Chapter 31

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Poco dopo Vetto bussò alla porta e Luca andò ad aprirgli

V: che cazzo hai fatto? Ludo dobbiamo parlare. Hai visto come lo hai ridotto? Cos'è avete fatto sesso violento?

Io: Vetto ma cosa dici. E poi so cosa hai fatto tu ieri sera, quindi non venire a farmi la romanzina

V: antipatica

Io: antipatico

V: Uh, hai fatto le crêpes. Mi fermo anche io a fare colazione. Oh ciao ragazzi. Anche voi qua?

Gli altri due annuirono e io lo fissai intensamente.

Io: allora.. Come dovevi dirmi?

V: questa mattina mi sono ritrovato un messaggio da una persona speciale che voleva farti gli auguri e dirti che deve parlarti

Io: cosa?

V: si è ha anche detto di stare bene con il tuo nuovo fidanzato.

Io: scusa? Vetto dimmi subito cosa succede

V: allora senza sapere, l'altra sera quando ero ubriaco, stavo messaggi andò con qualcuno e per 'sbaglio' ho inviato una tua foto mentre ti stavi baciando con Luca.

Io: questo qualcuno è chi penso io?

V: tu a chi stai pensando ?

Io: vettori io ti ammazzo, che cazzo hai fatto. Lo sai che io ci tengo ancora a lui. Perché lo hai fatto??

V: io volevo che lui venisse a parlarti, e farlo sentire geloso era una possibilità

Io: ma lo capisci che per lui io non sono nessuno ?

V: non è vero, tu sei importante per lui.

Io: ah sì? E quanto lo sarei?

V: tanto da fargli venire una crisi di pianto la sera di capodanno mentre era in compagnia di quella Troia della sua ex.

Io: ripeti?

V: hai capito bene.

Io: ma vettori cos'hai in testa? Prima mi vuoi far stare con Luca e poi mandi tutto a Lanza. Così mi fai sentire una Troia

V: Ludo calmati, l'ho fatto solo per farti star bene

Io: si e poi hai fatto soffrire Filippo

V: non era mia intenzione farlo soffrire

Io: nemmeno mia.

Avevamo alzato notevolmente il tono della voce. Io sostenevo la mia tesi e Luca continuava a ripetere la sua. Gli altri ragazzi ci guardavano increduli, cerca di capirne qualcosa.
I giorni passavano e la tensione tra me e vettori era sempre maggiore. Raggiungemmo il culmine quando mi portò con se alla finale di coppa Italia Tra Modena e Trento. Il palazzetto era pieno di bandiere gialle per Modena e gialloblù per Trento. I ragazzi erano carichi. Era da qualche settimana orami che non vedevo filippo, lui era li carico, pronto a combattere per ottenere la vittoria. Io invece ero li, ferma immobile a guardarlo, mi sentivo gli occhi gonfi, volevo piangere. Mi mancava, mi mancava da morire. I suoi abbracci, le sue carezze, il suo modo di fare. Dovevo vederlo assolutamente, dovevo parlare con lui, non poteva andare a finire così , io lo volevo: lo volevo ancora. Per un attimo il suo sguardo si posò su di me, sembrava sbalordito, stupito.  Mi alzai dal mio posto a sedere ed andai fuori, dovevo prendere aria. Sartoretti venne con me. In quei giorni avevano continuato a frequentarci senza pretendere niente l'uno dall'altro, eravamo solo semplici amici.

Io: senti Luca mi dispiace davvero tanto, io..

L: tu sei ancora cotta di lui, l'ho sempre saputo. Da quando ci siamo incontrati la prima volta.

Io: non ti senti usato?

L: e perché dovrei? Me lo hai detto anche tu che non volevi niente di serio. Io sono tuo amico e sai che se in futuro avrai bisogno di me io ci sarò.

Io: ti ringrazio.

Lo abbracciai

L: dai, andiamo dentro che la partita sta per iniziare

Io: non so se me la sento

L: oh sì invece, tu ci vieni e assisti alla partita

Io: e se dopo Filippo si incazza e si arrabbia con me per quello che è successo?? Oh no, non potrei sopportarlo.

L: andiamo, non è arrabbiato. Vuole solo risolvere con te. Credimi

Io: va bene, andiamo.

Entrammo e riprendemmo i nostri posti. Intravidi anche alcuni giocatori di macerata e della Sir che purtroppo erano uscite in semifinale. C'era anche Marco vitelli che con un sorriso stampato sul volto mi salutava. In questo periodo ci eravamo tenuti in contatto e gli avevo raccontato tutto quello che era successo. Lui sapeva tutto.
La partita iniziò. Inno italiano e tutti in piedi per cantare.
La partita inizio e fu molto combattuta, ogni tanto Lanza si girava verso di me come per vedere se fossi presente, se c'ero ancora o me ne ero andata. alla fine però Modena sollevò la coppa e si diede il via ai festeggiamenti. Foto con tutti: con i vincitori e con gli sconfitti, interviste e urla chi per gioia e chi per disperazione. Alla fine di tutto ciò luca venne a prendermi e mi porto con se negli spogliatoi.

L: ora tu aspetti qui.

Io: cosa? Io? Che? No assolutamente no, io me ne vado.

In quel momento arrivo lui, aveva la faccia triste, arrabbiata, delusa e frustrata. Era ovvio, aveva appena perso una finale. Alzò lo sguardo e mi vide. Subito la sua espressione cambio, gli occhi si gonfiarono e il respiro divenne irregolare.

F:eri l'unica persona che non mi sarei mai aspettato di vedere, ma eri anche l'unica persona che avrei voluto vedere in questo momento.

Non riuscii a trattenere le lacrime, mi lanciai contro lui e lo baciai. Un bacio unico, mi era mancato un sacco, lui, il suo profumo, il suo sapore.
Da entrambi gli spogliatoi si sentivano degli ululetti e delle risatine. Non ci fregò più di tanto e continuammo a baciarci. Posò una delle sue grandi mani sul mio fianco stringendolo, io di rimando portai le miei mani dietro la sua testa e giocherellai con i suoi capelli. Con l'altra mano Filippo era appoggiata al muro dietro le mie spalle. Io avevo bisogno di lui, e lui aveva bisogno di me.

F: questa sera cena veloce con la squadra e poi sono in hotel. Alle 10 al Grande hotel stanza 457.

Io: va bene.

Ci demmo un ultimo bacio sfuggente e poi lui andò in spogliatoio mentre io mi avviai verso il campo da gioco. Cazzo. Non sapevo cosa fare. Le gambe mi tremavano. Tutto ciò non sembrava vero. Avevo paura, paura che lui mi stesse illudendo, e che in realtà lui non provasse quello che provavo io, paura che lui cercasse solo una risposta ai suoi istinti sessuali.

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