Chapter 7

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Appena arrivai a casa gli scrissi un messaggio, attendendo una sua risposta che non tardò ad arrivare. Mi disse che anche lui sarebbe tornato a casa tra pochi giorni e che si sarebbe subito messo al lavoro con Trento, la sua squadra di pallavolo. Io invece svolgevo sempre la stessa monotona giornata: sveglia presto, lavoro, pausa pranzo, lavoro fino alle 4, palestra e poi finalmente potevo dedicare un po di tempo a me stessa. Ci sentivamo tutti giorni, ma a me mancava da morire, volevo averlo sempre accanto a me, volevo baciarlo e abbracciarlo e raccontargli la mia giornata o anche solo passare un po di tempo insieme. Un giorno mi disse che la prima di campionato si sarebbe giocata a Trento, contro Padova il 19 ottobre. Non me lo feci ripetere due volte, volevo fargli una sorpresa così prenotai un biglietto e aspettai impazientemente il giorno stabilito.

F(Fabrizio): ludo ti vedo felice, è successo qualcosa con il tuo playboy?

Io: no Fabri, non è successo niente, solo che voglio fargli una sorpresa e settimana prossima vado a vederlo giocare

F: Oddio, quanto sei dolce. Non giocare col fuoco che prima uno dei due si scotta

Io: tranquillo Fabri, abbiamo un patto e dobbiamo rispettarlo. Tutto qua, non c'è niente tra di noi, te lo posso assicurare

F: ok, ma stai attenta

Facevo il conto alla rovescia dei giorni che mancavano. Oddio quanto mia cava.

Finalmente il fatidico giorno arrivò. Mi posizionai al mio posto e attesi l'inizio della gara. L'Itas vinse con un netto 3-0 portandosi dubito al primo posto. Vidi che ci si poteva avvicinare al campo per fare alcune foto con i giocatori. Mi buttai tra la folla e mi avvicinai al mio beniamino. Stava firmando un autografo. Aveva il capo chino così ne approfittai

Io: scusi, vorrei fare una foto con lei

F: certo, finisco e faccio la foto con..

Non riuscii a concludere la frase che quando alzo gli occhi un sorriso mozzafiato si formò sul suo volto. Istintivamente lo abbracciai e lui riccio l'abbraccio

F: e tu che ci fai qui?

Io: beh sorpresa!!

F: aspettami lì degli spogliatoi, arrivo subito.

Così dicendo mi avviai verso il luogo che mi aveva indicato.

X: ludo.. Che cosa ci fai tu qui??

Mi voltai ed esclamai

Io: bira come stai? Sono venuta a vedere la vostra partita. Complimenti per la vittoria

B: grazie, anche se tu non me la racconti giusta. Farò finta di crederti.

Io: grazie, sei un vero amico.

B: comunque Lanza sentiva molto la tua mancanza

Così dicendo si avviò verso le docce con un sorrisetto sul volto.  Io mi misi a ridere pensando a quell'omone che era triste per la mia assenza. Molta era la gente che voleva fare foto con i giocatori così mi sedetti su un seggiolino e aspettai. Dopo una buona mezz'oretta arrivo felice come non mai

F: scusami, scusami davvero, ma i fans erano troppi e non volevo deluderli

Io: hai fatto la cosa giusta.

F: mi faccio la doccia e poi ti porto a cena. Solo tu ed io

Io: non vedo l'ora

Con un sorriso malizioso gli lasciai un bacio all'angolo della bocca e lui se ne andò a fare la doccia. Poco dopo tornò con ancora i capelli bagnati e la divisa della tuta.

F: andiamo?

Io: certo, dove mi porti di bello?

F: a casa mia, cucino io

Io: spero tu sia bravo a cucinare

F: certo, sono il miglior cuoco in circolazione

Io: questo sarò io a decidere. Ci quindi mi sei mancato

Filippo si girò verso di me e mi baciò appassionatamente

F: anche tu piccola, non sai quanto.

Salimmo in macchina e in poco tempo arrivammo a casa sua.
Apri la porta del suo appartamento e mi prese subito in braccio, facendo scontrare la mia schiena con il muro, con il piede chiuse la porta ed inizio a baciarmi in modo sensuale, salendo e scendendo lungo il mio corpo e lasciando anche dei succhiotti. Nel frattempo cercavo di togliergli la felpa e pian piano gli tiravo le ciocche di capelli. Mi strinse a lui e mi portò in camera da letto, qui ci spogliammo velocemente e consumammo il nostro desiderio di pura passione. Cazzo quanto mi era mancato, il modo in cui mi faceva sua, di come mi guardava e di come mi toccava, non avrei mai potuto resistergli. Quando finimmo ci ritrovammo accoccolati nel letto, uno vicino all'altro.

Io: ti giuro, avevo una voglia matta di farlo con te.

F: anche io piccola, se tu non fossi venuta qua oggi, domani sarei venuto io a Verona a prenderti, anche perché domani ho giorno libero

Io: perfetto, così mi fai conoscere un po la città

F: con molto piacere.

Io: vado a fare una doccia, intanto inizia a preparare la cena chef Lanza

F: con molto piacere signorina. Ha qualche ordinazione in particolare?

Io: no no, faccia lei. Mi fido.

Feci una breve doccia rigenerante ed indossai una sua maglia. Poi scesi in cucina ad osservare quello c'è combinava

Io: le serve una mano?

F: si, per cortesia apparecchi la tavola che tra poco la cena è pronta.

Io: va bene

Presi tovaglia, posate, bicchieri, piatti e preparai tutto. Mi misi a sedere su una delle sue sedie poste vicino alla penisola.

Io: caro mio chef, lei mi delude

F: perché ?

Io: ha cucine lube, i suoi rivali

F: me lo fanno notare tutti quelli che entrano in casa mia, ma non ci posso fare niente, fa parte dell'arredamento e devo dire che è anche un'ottima cucina.

Io: va bene, va bene

Devo ammettere che dopotutto era un appartamento davvero molto grazioso, a due piani e molto ampio. Ci si poteva vivere benissimo in 4, anche se lui ci viveva da solo.

F: ecco servito il mio piatto speciale, spaghetti al pomodoro e basilico

Io: tu ti sei impegnato per fare due spaghetti al pomodoro

F: assaggiare per credere

Li assaggiai e lo guardai fisso negli occhi

Io: devo ammettere che sono buoni, però io li faccio meglio

F: la prossima volta allora cucini tu

Io: ok

Parlammo un po del più e del meno e poi andammo in salotto a guardare la TV

Io: perché abiti da solo in un appartamento così grande?

F: in realtà vivevamo io e la mia morosa, poi ci siamo lasciati e sono rimasto solo. La maggior parte delle volte però chiamo amici a fare festa, così riusciamo a starci tutti

Annuii e mi sistemai distesa tra le sue braccia. In TV trasmettevano un film così noioso che mi addormentai, ma mi sentivo protetta, sicura, apprezzata e tutto questo era dovuto dall'abbraccio di Filippo.
La mattina seguente mi risvegliai nel letto matrimoniale con lui ancora accanto ch e dormiva e la sua mano circondava delicatamente ma ance con forza la mia vita, come se non volesse lasciarmi andare.

Amore eternitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora