È passata più di un'ora da quando le infermiere e il dottro Dolan hanno portato papà in sala operazione. Ed è passata più di un'ora da quando sono rimasta qui fuori dalla porta ad aspettare i risultati o alcune notizie sulla sua salute. Si riprenderà ne sono certa.
Dopo altri venti minuti di sofferta attesa, un'infermiera esce dalla sala, per poi mettersi sulla mia stessa altezza.
"Sta bene" mi fa un mezzo sorriso.
"Cos'ha?" Le chiedo con le lacrime agli occhi.
"Niente di grave"sorride
"Sicura?"
Distoglie lo sguardo. Sta mentendo. Lo sapevo ormai. È grave.
"Ho capito"le faccio un mezzo sorriso
"Tu stai tranquilla"posa una mano sulla mia. Mi scende quasi una lacrima. Ma mi trattengo.
"Ora però ti devo chiedere per cortesia se ti potresti mettere in sala d'attesa o tornare a casa. Qui in corridoio è difficile passare. Quindi ti chiedo di spostarti."mi aiuta ad alzarmi per poi scomparire dietro l'angolo.Io con ancora gli occhi rossi e circondati da profonde occhiaie, quindi mi dirigo nel bagno più vicino per sistemarmi e rendermi più...decente. Sono proprio una scrifezza ora. Che merda.
Trovo subito un bagno dove al suo interno trovo una ragazza troppo adorabile. Di primo impatto sembra una ragazza così fragile ma nei suoi occhi trovi così tanta determinazione nel andare avanti nella vita, che mi aiuta così tanto quasi da poter superare questa fase di papà.
Mi nota subito appena entro e io ricambio il bellissimo sorriso che mi rivolge. Che tenera."Buonasera, Sarah."
"Sera..ehm..Loreddel"
"Che nome grazioso"
"Grazie" che persona ben impostata. Secondo me è proprio una di quelle persone così tanto ricche che non sanno più che fare con i soldi. Noto nel suo polso un braccialetto bianco con su scritto 'Sarah Ashby ' ...ma WHAT?! La figlia del grande Linden Ashby e la grande Susan Walters? . Viso snello, capelli mori, occhi profondi e scuri, sorriso contagioso e fisico esile. Combinazione perfetta tra i due genitori."Ma..tu sei la figlia di Linden Ashby e Susan Walters, gli attori?" Chiesi senza persarci.
Lei invece di rispondere distolse li sguardo per studiarsi allo specchio. Senza rispondere. Forse sono stata un po' troppo invadente. Brava Loreddel, sei proprio una bravissima persona.
Ma proprio mentre le stavo per chiedere scusa per il mio comportamento troppo confidenziale nei suoi confronti, si gira di scatto e annuì."Si, sono io" aggiunse fredda.
Non volevo peggiorare la situazione, è fin troppo imbarazzante per me ora. Quindi è meglio andare.
"Allora è stato un piacere averti incontrato, e dì ai tuoi genitori che sono dei fantastici attori e che hanno messo al mondo una figlia stupenda"sorrido per uscire dal bagno.
"Aspetta" mi prese per un braccio
"Ho del fondotinta e correttore, ma non per essere crudele, il tuo aspetto mi da un po' da 'ho pianto troppo', quindi è meglio che ti dia una sistemata" si offre.
"Se non è un disturbo"dico imbarazzata
"Ma ad una condizione"
"Non ho soldi"
"No! NO! Volevo metterti a posto io, se non è una cosa che ti potrebbe mettere a disagio. Ho sempre voluto truccare un'amica, anche se sei solo una completa sconosciuta"ridacchia. Ha le fossette. Che TENERA. Sembra una bambola.
"Certo, se vuoi potremmo diventare amiche comunque se a te fa piacere"
"Tantissimo" sospira tra i miei capelli mentre mi abbraccia forte.
"Cominciamo" mi avvisa appena si stacca da me.
"Okay!?" Dico a bassa voce avvicinandomi allo specchio dove si è disposta Sarah.Dopo 10 minuti di Sarah che gioca con la mia faccia, mi guardo allo specchio e ho un volto molto più riposato e sembro proprio rinata. Adoro.
"Sei bellissima" mi sorride da dietro
"Grazie di tutto"la ringrazio, ha fatto un miracolo.
"Ti ho detto che truccare amiche è uno dei sogni a cui da tanto ambisco che ora l'ho realizzato grazie a te"sorride abbracciandomi dolcemente.
"Grazie a te, di tutto" sussurro tra i suoi capelliCi stacchiamo di scatto quando qualcuno, con poca delicatezza entra in bagno...Grace?
"Buonasera Grace" sorride Sarah avvicinandosi alla ragazza dalle punte di capelli azzurri.
"Buonasera a te Sarah" ricambia dolcemente, per poi posare lo sguardo su di me.
"Andiamo, tua madre ti aspetta per le ultime analisi" le prende il polso
"Aspetta"si ferma a metà bagno
"Vorresti incontrare mia madre, da quello che ho capito sei una sua grande fan" continua ridacchiando.Esito sull'accettare la richiesta, Grace con quegli occhi così freddi su di me, mi rendono impotente. Le avrò fatto qualcosa? Chissà? Forse senza volerlo. Vorrei chiederle scusa, ma...per cosa. Mi sento in colpa senza sapere il motivo. Cosa ho fatto.
"No, tranquilla. Ora dovrei andare via" le dico mentre Grace la tira fuori dal bagno.
"Allora ci vediamo" dice ormai fuori dalla porta
"Ci vediamo" la saluto senza sapere se mi avesse sentito.Aspetto 5 minuti per riprendermi, sospirando più volte, fino a quando mi decido ad uscire dal bagno.
Mi derigo in sala attesa dove probabilmente troverò Raimy, Nash o la mamma.Papà starà bene. Ne sono sicura. Al cento per cento. Farei di tutto per farlo continuare a vivere. L'infermiera mi ha detto che stava bene, e di lei, non so ma, credo di potermi fidare. Ma se invece qualcosa non andasse per il verso giusto, e se il suo battitto si dovesse fermare per sempre. Se lo perdessi per sempre? Cosa farei dopo? Raimy dove andrà? Vivrà con noi? Vivrà da solo? O andrà a vivere con Lea, la sua ragazza? Ma...
I miei pensieri vennero subito interrotti dal mio corpo che si scontrò con quello di una bambina, che ho fatto cadere. Che idiota.
"Scusa, ti senti bene?" Mi abbasso alla piccola e l'aiuto ad alzarsi. La guardo in volto, ma non ha un viso nuovo, anzi sento di averla già vista da qualche parte, così candida, capelli biondi, occhi chiari, e corpuratura esile.
Skylynn.
"Skyllyn?" Le chiedo appena posa i suoi occhi su di me.
"Non parlo con gli sconosciuti" si allontana di poco dal mio tocco.
"Sono un'amica di Hayes e Nash"
"Non li conosco" mi squadra da capo a piede
"Cosa?" Mi sento confusa, non è che ho sbagliato bambina.
"Sei percaso sei una stalker o una che rapisce i bambini per poi venderli?" Mi guarda con uno sguardo di sfida.
"Certo che no!" Ma cosa?!
"Certo...dicono tutti così"
"Allora dimmi com'è fatto Nash, se lo conosci" mi sfida
"Okay. Allora per cominciare..." Vengo interrotta proprio dall'argomento in questione.
"Skyllyn ti ho già detto che non devi allontanarti..." La rimprovera.
"Non è colpa mia. È questa ragazza strana che mi ha rapita. È una stalker e voleva vendermi" piange tra le braccia del fratello.
"Ma chi? Loreddel" ride guardandomi
"Allora la conosci?" Si stupisce la piccola asciugandosi gli occhi dalle lacrime. Da grande sarà una perfetta attrice. Ne sono sicura.
"Certo"le sistema i capelli
"Siamo qui per tirarla su di morale, vedi suo papà sta poco bene e quindi lei è triste, vogliamo aiutarla?" Le chiede gentilemente. Mi ricorda così tanto Raimy quando mi rassicurava da piccola.
"Si.." Mi stupisce nell'abbracciarmi. Un abbraccio tanto affettuoso che ricambio volentieri.
"Scusa per averti scambiato per una stalker" abbassa lo sguardo appena si allontana di poco da me
"Niente, tanto non hai detto una bugia, hai detto solo la verità" alza subito lo sguardo impaurito
"Scherzo"affretto nel dire prima che si metta a piangere, e lei si mette a ridere con Nash.
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I always need him|| Cameron Dallas #watty2017
FanfictionSono Loreddel Vergara, ho diciassette anni e vivo in Italia, anzi, vivevo; ora infatti mi sono trasferita, dopo il divorzio dei "miei", a Los Angeles, in California, dove sto conoscendo tantissime persone: tutti molto simpatici. Ma la mia vita qui n...