Chapter 38

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Pranzammo in compagnia. Era sempre bello passare del tempo con loro, erano delle brave persone.

G: cara è vero che ti hanno preso come modella per victoria's secret?

Io: non mi hanno ancora detto niente di preciso. So solo che la sfilata sarà l'11 novembre a New York

G: Oddio che emozione.

Io: ma non è detto che mi prendano.

G: e perché non dovrebbero prenderti? Sei splendida

Io: ci sono altre centinaia di ragazze che hanno fatto la domanda. I media dicono che io sono una delle pretendenti più accreditate, ma nulla è sicuro ancora

F: pensa che figata, potrei andare in giro e dire la mia fidanzata è una modella di victoria's secret e vantarmi con tutti quanti.

Io: ah quindi tu staresti con me solo perché sono una famosa modella e stilista?

F: certo, perché altrimenti?

Lo fissai con una faccia arrabbiata d poi si mise a ridere

G: Filippo. Non si dicono queste cose

F: eddai, stavo scherzando. Non te la sarai mica presa?

Io: no no

F: dai tesoro.

Io: no no

Si avvicinò e mi abbracciò, poi iniziò a farmi il solletico. Stavo cercando di trattenermi, ma non potevo resistere al solletico

F: lo so che stai facendo la finta incazzata

Iniziai a ridere

Io: ti prego smettila

F: no finché non mi perdoni

Io: ti perdono

F: brava ragazza

Il pomeriggio ce ne tornammo a casa e guardammo un film. Volevamo stare da soli a coccolarci, mentre il tempo fuori trascorreva lentamente.
Purtroppo la sera Filippo dovette tornare a Trento, il giorno dopo aveva allenamento in vista di una nuova sfida.

Io: mi manchi già

F: ma non sono nemmeno partito

Io: lo so, però mi manchi tanto

F: anche tu piccola. Vieni qua

Mi prese tra le sue braccia e mi abbracciò.

Io: ci sentiamo quando arrivi a Trento

F: ma no dai tienimi compagnia durante il viaggio

Io: sei pazzo? Non voglio che tu faccia incidenti. Già è tardi e buio. Concentrati sulla strada mi raccomando.

F: va bene. Ci vediamo presto ciao piccola

Mi diede un bacio mozzafiato, quelli che ti fanno togliere il fiato

Io: ciao gigante

I giorni passavano velocemente, ci vedevamo ogni giorno su Skype, ma non era la stessa cosa. Ogni tanto riuscivo ad andare a Trento e ogni tanto lui veniva a Verona. Ormai la settimana della moda si stava avvicinando e io non avevo più tanto tempo disponibile per poter vedere Filippo.
Era il giorno di San Valentino e avevo deciso di fare una sorpresa a Filippo dal momento che il giorno dopo doveva giocare sicuramente non si sarebbe mosso da Trento. Presi la macchina e mi avviai. Era primo pomeriggio. Gli avevo comprato un Rolex con dietro incise le nostre iniziali. Inoltre avevo comprato anche i cioccolatini anche se li avrei mangiati tutti io. Dopo un paio d'ore arrivai a Trento. Passai per il palazzetto e vidi che c'erano delle macchine. Ciò voleva dire che si stavano ancora allenando in vista della partita di domani. Parcheggiai e mi avviai verso l'entrata. Ero indecisa se entrare o meno perché avevo paura di poter sconcertare Filippo nel caso in cui mi avesse visto. Pertanto entrai ma rimasi nelle ultime file. L'allenamento era a porte aperte nonostante domani si fosse giocata una partita importante. C'erano tantissime persone pronte a sostenere la propria squadra. Alcuni però mi riconobbero e vennero a chiedermi delle foto

Amore eternitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora