Capitolo 25

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È stata dura. Che cosa? Beh..TUTTO!
Abbracciarla. Sentire il suo odore alla cannella tra i capelli. Sentire continuamente la sua voce entusiasta e tutto di lei.

Se non ci fosse stata Sarah con me, non sarebbe stato facile trattenermi nell'intento di ammazzarla. Stavo per ucciderla; mi da così tanto fastidio averla tra i piedi, ma Sarah continua con questa storia di dover per forza fare amicizia con Loreddel, e non so ancora come io, la sottoscritta Grace continuii ad andare avanti con questa messa in scena. Perché?! Solo perché ci potrebbe portare solo del bene. Non mi piace sfruttare la gente, ma se la mettiamo in questo caso, se questa amicizia potrà solo salvare in qualche modo mia madre, se solo questa amicizia con lei potrà aiutare sia Sarah e mia madre, allora è ben "apprezzato", lotterò per entrambi le vite. Se solo non si fosse messa in mezzo Holland e il suo discorso sul fatto di dover per forza stare vicino a quella là, di cui francamente a me non freghi più di tanto, prima non mi sarei messa a fare la brava ragazza proprio con la diretta interessata. Voglio stare e proteggere una persona solo se lo merita, come Sarah ad esempio. Ma invece Loreddel cosa c'entra. La odio. Il mondo sembra che giri solo attorno a lei, ma invece no! Proprio no! Lei non sa come una persona possa soffrire seriamente; solo perché suo padre è in ospedale si crede la persona più debole e sfortunata al mondo. Poi ora sta...cioè è...Oh Signore! È la ragazza di Cameron!
Da quando poi Cameron sta con una persona del genere. Secondo me Loreddel non sa neanche del patrimonio che le ha lasciato sua nonna. Mi immagino già la sua faccia da schiaffi su tutti i giornali. 'La Lancaster ristrovata' oppure 'L'unica erede della Lancaster Company' o cazzate varie. È ricca e non lo sa neanche. Non capisco poi perché Holland non si avvicina subito a parlarle e risolvere tutti i loro problemi così superficiali. Lei deve per forza rompere a me e Sarah con sta storia dell'amicizia. Non la sopporto. Mi sta rovinando la mia vita già rovinata!

Sto impazzando! Ma non per semplice fatto di non riuscire a far entrare tutti questi bicchieri e piatti dentro l'armadio ma per via di quell'idiota di Loreddel.

Sto per rompere un piatto per la frustrazione. Ho il pensiero fisso sul piatto che tra un po' sbatterò per terra con tutte le mie forze e con tutta la mia rabbia. Devo sfogarmi, ma qui a lavoro non posso. Odio quando Josh mi sgrida dopo aver rotto qualcosa. Odio il mondo! Che fatica la vita!

"Senti Grace vai a comprare subito delle uova da venti pezzi che li abbiamo finito! Mi servono tra meno di 30 minuti, quindi ti conviene andare ora" mi avvisa, anzi, mi ordina Gilinsky. É così fastidioso quando fa così, non lo sopporto affatto, ma purtroppo rimarrà sempre il mio caro e vecchio Jack numero due, dato che Johnson sarà sempre il mio idolo da seguire, vale a dire intelligente, famiglia normale, un lavoro meno stressante del mio qui al ristorante e gentile con tutti. Lo vorrei essere anch'io così. Ma a questo punto, dopo tutto quello che è successo, dove tutto quello che mi sta succedendo, come posso ancora pretendere da me stessa di cambiare e migliorare. Non posso. Io ora sono fatta così.

"Ti sbrighi si o no? I clienti aspettano" mi avvisa sbraitando Jack dall'altra parte della cucina.
Che noia! Ma questo lavoro mi serve, quindi anche se volessi, non potrei mai picchiare Jack dato che è il figlio del proprietario del ristorante se non che erede di tutta la loro azienda. Ma io mi chiedo di più perché si ostini a fare lo chef se alla fine deve fare solo i conti qua e là. Non lo capirò mai.

"Vado vado!" Sbufo rumorosamente mentre esco dal retro indossando il mio solito capello con la visiera.

Sento già l'arrivo dell'inverno e percepisco immediatamente il lieve e freddo vento che mi sfiora la pelle sul volto e che fa danzare leggermente i miei capelli colorati. Devo ricordarmi di cambiare colore, stavo pensando per un rosso alle punte. Cambiare colore di capelli mi aiuta a dimenticare. A dimenticare di quell'uomo con le mie maggiori caratteristiche, quindi vedermi allo specchio con i suoi stessi dettagli mi fa così male. Il ritratto di mio padre su di me, mi fa solo gelare il sangue, quindi preferisco nascondere le caratteristiche che ho ereditato da quella persona. Chissà che fine ha fatto? Mi manca lo stesso. Il suo profumo, il suo sguardo freddo ma pieno di significato, i suoi comportamenti e il suo sorriso.

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora