Amore eternit

Chapter 35

Arrivati al palas presi le mie cose, salutai tutti e con vettori tornammo a casa. Il viaggio in macchina fu alquanto silenzioso. Poi quando arrivammo a casa mi decisi a parlare

Io: vettori, davvero dimmi cos'hai. Ci sto male a vederti così. Cos'è successo? Sai che a me puoi racontare tutto

V: non è niente

Lo presi e lo feci voltare verso di me

Io: Luca, non sto scherzando, davvero. Cosa succede?

V: non lo so, boh

Io: Luca è a causa mia?

Non rispose. Si dice che chi tace acconsente

Io: Luca ti prego

V: non lasciarmi

Mi abbracciò forte.

Io: lo sai che io non ti lascerò mai

V: non è vero, adesso andrai da Filippo e noi non ci vedremo quasi più

Io: verrò a trovarti

V: me lo prometti?

Io: certo, e poi ci sentiremo su Skype.

V: sarà difficile vivere da solo dopo aver passato un mese con te. E adesso chi mi preparerà il pranzo? La cena? La colazione ? Io sono impedito a cucinare, brucio tutto, dovrò cibarmi di cibi surgelati o già pronti. Mi sa che vivrò di gelato

Io: ahahah dai Vetto, una pasta la saprai fare?

V: si, no, non so perché a volte è troppo dura, altre invece è scotta

Io: ti voglio bene anche se non sai cucinare

V: grazie, ti voglio bene anche io.

Io: bene, vado a preparare le valigie.
Senti e se ti comprassi un cane? O un gatto magari? E che dire di un coniglio o di un criceto? Sono così carini

V: ma sei pazza, poi dovrei stare a pulire anche loro e i loro peli, per l'amor del cielo già che odio fare le pulizie, pensa se avessi anche un animale.

Io: va bene, va bene scusa, stavo scherzando.

Preparai le valigie e scesi in salotto, poi mi feci accompagnare da Luca in staIone.

Io: mi mancherai piccolo uomo

V: mi mancherai grande donna

Ci abbracciammo e poi salii sul treno lasciandolo li, mentre mi salutava con il fazzoletto bianco, come nei film. Quel ragazzo era pazzo.
Dopo 3-4 ore di viaggio arrivai a Verona, il mio appartamento mi stava aspettando. Ormai era da un mese che non tornavo a casa. Mi era mancata la mia solita vita monotona.
Ripresi il lavoro, ormai mancava solo un mese e mezzo alla fashion week di Milano e dovevamo essere al top, dovevamo creare una collezione stupenda, che uscisse dagli schemi e stupisse tutti.
Andai a lavoro, dovevo dare gli ordini, fare vedere le mie bozze e valutare i disegni degli altri stilisti.

Io: buongiorno ragazzi, siete pronti per lavorare sodo ?

F: Oddio Ludo, sei tornata. É da tantissimo tempo che non ci sentiamo

Ci abbracciammo

Io: oh Fabri devo raccontarti tantissime cose

F: non vedo l'ora di sentirle

Io: bene, ma ora non è il momento. Tutti al lavoro, forza forza.

Lavorammo tutta la mattina e tutto il pomeriggio, poi la sera decisi di uscire a cena con Fabrizio. Mi era mancato il ragazzone, ci eravamo tenuto poco in contatto. Dovevo raccontargli tutto quello che era successo. Sapevo che non avrebbe mai accettato il fatto che fossi tornata con Lanza dopo quello che avevo passato.
Andammo in un ristorante in centro per mangiarci una buona pizza.

F: allora? Voglio sapere tutto per filo e per segno.

Io: va bene va bene.

F: dai, sono impaziente

Iniziai a raccontargli tutto da quando sono partita Macerata-Trento , poi gli ho raccontato della mia permanenza da vettori, l'incontro con vitelli e la scappatella di capodanno con Sartoretti, per poi concludere con il rappacificamento di me e Lanza

F: ma sei rincoglionita? Perché lo hai perdonato? Non dovevi, dopo tutto quello che ti ha fatto.

Io: te l'ho detto, io sono innamorata di lui, e lo sai meglio di me che fino ad ora solamente una persona è stata in grado di conquistarmi.

F: lo so, ma odio le persone che ti fanno stare male. Perché non mi hai detto niente prima?

Io: non lo so, in quel momento mi è crollato il mondo addosso, volevo solo stare sola e non parlare più con nessuno. Ma adesso è tutto passato, credimi.

F: se ti farà star male ancora se la vedrà con me

Io: eddai, ti ricordo che sei stato tu a spingermi tra le sue braccia

F: si, ma io non voglio che tu soffra ancora

Io: ti ringrazio. Tu invece? Cosa mi racconti?

F: niente di che, mi sentivo con una, ma non era il mio tipo.

Io: e quindi ?

F: quindi niente, sono alla ricerca di qualche bella donzella.

Io: e hai già trovato qualcuna?

F: si forse, cioè c'è da sempre una che mi piace, ma è impegnata

Io: ah, mi dispiace. La conosco?

F: no no, non la conosci

Io: me la farai vedere un giorno?

F: non è di qua

Io: ah ok

Finimmo di cenare e poi tornammo ognuno nelle rispettive case.
Erano le 10 quando arrivai a casa e sentii un rumore provenire dal computer. Mi diressi correndo verso il salotto e aprii il Pc. Era una videochiamata su skype.

Io: buonasera

F: principessa. Mi ero preoccupato, non rispondevi più

Io: scusami, sono appena arrivata a casa. Ero a cena con Fabrizio

F: Fabrizio chi??

Io: eddai Lanza, Fabrizio quello che lavora con me, l'hai conosciuto in Polonia.

F: ah sì giusto

Io: come è andata la giornata?

F: niente di che, solito allenamento e routine.

Sentivo un po' di casino

Io: che stai facendo? Sento degli strani rumori

F: sono a casa di solé, oggi la grigliata è a casa sua.

Poi vidi tutti i suoi compagni arrivare davanti allo schermo e salutarmi

S(solé): ciao piccioncini, abbiamo rovinato qualcosa?

Io: no no tranquilli. È sempre bello vedervi

N(Nelli): ci manchi, Lanza parla di te tutto il tempo

Io: cosa? Veramente? Che dolce

F(Fedrizzi): si, e poi é sempre attaccato al telefono, aspetta sempre un tuo messaggio o una tua chiamata

F(Filippo): si bene, adesso ve ne andate, così possiamo rimanere da soli.

Io: ciao ragazzi, a presto

Mi salutarono tutti e se ne andarono chiedendo la porta alle loro spalle.

Io: quindi manco a qualcuno??

F: si, mi manchi da morire tesoro. Vorrei essere con te in questo momento e coccolarti

Io: mi manchi anche tu, appena posso vengo a Trento.

F: promesso?

Io: promesso.

Parlammo ancora un po poi ci demmo la buonanotte

Io: sono stanchissima, ci sentiamo domani. Buonanotte ❤️ ti amo

F: buonanotte piccola. Ti amo ❤️

Così mi addormentai con il sorriso sulle labbra.