𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝟫

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La campanella suonò, segnando la fine dell'ultima lezione di quella mattina. Tirai un sospiro di sollievo e raccolsi gli ultimi oggetti di mia proprietà rimasti sul banco.

«Vi ricordo di consegnare le relazioni entro la prossima settimana» disse il professore di letteratura italiana, mentre l'aula era tutta in subbuglio per la fine delle lezioni di quella settimana.

Quando uscii fuori della classe mi affrettai per raggiungere la mia camera. Una volta arrivata davanti la mia stanza, infilai le chiavi nella toppa. Era chiusa a chiave. Tirai un sospiro di sollievo per l'assenza del biondo. Dopo ciò che era successo, lo avevo visto poco e niente. Passavo le giornate in compagnia di Louis, mi vedevo con Eleonor e andavo dalla nuova psicologa. Lasciai tutto per terra e presi il necessario per fare una bella doccia calda, era decisamente ciò di cui avevo bisogno.

Una volta vestita, decisi di mettere ordine. Osservai il letto di Niall. Non dormiva nella sua camera da una settimana, praticamente dall'ultima volta in cui lo vidi. Sospirai. Niall non si era presentato all'incontro con il rettore, così come il rettore stesso. La situazione delle camere era rimasta praticamente invariata. Le vacanze di Natale si avvicinavano sempre di più, e dopo aver trascorso un semestre da compagni di stanza, avevo deciso di lasciar perdere la cosa. C'erano troppe pratiche burocratiche da dover sistemare, ed una scarsa collaborazione da parte di tutti.

Il mio telefono squillò a causa di una notifica e sobbalzai di colpo. Sorrisi come una deficiente davanti allo schermo. Louis mi aveva appena invitata cena. Mi affrettai a digitare il numero di telefono di Eleonor, nella speranza che rispondesse.

«Meel» urlò, con voce affaticata.

«Che diavolo stai facendo?» chiesi.

«CrossFit. Che ti serve, tesoro?» rispose.

«Louis mi ha invitata a cena, El»

«Questa è tipo la quarta volta che lo fa in una settimana» ridacchiò, «oggi ti bacia» continuò.

«El! Non sei d'aiuto!» gridai.

«Dannazione, mi hai stonata!»

«Scusa» sospirai, sentii la porta aprirsi «ma ho una dannata paura che mi baci» continuai.

«Chi? Peter Pan?» chiese il biondo. Staccai la chiamata con Eleonor, e guardai Niall. Indossava una maglietta bianca che faceva intravedere i suoi addominali ed un pantalone nero. Si tolse i suoi occhiali da sole.

«Ovviamente mi riferisco a Tomlinson» continuò, entrando e chiudendo la porta dietro di sè.

«Che ci fai qui?» domandai con voce tremolante.

«È anche la mia stanza, dolcezza» disse. Lo ignorai. Spiegai ad El ogni cosa tramite un sms e cominciai a truccarmi, in vista dell'appuntamento con Louis. Niall non parlò tutto il pomeriggio, e gliene fui grata. Dopo essermi truccata e pettinata, indossai un vestito. Guardai il mio riflesso nello specchio del bagno. Avevo preso qualche chilo, e questo mi metteva un po' di ansia, ma allo stesso tempo mi rendeva felice. Negli ultimi due mesi al campus, mi sembrava di aver ripreso in mano la mia vita.

Applicai un filo di gloss e continuai a specchiarmi. Avevo optato per una gonnellina con la fantasia scozzese e un maglioncino nero, ovviamente avevo indossato dei collant per evitare di gelare. Misi il mio cappottino nero sulle spalle e, dopo aver preso la pochette, andai verso la porta.

«Esci con Louis, immagino» disse il biondo alle mie spalle. Feci finta di nulla e uscii.

Louis mi aspettava nell'atrio. Indossava una camicia azzurra ed un pantalone. Era inutile negare l'evidenza: era molto bello. Tra le mani teneva una rosa. Sorrisi.

Room 69Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora