Subito dopo aver appoggiato il vassoio sul tavolino di metallo della mensa, presi posto. Osservai El fare la fila per mangiare ed aspettai che arrivasse.
«Finalmente» esultò quando infilzò con la forchetta la sua pasta. Sorrisi. Il suo vassoio era sicuramente più pieno del mio: pasta, carne, insalata. Tutto il necessario per un pasto completo.
«Devo raccontarti giusto un paio di cose» dissi, piluccando con la forchetta le mie pennette al sugo.
El mi fissò con sguardo curioso.«Louis mi ha baciata» dissi d'un fiato, «e fin qui lo sapevi. Ma Niall ha ripreso a fare i suoi giochetti» continuai, osservandomi attorno.
«Quindi?» domandò mettendo del sale sul suo pasto.
«Quindi io non so che fare» ammisi. Il sorriso di El si mosse con disappunto. Alzai gli occhi al cielo.
«Mel devi capire cosa provi» disse con ovvietà, come se fosse una cosa semplice.
Provai a concentrarmi, fissandomi un obiettivo: capire cosa volessi.Niall o Louis? Una relazione o stare da sola? Cominciai a capire che probabilmente avrei dovuto troncare sul nascere ciò che stava accadendo con Louis, prima di arrivare ad un punto di non ritorno.
«Io non lo so» risposi stremata, «tutti e due hanno uno strano effetto su di me. Ma Niall.. Con i suoi modi altezzosi e superbi mi fa.. » dissi prima di essere interrotta dalle sue parole.
«Tu hai un'ossessione per chi ti tratta male» commentò facendomi ridacchiare.
«Sarà stato l'abbandono di mio padre?» chiesi scherzandoci su. Gli occhi di El si rabbuiarono.
«Mi dispiace» si scusò tendendo una mano e appoggiandola sulla mia. Le sorrisi in modo rincuorante.
«El, va tutto bene» risposi, tranquillizzandola. El era l'unica a sapere tutto su mio padre, sulle mie sedute dalla psicologa e sui miei progressi.
«Devo raccontarti una cosa..» cominciò mordendosi il labbro inferiore. L'idea che in questo qualcosa c'entrasse un certo Harry Styles mi balenò in testa.
«Harry mi ha baciata» sussurrò con voce flebile, come se stesse confessando un peccato.
«El, è un'ottima notizia» dissi entusiasta per lei. Subito sul suo volto si aprì un sorriso vasto. Le sue guance si tinsero di rosso facendomi sorridere.
«Non me l'aspettavo..» cominciò riferendosi al ragazzo, «è successo ieri sera» continuò con occhi sognanti. Ero davvero felice per lei. El non aveva mai trovato ragazzi adatti a lei, ragazzi che realmente la meritassero.
Con tutti i suoi ex aveva avuto rapporti a dir poco tossici che avevano contributo a farle perdere le speranze, pur essendo molto giovane.
«Io sì» risposi, «ti guarda in un certo modo..» sottolineai. Ed era vero. Harry si perdeva nei discorsi di El, anche in quelli più noiosi. La guardava e gli brillavano gli occhi, entusiasta per qualsiasi cosa gli dicesse.
«Louis ti guarda così» mi punzecchiò, facendomi tornare come oggetto della conversazione.
«Credo di dover troncare tutto con lui» dissi sovrappensiero. Più lo pensavo più me ne convincevo.
«Fa' ciò che senti, Mel» disse comprensiva.
Continuai a guardarmi attorno, fino a quando vidi un ciuffo biondo in lontananza. Sentii una morsa racchiudere il mio cuore.
«C'è Niall» dissi a denti stretti, «non ti girare» continuai cercando di nascondermi dietro la figura di El.
La mia migliore amica, con pochissimo quoziente intellettivo e poco interesse confronti della mia salute mentale, si voltò alzando un braccio. Il mio sorriso divenne piatto quando Niall contraccambiò il saluto e venne verso il nostro tavolo.
«Io ti odio» dissi prima che il biondo fosse arrivato. Eleonor rise e salutò Niall.
«Coinquilina» mi salutò con un cenno del capo. Ricambiai il saluto e tornai a girare e rigirare la mia pasta, senza mangiarne mai un boccone.
«Mel è un quarto d'ora che hai quella pasta lì» mi rimproverò El. Alzai le spalle e lentamente portai alla bocca una pennetta. La masticai per due minuti buoni.
«Sei a dieta?» domandò Niall, osservandomi. Il suo sguardo partì dalla mia fronte sino al mio busto, che era il massimo che avesse potuto guardare da seduto.
«Si» risposi di colpo, sperando che non facesse domande. Prima che avesse potuto aprir bocca, qualcuno toccò la mia spalla. Alzai lo sguardo vedendo Louis.
«Siediti pure» dissi accarezzando la sua mano. Niall ci lanciò una delle sue solite occhiate.
Louis si sedette al mio fianco, rovesciando sul tavolo un po' della sua coca cola.
«Il solito» lo beffeggiò Niall ridacchiando. Come sempre Louis si imbarazzò. Feci finta di nulla, continuando a fissare il mio piatto ancora immacolato.
«Zayn vi ha dato la notizia?» chiese Louis, attirando l'attenzione di tutti.
«Cioè?» domandò Niall mangiando una polpetta. Il suo vassoio era ricco di cibo, come al solito.
«Questo weekend, in occasione della fine degli esami, andremo a casa sua» disse felice. La mia faccia fu un misto tra ansia e panico.
Avevo intenzione di parlare con Louis per farla finita ed avrei dovuto condividere con lui un weekend?
Stare con Niall mi metteva ansia, agitazione perenne. Questo comportava che sarebbe stato un weekend davvero terribile.
«Non vedo l'ora!» esultò El, tutta contenta. Niall fece un cenno di capo, approvando mentre io mi limitai a girare ancora la mia pasta.
Quando tutti ebbero finito, andammo a svuotare i vassoi. Louis ed El andarono verso la hall, mentre Niall rimase con me.
Buttai praticamente tutto quello che doveva essere il mio pranzo e salutai la signora della mensa.
«Perché non hai mangiato?» chiese Niall, afferrando il mio polso. Osservò il mio braccio, la sua bocca fece notare disappunto. Ero magra, forse troppo ma lo aveva capito adesso?
«Non ho fame» sussurrai con voce flebile. Niall mi fissò. I suoi soliti occhi magnetici mi fecero rabbrividire.
«Perché vai dalla dottoressa Smith?» domandò, riferendosi alla mia psicologa. Era da tempo che io e Niall ci incontravamo lì. Tutti e due avevamo appuntamento più o meno gli stessi giorni.
«Tu perché ci vai?» chiesi, cercando di liberare il mio braccio dalla sua presa. Alzò un sopracciglio in alto con fare interrogativo.
«Te l'ho chiesto prima io» ribatté facendomi ridacchiare.
«Quanti anni hai? Sei?» domandai facendolo arrabbiare. Dietro le spalle di Niall vidi Louis. Tirai un sospiro di sollievo.
«Tutto ok qui?» domandò. Niall lasciò il mio braccio ed io lo scansai spintonandolo.
«Non finisce qui!» urlò. Feci finta di non sentirlo, sperando di poter evitare l'argomento per sempre.
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Room 69
FanfictionNiall e Melody si ritrovano a condividere la stanza all'università di Boston per via di un errore. Melody, ancora fragile per la perdita del padre, è contrapposta a Niall: il biondino irlandese di cui tutti parlano, pieno di segreti che nessuno sa...