Sentii qualcosa di freddo scontrarsi con la mia pelle bollente. Strizzai gli occhi cercando di mettere a fuoco la mia stanza. Ero sdraiata sul letto - non ricordavo di essermi coricata - e un panno era stato appoggiato sulla mia fronte.
Mi guardai attorno e mi accorsi di indossare abiti non miei. Le mie gambe erano coperte da dei pantaloncini fino al ginocchio e indossavo una felpa che mi stava grande di almeno tre taglie.
«Melly» disse sorpreso Niall nel vedermi sveglia.
Mi stropicciai gli occhi.
«Niall» sussurrai appena, «che ore sono?»
«Le quattro» disse con un tono pacato.
«Cosa?» chiesi alzando il tono della voce.
«Shh, ti è passata da poco la febbre. Hai trentasette circa, riposati..» sorrise.
«Sento freddo» ammisi.
Niall prese uno dei suoi pigiami in pail e me lo porse. Lentamente mi tirai su e lo indossai al di sopra degli abiti che indossavo.
«Niall...» mugolai, pensando al fatto che probabilmente mi avesse spogliato del mio pigiama per mettermi i suoi vestiti.
«Non ti ho toccata. Ho dovuto toglierti quel pigiama per farti abbassare la febbre» rispose come se sapesse già a cosa stessi pensando.
«Grazie allora» dissi lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Di niente» disse.
«Niall?» lo chiamai voltandomi verso di lui. La stanza era poco illuminata ma il suo viso si scorgeva perfettamente.
I suoi occhi azzurro cielo erano ben visibili nonostante la penombra. La sua mascella sembrava disegnata.
«Si, Mel?» rispose dopo qualche minuto. Mi domandai a cosa stesse pensando.
«Non riesco a dormire..» lagnai con la voce simile a quella di una bambina.
Niall balzò immediatamente e prese da sotto il suo letto una chitarra. Accese la abat-jour posta sul comodino e si posizionò sul suo letto.
«Ti avverto non suono da tanto. Potresti odiarmi» rise, passandosi una mano fra i capelli.
Quando cominciò a suonare la chitarra mi girai su un fianco, in modo tale da poterlo osservare meglio.
«I might never be your knight in shining armour» disse intonando le prime parole di una canzone che non conoscevo.
Niall continuò a cantare ed io continuai ad ascoltarlo estasiata. Capii che probabilmente si trattasse di una sua canzone.
Dopo qualche minuto Niall finì di cantare lasciandomi senza fiato.
«Sei bravissimo» dissi.
«Beh mi sembra un po' esagerato» ridacchiò.
«Hai scritto tu quella canzone?» chiesi.
«Sì» ammise abbassando lo sguardo.
«È bellissima. Me la canti di nuovo?» domandai sdraiandomi. Niall si esibì di nuovo a ed io sprofondai in un sonno profondo.
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Room 69
FanfictionNiall e Melody si ritrovano a condividere la stanza all'università di Boston per via di un errore. Melody, ancora fragile per la perdita del padre, è contrapposta a Niall: il biondino irlandese di cui tutti parlano, pieno di segreti che nessuno sa...