Andai subito ad abbracciare Simone Anzani e Giannelli.
Sg: scusami ma devi raccontarmi un po' di cosucce
Sa: anche a me
M: ehi ci sono anche io
Io: Matteo ciao
Lo abbracciai. Nonostante tutto anche lui mi era mancato
Io: Massimo
M: Ludo ciao. Anche io voglio sapere. Cosa sono questi scoop? Filippo non ci ha detto niente.
Io: lo abbiamo tenuto segreto, anche se ormai è già da un po' di tempo che stiamo nuovamente insieme.
M: è successa l'ultima volta che fu siamo visti?
Io: si
Sa: ma io non so niente
Io: dopo vi racconterò, promesso.
Arrivò Filippo e ce ne andammo mano nella mano.
Io: non ho mai visto i tuoi compagni così sconvolti
F: non gli avevo detto niente, volevo fare loro una sorpresa, ma vedo che tu ci sei già riuscita nell'intento
Io: non potevo starti lontano, erano troppi giorni che non ci vedevamo
F: mi sei mancata
Io: anche tu. Quando partite per il Giappone?
F: penso dal 4-5 settembre, ci giochiamo la qualificazione alle olimpiadi
Io: siete un bel gruppo, so che ce la farete
F: abbiamo cambiato allenatore hai visto? Nuovi compagni di squadra, nuove vittorie e nuove sconfitte
Io: dovrai presentarmeli
F: ehi, ricordati che tu sei solo mia
Mi tirò a sé e mi baciò
Io: ti adoro
Andammo a mangiare qualcosa insieme e poi tornammo in hotel, alcuni ragazzi stavano giocando a briscola così ci unimmo a loro.
F: ragazzi, lei è Ludovica, la mia ragazza. Ludo loro sono Osmanj, Simone Buti e massarri. Gli altri li conosci già, penso
Io: anche io voglio giocare a briscola, dal momento che Filippo non sa i motti, gioco con Anzani
S: Filippo, preferisce me a te
F: taci che è meglio
Giocammo contro Osmanj e Ivan. Io e simo eravamo una squadra perfetta, ci intendevamo al volo e riuscivamo sempre a vincere, infatti non fu difficile batterli. Finita la partita i ragazzi dovettero andare ad allenamento, così decisi di mettere a posto la stanza di Filippo, e di fare un giro per la città. Tornai in hotel quando ormai era giunta la sera, entrai con tantissime borse ed i ragazzi mi scrutarono attentamente.
Io: cosa c'è? Non siete mai andati a fare shopping con una donna?
F: tesoro però non serviva svaligiare i negozi
Io: ma c'erano tantissime cose carine, non ho potuto farne a meno.
F: quindi le indosserai stasera?
Io: perché? Cosa c'è stasera?
Os: serata libera, domani non abbiamo allenamento
Io: cosa? Davvero? Allora ci si diverte. Vado a prepararmi
F: donne
Io: Filippo ti ho sentito
Mi preparai con calma, non vedevo l'ora di passare una serata rutti assieme come ai vecchi tempi. Mi era mancato tutto ciò, mi era mancato stare con lui, stare con la squadra. Quei mesi lontano da lui sono stati un incubo. Ho capito che senza Filippo non posso stare, ho capito che lui è vita per me, ho capito che lui è tutto.
La sera arrivò presto e decidemmo di andare in un pub per bere qualche cosa. Prima di entrare mi fermai fuori a fumare una sigaretta. Vedere il sorriso di Filippo mi faceva stare bene, se lui era felice, io ero felice. Ad un tratto alzai lo sguardo e lo vidi li, davanti a me, che mi fissava con sguardo dispiaciuto. Nei miei occhi invece c'era solo terrore, disperazione, voglia di fuggire, di scappare, di evadere.
Buttai il mozzicone della sigaretta a terra e lo calpestai, cercando di entrare nel pub il più velocemente possibile. Fabrizio mi prese per un polso e il suo tocco provocò in me sentimenti indescrivibili: paura, rabbia, frustrazione, il senso di essere stata violata, vergogna, terrore.
Cercai di liberarmi dalla presa ma lui non voleva lasciarmi andareIo: vattene, mi fai schifo, non voglio avere più niente a che fare con te.
F: Ludo aspetta, mi dispiace averti ferito, davvero
Io: non ti credo. Tu mi hai mentito per tutto questo tempo ed io cretina non mi sono accorta di niente. Hai fatto un gesto orribile e non ti perdonerò mai per questo
F: no dai non dire così, non vado fiero per quello che ho fatto. In questo periodo ho avuto numerosi rimorsi, sensi di colpa, incubi ma ti prego non ce la faccio più a vivere così. Devi perdonarmi ti prego.
Io: ti rendi conto di cosa stai dicendo? Mi stai chiedendo di perdonarti dopo avermi violentata? Ma sei pazzo? Non ti perdonerei per niente al mondo. Mi hai fatto perdere la persona più importante della mia vita, ogni sera avevo gli incubi ed ogni volta che qualcuno mi toccava avevo paura di essere violata. Mi sono isolata da tutto e da tutti, non volevo avere più niente a che fare con nessuno e sai qual è la cosa peggiore? Che ero incinta. Hai capito bene?? Ho perso il bambino e penso che sia stata anche per colpa tua, per tutto lo stress che ho accumulato e per la paura di rivivere una situazione del genere.
Le lacrime ormai cadevano lungo il mio volto. Non volevo farmi vedere fragile, non davanti a lui, ma non ero riuscita a trattenere le mie emozioni, non ero riuscita a trattenermi dopo tutto quello che mi aveva fatto.
Una mano si posò sulla mia spalla, mi girai e vidi Filippo al mio fianco.F: Fabrizio, amico, che bello vederti. Ora però puoi lasciare andarla andare, non credi?
Fabrizio mi lascio il braccio. Osservai Filippo, il suo volto era impassibile, non trasmetteva alcuna emozione e il suo sguardo era duro.
F: ehi Filippo, come stai?
F: tutto bene grazie, ora io e Ludo andiamo dentro, gli altri ci stanno aspettando. E mi raccomando, non toccarla mai più, MAI PIÙ.
F: aspetta Filippo, io e Ludovica stavamo parlando di un argomento importante
F: ho detto ciao Fabrizio, non farti più vedere.
Filippo si avvicinò a Fabrizio e lo prese per il colletto della maglia.
Fi: se non vuoi prenderle, mettiti a correre e velocemente, perché non ti perdonerò mai per quello che le hai fatto, ricordatelo.
Fabrizio ingoiò rumorosamente e poi se ne andò. Abbracciai Filippo, lui era il mio eroe.
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Amore eternit
RomanceLudovica è una ragazza alta, con i capelli neri e gli occhi verdi. Ha una grande fortuna, è figlia di una grande donna della moda: Donatella Versace. Ludovica esce da numerose storie basate solo sul sesso, niente di passionale, solo sfogo delle pr...