Capitolo 45

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È da stamattina che ho in mente il messaggio che mi è arrivato ieri sera, così inciso nella mente che non so più con quale piede cominciare la giornata, un'altra pesante giornata. Ma sfortunatamente a scuola ci devo andare, così mi ha detto Maria quando è venuta pochi minuti fa a svegliarmi.

Sto facendo colazione e non ho per niente fame, solo qui in California ho cominciato a farla, ma in Italia, di mattina non mettevo nemmeno un cucchiaino in bocca, solo lo spazzolino da denti per poi sfrecciare a prendere l'autobus verso scuola. Mi manca Milano, i miei giorni sereni in quella grande città sempre affollata da turisti, ma soprattutto, mi mancano i miei vecchi amici.
I giorni nei quali andavo a scuola, spensierata ma anche in ansia in una possibile interrogazione, erano il massimo, quella era vita, la vera vita; mentre ora, anche se mi trovo in posto fantastico come Los Angeles, a lavorare e andare a scuola, con una famiglia più distrutta di quanto non lo sia già, con mio padre da qualche parte chissà dove, con la mia vera madre che non si degna di dirmi di esserlo da quando ci siamo incontrate per la prima volta, quando mi ha abbracciata con il suo profumo alla cannella impregnato tra i suoi capelli, posso solo dire di star vivendo l'inferno. Si aggiunge poi una o più persone che mi scrivono messaggi insignificanti, che dico io, manco fossimo su Pretty Little Liars; ma infine, come mia ancora, come mio movente nel continuare a vivere questa vita, è sempre lui: Cameron. L'unica persona di cui ora mi fido e che è vero con me, pur essendo uno stronzo, e questo lo riconosco, ci sono  dei momenti in cui è dolce con me, e questo, mi rende felice.

Mi alzo dal tavolo senza aver mangiato nulla e mi dirigo verso la camera di Matt per invitarlo ad andare a scuola, e magari, darmi un passaggio; ma non appena mi giro per avviarmi verso l'uscita della cucina, mi ritrovo lui sulla soglia a fissarmi, causando in me un forte spavento.

"Cazzo Matthew! Non sbucare così all'improvviso. È mattina e sono molto sensibile a quest'ora" mi metto una mano sul cuore cercando di calmarmi, in preda a rimproverarlo causando l'effetto contrario su di lui.
"Certo signorina, andiamo a scuola ora, se non vuole fare un ritardo" certo che la sua bipolarità non è scomparsa per nulla allora. Questo ragazzo mi sorprende ogni giorno che passa, è incredibile.
"Spiritoso" gli lancio un'occhiataccia mentre ci avviamo verso la sua macchina.

Arrivati in auto, mi metto comoda e non ho nemmeno il tempo di aspettare che arrivino le altre due scimmie che Matthew mette già in moto, percorrendo la strada verso la scuola.  Faccio una smorfia, anzi, gli chiedo con lo sguardo come mai di questo suo comportamento, ma non mi fissa nemmeno, quindi mi decido a parlare.

"Nash e Hayes non li dovevamo aspettare?" gli chiedo non appena svolta una curva.
"Hanno dormito a casa loro" mi risponde cercando mi forzare un sorriso continuando a guidare.
"Come mai?" ogni volta che siamo in macchina mi concentro solo sul paesaggio, ma non posso fare a meno di aprire conversazione con le persone con me, non voglio sentirmi sola.
"Stanno cominciando il loro rito per il compleanno di Nash" siamo quasi arrivati a scuola. Il loro rito. Macabro.
"Sarebbe?" mi alzo dal mio sedile per scendere dall'auto e aspetto Matthew che si avvicini a me per rispondermi.
"Una stronzata fidati, anche Cameron ha fatto questo rito per il suo compleanno" sono ancora più confusa ora, cosí da corrugare la fronte e osservarlo.
"In cosa consiste?" continuo a camminare verso il mio solito armadietto, diversamente da ieri però, Matthew mi rimane affianco.
"Top secret" mi risponde girandosi verso di me per poi andare a seguire le lezioni. Odio quando fa così, ma non voglio sforzarlo a dirmi le cose.

"LOREDDEL!" urla Elizabeth dietro di me. La sua voce è inconfondibile ormai.
"Dimmi" sforzo un sorriso quando mi giro verso di lei. Mi è simpatica e tutto, ma ora è particolarmente appiccicosa.
"Andiamo insieme a lezione? Vedo che Matthew è andato prima di te" mi prende a braccetto e ci dirigiamo verso la nostra solita lezione di Letteratura.

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora