Tu non sei niente per me. Quelle parole spezzarono il mio cuore.
Ti ho solo usata. Non poteva essere vero, non potevo crederci.Io: non è vero. Stai mentendo.
F: è la verità. Apri gli occhi, non sei più una bambina.
Gli tirai uno schiaffo assordante in faccia.
Io: e io che credevo in te.
Presi la mia borsa e piangendo iniziai a correre verso una meta sconosciuta. Sentivo le voci di kovar, Parodi ed altri che mi chiamavano, ma io non volevo fermarmi, volevo stare sola. Andai in un pacchetto e rimasi lì seduta su una panchina a piangermi addosso. Volevo un conforto, decisi di chiamare vettori. Erano ormai le 5 del mattino. Sicuramente stava dormendo.
Io: ti prego rispondi rispondi, ho bisogno di te.
L: pronto
Aveva ancora la voce impasticciata dal sonno.
Inizia a piangere al telefono.L: Ludo Ludo cosa c'è perché piangi.
Non riuscivo a Rispondergli, le lacrime avevano preso il possesso del mio corpo e quindi non riuscivo ad arrestare il pianto.
L: dimmi almeno dove sei, prendo il primo treno e vengo li.
Io: sono a Trento.
L: cazzo, io lo ammazzo.
Senza dire altro chiuse la chiamata dicendomi che sarebbe arrivato tra massimo 3 ore. Non so cosa voleva fare quel ragazzo, so solo che ora avevo profondamente bisogno di lui. Trovai un paio di cuffiette in borsa e mi misi ad ascoltare musica. Le lacrime non smettevano di scendere. Era lunedì mattina e le strade erano tutte trafficate. La gente doveva andare a lavoro. Mi rannicchiai su me stessa e mi misi a pensare a cosa sarebbe successo ora. Sarei rimasta sola, senza di lui. Finalmente gli avevo detto cosa provavo per lui e lui mi aveva rifiutato perché non ero niente per lui. Come poteva essere? Quindi tutto quello che mi aveva detto era una bufala? Era una cazzata? Odiavo il fatto di essere stata fragile e vulnerabile, odiavo il fatto di non essere stata prudente e di essermi fatta coinvolgere. Ero una debole. Ora sarei stata in guardia e non sarei più caduta nello strano effetto dell'amore. Pensavo, pensavo, piangevo e pensavo nuovamente fino a quando non sentii qualcuno toccarmi la spalla. Speravo vivamente fosse Lanza, per scusarsi o anche solo per risolvere. In realtà era Fedrizzi. Non disse nulla e si sedette accanto a me. Mi circondo le spalle e mi fece posare la testa sul suo petto. Cominciò ad accarezzarmi dolcemente la nuca, continuando a coccolarmi. Dopo un po' mi accorsi che aveva la Fano fasciata.
Io: che cazzo hai fatto? Perché hai la mano fasciata?
F: non è niente di che, tranquilla.
Io: dimmi che non avete fatto a botte.
F: non abbiamo fatto a botte. Ero arrabbiato e allora ho tirato un pugno contro il muro. Niente di che tranquilla.
Io: ma sei fuori? E se ti sei rotto la mano? Dobbiamo andare in ospedale. Ora.
F: in questo momento tu sei molto più importante.
Ricominciai a piangere mentre lui continuava a cercare di tranquillizzarmi.
Io: kovar lo ha picchiato?
F: kovar è impulsivo, siamo riusciti a tenerli fermo entrambi.
Io: che ora è ?
F: sono le 7
Io: tra poco dovrebbe arrivare vettori
F: vettori?? Ma non è a Modena?
Io: ha detto di aspettarlo qua, che sarebbe arrivato il più presto possibile
F: bene, adesso Lanza deve vedersela con vettori. Dio mio gli hai tirato una sberla che aiuto, faceva paura veramente. Gli hai lasciato una bella cinquina.
Io: andresti da Lanza a prendere i miei vestiti?
F: cosa? No no, ci mando vettori dopo. Io non voglio andare da lui, avrei paura di tirare un pugno questa volta a lui però.
Mi fece sorridere quella frase. Lui ci teneva a me e nonostante Filippo fosse uno dei suoi più grandi amici gli era andato contro per stare dalla mia parte.
Non parlammo più, rimanemmo in silenzio a fissare il vuoto, o meglio a fissare il traffico della città. Mi addormentai sulla sua spalla. Ero stanca, stressata, non lo so neanche io, ma mi addormentai con le lacrime agli occhi.
Mi svegliai in una stanza che non conoscevo. Avevo ancora i vestiti della sera precedente addosso ed ero coperta da un lenzuolo e delle coperte. Non sapevo come avevo fatto ad arrivare fin li, così mi alzai pian piano e cercai di dirigermi in cucina. Quando la raggiunsi mi ritrovai vettori, kovar e Fedrizzi parlare tra di loro.Io: ehi, ciao ragazzi.
Vettori mi corse incontro e mi abbraccio forte, ricambiai calorosamente l'abbraccio. Avevo bisogno di lui.
Io: quando sei arrivato?
V: un paio di ore fa
Io: scusami se ti ho svegliato, io non volevo solo che avevo bisogno di te
V: stai tranquilla, io ci sarò sempre per te. Poi Michele mi ha fatto riposare un po' qua.
Anche kovar venne ad abbracciarmi
Io: tranquilli, sto bene
V: senti. Sono andato a recuperare le tue cose e ho una proposta da farti. Vieni con me a Modena per un po' ti ospito io.
Io: luca io non saprei cosa dire
V: dai vieni, ti farà bene staccare la spina da casa per un po'
Io: va bene, ci penserò su
V: guarda che stasera io riparto quindi devi darmela entro stasera la risposta eh.
Io: va bene grazie
Cercano in qualche modo di farmi sorridere, raccontandomi delle loro cazzate che avevano fatto da giovani oppure semplicemente mandandosi delle frecciatine a vicenda. Erano stati Stra carini con me e io dovevo prendere una decisione.
K: se vuoi ti ospito anche io a macerata
F: ti ospiterei anche io, ma non so quanto sia conveniente per te restare qui.
Io: ragazzi siete tutti molto gentili, davvero. Non so come ringraziarvi
V: noi lo facciamo perché vogliamo vederti felice
Io: grazie, siete gli amici migliori del mondo.
Cercai di abbracciarli tutti anche sei utilmente perché avevo le braccia troppo corte.
Io: comunque ho deciso. Vetto vengo con te. Mi farà bene cambiare aria per un po'. Ma sei sicuro che non disturbo?
V: che bello, mi fa davvero piacere che tu abbia accettato il mio invito. E tranquilla non disturbi affatto. Almeno i tieni compagnia.
Io: va bene, allora prendo le mie cose e partiamo
Salutato tuttora graziandoli ancora per quello che avevano fatto per me e partii con vettori in macchina. Direzione: Modena.
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Amore eternit
RomansLudovica è una ragazza alta, con i capelli neri e gli occhi verdi. Ha una grande fortuna, è figlia di una grande donna della moda: Donatella Versace. Ludovica esce da numerose storie basate solo sul sesso, niente di passionale, solo sfogo delle pr...