𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝟥2

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Niall spinse la porta di vetro del locale, invitandomi a entrare prima di lui. Non appena varcai la soglia, odori squisiti invasero le mie narici.

Di sottofondo si sentiva della musica, che rendeva l'atmosfera ancora più invitante.
Decisi di togliermi il giubbottino in pelle che indossavo, la temperatura era più alta rispetto a quella che c'era all'esterno.

Fui contenta di notare che fosse un ristorante, altrimenti mi sarei sentita a disagio per il mio look. Le pareti erano bianche, la cassa si trovava al di sotto di un grande arco in pietra.

Grandi luci erano state poste alle pareti, la luce soffusa contribuiva a rendere il tutto molto più soft. Niall mi prese per mano, fermando un cameriere.

I dipendenti avevano tutti la stessa divisa, pantalone e camicia con inciso il logo del ristorante.

«Buona sera, ho prenotato per due» disse Niall, «Horan» continuò poi, prima che il cameriere potesse chiedergli il suo cognome.

Il ragazzo, che era molto giovane, osservò subito la lista di nomi segnata sul suo taccuino. Mi guardai ancora attorno: i tavoli e le sedie erano neri. Molto semplici ma d'effetto, contrastavano le pareti interamente bianche.

«Prego ragazzi, seguitemi» disse il ragazzo, accompagnandoci verso il nostro tavolo. Era molto appartato.

Sopra la tovaglia bianca era posto un vaso con dei fiori. I piatti avevano di fianco allineate tutte le posate, al di sopra dei piatti erano presenti un bicchiere da vino e uno per l'acqua.

Niall spostò indietro la mia sedia per farmi accomodare. Sorrisi per il gesto carino.

«Vi porto i menù» disse il cameriere, prima di dileguarsi velocemente. Restai ancora un po' a guardare il locale. Era veramente bello.

«Ti piace?» mi chiese Niall, probabilmente notando quanto io fossi estasiata.

«È bellissimo» risposi quasi in un sussurro. Il cameriere tornò, poggiando i menù sul tavolo, invitandoci a scegliere con calma. Si dileguò nuovamente.

Niall ne prese uno e mi porse l'altro, aprendolo velocemente. Osservai il menù, i colori erano simili all'ambiente del ristorante.

Dopo alcuni minuti, scelsi della carne. Niall alzò lo sguardo dal suo menù per appoggiarlo su di me. Sorrisi timidamente.

«Che c'è?» domandai con un sorriso, per non sembrare scortese.

«Niente» disse grattandosi la nuca distrattamente, «Sei bella» sussurrò.

Sentii le mie guance arrossire. Quella sera Niall era diverso dal solito, degli atteggiamenti che in genere non aveva.

«Grazie» risposi al suo complimento, «vorrei della carne. Tu?» domandai sporgendomi verso di lui, come per vedere il suo menù.

«Prenderò una pizza» disse chiudendo il listino e appoggiandolo sul tavolo. Con un cenno chiamò il cameriere e io lo guardai incantata. Era dannatamente sexy.

Si leccò il labbro inferiore guardandomi poi, quando il cameriere arrivò al nostro tavolo, Niall disse lui il nostro ordine.

«Vi porto tutto al più presto» disse gentilmente il ragazzo, «volete bevande?» chiese poi, battendo la penna sul taccuino.

Room 69Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora