𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 29

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«Dovremmo andare a dormire» disse Harry sbadigliando a El. Le loro dita erano intrecciate mentre si tenevano per mano.

Pensai che la cosa fosse del tutto ufficiale. Dai racconti di Eleonor, un'eterna indecisa che odiava l'amore, non mi erano sembrati così affiatati. Pigiai sullo schermo del mio cellulare che segnava l'una di notte.

Guardai i pantaloni del mio pigiama in pail. Nonostante il calore del camino, sentivo ancora freddo. Sentivo ancora la mia pelle bruciare dal gelo che avevamo preso durante le poche ore di permanenza in montagna.

Dopo la giornata passata a sciare o meglio, per quanto mi riguarda, a litigare con gli sci cadendo rovinosamente per terra, avevamo cenato e avevamo indossato tutti il pigiama.

Liam e Harry erano desiderosi e fermamente convinti che avremmo fatto tardi, mentre gli altri sembravano non essere minimamente interessati alla cosa.

«Dai, ho portato da bere!» piagnucolò Liam, mostrando uno zaino pieno di alcolici. Mi stupii dalla quantità e dalla varietà di bevande, sembrava ci fossero bottiglie di vodka, gin, rum...

El puntò lo sguardo verso di me, indicandomi con un cenno Louis. Durante la bruttissima giornata sulla neve, considerate le mie cadute, io ed Eleonor avevamo avuto modo di discutere riguardo il moro.

La nostra storia era praticamente finita prima che potesse iniziare, rovinando così quella che avrebbe potuto essere una splendida amicizia. Louis se ne stava seduto sul divano, con il cellulare in mano senza parlare con nessuno.

Morsi il mio labbro inferiore indecisa sul da farsi. El continuò a mandarmi cenni, sussurrando con il labiale «parlagli». Mi presi di coraggio e mi alzai, arrivando di fianco a lui. Restai in piedi, mentre lui era seduto sul divano.

«Ti va di parlare?» chiesi balbettando un po'. Louis alzò la testa per guardarmi e annuì. Si alzò andando verso quella che era la sua camera.

Prima di addentrarci mi voltai, per guardare Eleonor ma due occhi blu puntarono su di me. Niall mi guardava, quasi disgustato. Scossi la testa e mi addentrai in camera di Louis. Chiusi la porta dietro di me.

La sua camera non era tanto diversa dalla mia. L'unica differenza stava nell'arredamento, un letto a castello e un letto singolo prendevano praticamente tutto lo spazio.

«Volevo chiederti scusa» dissi dopo qualche istante. I suoi occhi color ghiaccio mi guardarono. Avrei tanto voluto provare qualcosa per Louis.

Era un ragazzo dolce, gentile, premuroso. Era davvero tutto quello che una ragazza potesse desiderare ma, purtroppo, il mio cuore non batteva per lui.

Ormai ero consapevole del fatto che tra noi c'era niente più di un'amicizia. Sperai di non ferire i suoi sentimenti in nessun modo. Era stato così gentile con me.

«Anch'io volevo chiederti scusa» rispose lui facendomi socchiudere gli occhi. Rimasi perplessa. Per cosa avrebbe dovuto scusarsi? Ero io che di punto in bianco ero stata al suo gioco per poi piantarlo.

«Per cosa?» domandai confusa. Andò a sedersi sul letto, facendomi cenno di seguirlo, battendo una mano sul piumone di quest'ultimo.

Lo raggiunsi un po' titubante.

«Avrei dovuto capire ciò che provavi per me» iniziò il suo discorso, «e ciò che provi per Niall» continuò. Deglutii rumorosamente. Louis aveva capito qualcosa prima di me?

Ero confusa. Frustrata. Mi sentii terribilmente in colpa. Louis aveva capito da solo una cosa che avrei dovuto dirgli io e, per di più, mi stava chiedendo scusa!

«Non è stata colpa tua» dissi in fretta, «non devi scusarti. Il problema sono io. I miei sentimenti per Niall, i miei sentimenti per ogni uomo sulla terra sono...» continuai prima che Louis mi bloccasse. I miei occhi erano lucidi. Aveva capito tutto prima di me. Non riuscivo a togliermi di dosso quel senso di pesantezza che portavo dentro.

Room 69Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora