameriere. Becky era ancora a Roanoke: lei era l'unica a non aver cambiato completamente stile di vita. Aveva però in mente di andare a vivere con Robert. Infine c'era Susan, che andava a studiare Legge a Boston.

Insomma, il vecchio gruppo del Marrison era cambiato completamente e si era disgregato. Ormai eravamo tutti sparsi in tutto il Virginia, e poi c'eravamo io, Suzy e Tom che saremmo andati nel Massachussets. Mi venne la malinconia a pensare che ormai sarebbe stato difficilissimo rivederci tutti insieme. Eravamo come una specie di famiglia. Quando ero arrivata da loro, tanto tempo prima, mi avevano accolta tutti con affetto. Avevo trovato una sorta di seconda casa, delle persone con cui potevo sentirmi veramente al sicuro.

Quando partii mi sentii tristissima. Avevo appena ritrovato i miei amici, che già dovevo lasciarli. Per farmi forza, mentre le lacrime rigavano le mie guance e io salutavo dal finestrino del treno, pensai a Tom. Anche Suzy, vedendomi in quello stato, me lo disse e sussurrò: "Pensa a Tom, pensa a lui. Presto lo rivedrai e lo potrai riabbracciare."

Solo in quel momento mi accorsi che in quello scomparto c'erano anche una mamma, di circa trent'anni, con una bambina. Le due si assomigliavano: avevano gli stessi ricci color rosso fuoco e le minuscole e graziose lentiggini vicino al naso.

"Chi è Tom?" chiese la voce infantile della piccola, che avrà avuto 5 o 6 anni.
"Oh... ehm... è il mio ragazzo, il mio fidanzato" risposi sorridendo davanti all'innocenza della bimba.
"Oh, quindi lo ami?"
"Sì, lo amo"
"Ma che cos'è l'amore? Che cosa provi quando ami qualcuno?"
"L'amore è difficile da spiegare... Bisogna provarlo per capirlo... L'amore è piangere quando chi ami è lontano da te. L'amore è donare tutta te stessa a qualcun altro. L'amore è non chiedere mai nulla in cambio. L'amore è desiderare solo la felicità dell'altro. L'amore è mettere prima del tuo bene, il bene di chi tu ami. L'amore è discutere e poi ritornare, nonostante tutte le difficoltà, l'uno nelle braccia dell'altra. L'amore è sacrificio. L'amore è vedere ovunque la persona che ami: nei film, nelle torte di compleanno, nei fiori sul balcone, nei sogni di notte. L'amore è sorridere ogni volta che vedi chi ami. L'amore è non avere incubi quando si dorme abbracciati all'altro. L'amore è vivere nuove esperienze e affrontare ogni pericolo con la testa alta, sapendo che al proprio fianco c'è lui."
"Wow, io non ho mai provato qualcosa di simile"
"Sei ancora piccola, ma hai conosciuto altri tipi di amore. L'amore di tua mamma per esempio."
"Davvero?"
"Sì, l'amore di una madre è uno di quelli più forti, è indistruttibile"
"Oh, ma perché prima piangevi?"
"Ma Lizzie, è privato! Non essere maleducata e chiedi subito scusa alla signorina!" intervenne la madre.
"Oh non si preoccupi, sua figlia sembra un angioletto... Comunque è perché ho salutato degli amici a cui tenevo molto e che probabilmente non rivedrò per molto tempo..."
"Ami anche loro?"
"Haha, oh, no, ma... voglio molto bene a loro!"
"Anche io voglio bene alla mia mamma"
"Sei un bellissima bambina, sai?"
"Oh grazie"
"Come ti chiami?"
"Elizabeth, tu invece?"
"Jessica, ma puoi chiamarmi Jess"
"Ma sei grandissima, quanti anni hai?"
"Diciassette"
"Wow, ma sono tantissimi! Io ne ho solo 6"
"Guarda che anche tu un giorno diventerai grande come me e bellissima. E amerai qualcuno è quel qualcuno amerà te, perché è impossibile non volerti bene"
"Oh anche io ti voglio bene, Jess"

"Dobbiamo andare, Lizzie, saluta, questa è la nostra stazione" disse la mamma, prendendo per mano la bimba.
"Ciao Jess" mi salutò Elizabeth abbracciandomi.
Le schioccai un bacio sulla guancia e la salutai pure io, come anche Susan, anche se non era intervenuta nella conversazione perché stava ascoltando la musica.
Mentre scendevano dal treno, la madre si voltò verso di me per sorridermi e ringraziarmi, quindi il treno ripartì.

Suzy mi sorrise e commentò: "Bambina incantevole, vero?"
"Sì, proprio"
"Se avrò mai una figlia, ecco, vorrei che fosse come Lizzie: innocente e curiosa"
"È stata troppo carina quando mi ha chiesto che cos' era l'amore... e io non sapevo come spiegarle..."
"Neanche io lo saprei spiegare, forse perché non ho ancora trovato il mio "Principe Azzurro"..."
"Lo troverai"
"Pensavo di averlo trovato, invece era tutta un'illusione..."
"Non me lo hai mai raccontato..."
"Non mi piace parlarne... Troppi ricordi dolorosi..."
"Se non vuoi parlarmene, stai tranquilla..."
"No, devo parlartene, perché... non avrei mai dovuto tenertelo nascosto..."
"Ma che dici? Perché?"
"Perché io... io stavo con Tom"

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SPAZIO AUTRICE :
suspense! E adesso che accadrà? Qual è stata la storia fra Suzy e Tom? Perché gliela hanno tenuta nascosta per tutto questo tempo? Tutto questo... nel prossimo capitolo! (Scusate se lo spazio autrice è un po' corto, ma ho paura di diventare ripetitiva, quindi...)
Buona lettura a tutte! Se mi fate pubblicità, mi fate un grande favore, tra l'altro! Grazie a tutteeeee♥

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