Capitolo 30

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Il tragitto verso quella che oramai potevo definire casa era stata silenziosa e tranquilla. Cameron al mio fianco con le mani strette sul volante e il suo sguardo concentrato sulla strada buia e poco trafficata davanti a noi, pareva quasi una visione. Non mi sarei mai aspettata di conoscere così tante persone subito al mio arrivo in una nuova terra lontana e diversa dall'Italia. Eppure eccomi qui, su un'auto che sfreccia in mezzo alle strade di Los Angeles, con le stelle, la luna in cielo e la loro luce notturna che batte su entrambi i visi all'interno di quest'auto.

Arrivati davanti al mio nuovo rifugio, Cameron mi ferma per il polso per farmi voltare verso quello sguardo quasi preoccupato, ma allo stesso tempo deciso.

"Aspetta! Ti devo chiedere un'altra cosa importante. Vedi quella della cena era più un ultimo capriccio di mia madre, ma il vero motivo per cui ti avevo chiamato prima era un altro" mi guarda negli occhi con quel velo di imploro e paura per la reazione che potrei avere per le sue prossime parole, almeno è quello che i suoi occhi mi fanno capire. Ma di lui, in parte, mi fido.

"Dimmi..." Faccio uscire dalle mie labbra, un po' incerta ma determinata come i suoi occhi parevano ai miei.

"A breve comincerà la scuola..." Comincia a parlare, ma si ferma prima di togliere la sua mano avvolta al mio polso.

"Certo"lo invito a continuare

"Per i giorni che arriveranno, devo chiederti gentilmente di passare il maggior tempo possibile con me." Esita nel guardarmi dritta il volto, così come la sottoscritta.

Passare il maggior tempo con lui dice?
Impossibile.

"Il motivo?" cerco in qualche modo di evitare la sua proposta. Certo, Cameron è simpatico e premuroso, passare con lui la maggior parte del tempo non dovrà essere spiacevole, anzi. Ma più che altro, nei prossimi giorni dovrò trovarmi più lavori possibili, per continuare i miei studi e i miei fabbisogni. Non voglio contare su nessuno ora che al mio fianco se ne sono tutti andati.

"Grace" so che le sue intenzioni ricadono sempre su di lei, e a questo non posso farci nulla. Non vorrei essere egoista e non aiutarlo, ma anch'io ho una vita.

E ora che faccio?

"Non credo che-" mi interrompe prima di farmi finire la frase.

"Certo, potrai andare a trovare tuo padre e robe varie, ma mi servi. Ti supplico. Prima capisco i veri sentimenti che ha Grace nei miei confronti e prima la smettiamo di fingere" trovo nei suoi occhi così tanto desiderio di avere lei e non me al suo fianco, così tanto che mi rattrista il fatto che continui a seguirla. Perché non può smettere, e cercare qualcun'altra? Perché seguire e volere così tanto una persona che ormai hai già perso? Perché spingersi a così tanto per amore? Eppure queste domande le ho già risposte tutte in passato...

Penso a quanto lui ci tenga a questa persona, e cerco in qualche modo di aiutarla. Non voglio che Cameron faccia la mia stessa fine, non voglio che soffra per lei. Voglio che stiano insieme, come deve essere.

"D'accordo..." Accetto per il semplice fatto che non voglio che nessuno delle persone che ora mi stanno circondando soffra in qualche modo. Soprattutto per amore. Ma questo porterà a un lieto fine? E se invece di fermare il dolore e la sofferenza che dovrebbe piombare sugli altri, stia solo portando a una fine dolorosa per me? E se alla fine...dovessi soffrire...io?

"Ma..." Vedo il suo guardo incupirsi leggermente

"Cosa?" Mi incita a finire la condizione che gli sto per porre.

"Mi lascerai del tempo per trovarmi un lavoro, e niente cose intime o robe varie, dobbiamo far ingelosire Grace certo, ma ti prego, non voglio che alla fine mi innamori di te" sono seria al cento per cento. Non voglio essere usata e basta, lo sto facendo anche perché voglio aiutarlo, ma non vorrei rimetterci troppo. Sono testarda e magari questa mia testardaggine non mi porterà del bene. Ma so solo, che voglio aiutarlo.

I always need him|| Cameron Dallas #watty2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora