Capitolo 3

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Mi staccai da Hayes.

"Cosa ci fai qui?" chiesi entusiasta della sua presenza.

"Stavo facendo una passeggiata e tu?"

"Vedi casa mia è quella lí ..." gli indicai casa mia.
"Fortunato Cameron"dice ridacchiando.
"Come scusa?" gli chiesi confusa.
"Vedi, quella accanto è casa di Cameron" Oh wow! Che coincidenza. O forse è destino¿?

Hayes mi aiutò a portare le valigie dentro casa, e dato che non avevamo ancora niente da mangiare, per ricambiare lo invitai a pranzare in un bel ristorante.

Ho preferito lasciare mia madre nei suoi pensieri, e per la cronaca, non le avevo ancora rivolto la parola, se non per dirle "faccio io" oppure "si" o "no". Non me la sentivo di starle accanto in questo momento, anche se tutte le altre figlie avrebbero fatto cosí, mia madre preferiva stare sola. Tale madre tale figlia.

"Carino questo posto" dissi guardandomi attorno. Viste le mie scarse conoscenze sulla zona, Hayes molto piú informato di me, mi trascinò in questo carinissimo locale.

"Giá! Qui di notte si fanno sempre feste straordinarie, feste a cui ogni adolescente della nostra etá vorrebbe partecipare"ridacchiò Hayes e io naturalmente ridacchiai a mia volta.

"Intanto che aspettiamo, ti va se ti faccio alcune domande, cosí probabilmente da semplice conoscente diventassi mia amica, ci stai?"a quella proposta mi irrigidí immediatamente. Voleva essere mio amico? Non ci potevo credere.
Annui nervosa.

"Okay, per prima cosa, nome e cognome completo?"
"Loreddel Vergara"
"Anni?"
"17 anni" a quella mia risposta ad Hayes brillarono gli occhi.
"Perfetto allora"commentò lui.
"Mmhh...compleanno?"prosegui con le sue domande.
"27 luglio"e improvvisamente abbassò le spalle.
"Accidenti, è giá passato. Come l'hai festeggiato?" Cavolo. Non ci voleva proprio. Quel giorno l'avrei cancellato dal calendario. Quel giorno i miei genitori decisero di separarsi. Quel giorno, il mio compleanno non se lo ricordò nessuno.

Il 27 luglio 2015 era un giorno da dimenticare, da cancellare.

"Niente di particolare, la solita festicciola in famiglia..." se come no?! "...con torta e regali, niente di che?!" naturalmente dissi una bugia. Non volevo di certo dirgli tutto.

Fortunatamente il cameriere arrivò con i nostri piatti, che mi salvò da quella situazione che si stava facendo pesante.
Durante il pranzo, cominciammo a conoscerci. Infatti scoprí che Hayes aveva la mia stessa etá, e in famiglia erano in 6, compresi papá e mamma. Oltre ad essi c'era Will il fratello piú grande,Nash il secondo genero e infine Skylynn la sorella di 4anni, di cui mi ha fatto vedere una sua foto. La solita bambina, tale a una bambola: capelli biondi, occhi dolcissimi e corporatura minuta.

Uscimmo dal locale. Erano le 3:15p.m.

Stavo per dire a Hayes che sarei tornata a casa per mettere a posto le mie cose. Ma lui mi stracciò sul tempo.

"Hai voglia di venire a casa mia?" EH?! AVEVO CAPITO BENE?!A CASA SUA?!
Non sapevo cosa dire, pensavo mi avrebbe chiesto di fare un giretto nei dintorni, non di andare a casa sua.
Okay Loreddel calmati, è un bravo ragazzo, anche se sará la tua prima volta in una casa di un ragazzo, andrá tutto bene. Tranquilla. Respira! Regola il tuo battito cardiaco.

"Mmhh... D'accordo" Hayes arrossí lievemente, ma non glielo feci notare, perchè credo proprio che se ne sia accorto da solo, per il fatto che si sia dato uno schiaffo per riprendersi. Per poi sorridermi.

"Allora andiamo?" mi porse la sua mano..? Io gliela presi con incertezza. Ma mi spaventai di colpo dato che,dopo che le nostre mani si erano legate, lui si mise a correre tra la gente, con me dietro che trascinava. Durante la corsa, si girava per sorridermi senza fermarsi, e io ricambiavo ogni volta quel sorriso che mi faceva rabbrividire la schiena.

Con il respiro ormai affannato...io e Hayes,ancora mano per mano ci trovavamo davanti a casa sua. Non era tanto diversa dalle altre. Era una casa normalissima.

Entrammo dentro casa. Wow! L'arredamento era davvero moderno. Tale e quale alla casa dei miei sogni.

"Io vado a fare la doccia, tu se vuoi stai in camera mia.."mi disse Hayes.
"Sei da solo a casa?" gli chiesi
"Si, i miei sono all'estero per lavoro, Will è in viaggio, Nash è in Italia mentre Skylynn è dagli zii. Perciò, si, sono da solo. Ti da fastidio?"
"Certo che no! Cioè intendo, beh si, non proprio, è uguale..."cosa stavo dicendo...

"Okay, dai vieni ti faccio vedere camera mia"salimmo le scale ed entrammo nella seconda stanza a destra. Aprí la porta e al suo interno era tutto in ordine. Molto piú in ordine della mia vecchia camera.

"Aspettami qui, io faccio la doccia, dopo quella corsa mi sento appiccicosissimo. Ma la faccio nel bagno qui accanto, cosí se hai bisogno puoi usare questo qui" mi indicò, aprendo il bagno privato in camera.

Annuisco.

Uscí dalla stanza con un asciugamano e dei vestiti di ricambio, mentre io rimasi seduta sul suo letto.
Improvvisamente mi venne un colpo di bisogno di andare in bagno, e senza farmi scrupoli ci andai.
Dopo una piacevole liberazione, mi andai a lavare le mani.

Ma un sorse un piccolo problema...
L'acqua non usciva. Provai piú volte a sforzare la maniglia, ma niente. Dopo alcuni tentativi, un po' troppo forzati, la maniglia si staccò e l'acqua fuorí uscí dal tubo collegato.

Gettai un urlo per lo spavento. Ero fradicia, e l'acqua non voleva cessare di uscire, ormai il lavandino era pieno d'acqua. Provai e riprovai di rimettere la maniglia, ma niente, l'acqua contrastava troppo.

All'improvviso Hayes aprí la porta con il respiro affannato, e a petto nudo con solo un asciugamano attorno la vita. Mi guardò spaventato e si avvicinò per sistemare la cose, e in pochi minuti l'acqua cesso di schizzare.
Si mise a ridacchiare, mentre continuava a mettere a posto la maniglia.

"Scusami..."mi scusai, ero straimbarazzata.

HAYES'POV

Mi girai, e alzai lo sguardo per guardarla e dirle di non preoccuparsi ma...
Cazzo! Aveva la maglietta bagnata e...bianca per cui la biancheria intima risaltava dato il colore del regiseno era nero. Arrossí, non riuscivo a distoglierle gli occhi di dosso.
Era bellissima. Perfetta.

Loreddel mi sventolò la sua mano davanti gli occhi per riportarmi alla realtà. Quando la guardai negli occhi, non riuscí a trattenermi. Anzi è da prima che mi trattengo...

LOREDDEL'S POV

Hayes mi guardò negli occhi, e improvvisamente mi prese per fianchi, facendomi indietreggiare e sbattere contro il muro con delicatezza. Ci guardammo per qualche secondo, fino a quando egli non gli chiuse poggiando dolcemente le sue labbra sulle mie. All'inizio provai a contrastare, ma lui continuava, portandomi a ricambiare quel bacio che si faceva sempre piú dolce e appassionato. Portai le mie mani sul suo petto, per poi sui suoi capelli così morbidi e delicati. Mentre lui portò una sua mano sotto la mia maglietta ormai bagnata, provando a togliermela. Ci staccammo per qualche secondo per potergli facilitare il suo intento.
Ormai ero solo in reggiseno con ancora i pantaloni addosso, fortunatamente, credo?! Ripose le sue labbra sulle mie, portando una delle sue mani sul mio seno sinistro, cominciando a palparlo dolcemente, mentre io portai le mie braccia dietro il suo collo, portandolo piú vicino a me. Il bacio era sempre piú appassionato, sempre di più, cosí tanto da poter andare anche oltre a quel l'innocente bacio.
Con la mano libera Hayes, sfiorò la mia pancia che si ritraeva al suo contatto, arrivando al bottone dei miei pantaloni. Sfilò il bottone, e cercando di continuare, qualcuno aprí la porta....
Oh Merda!....

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora