Chapter 34

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Arrivai all'hotel dei modenesi che non distava molto da dove mi trovavo. Appena arrivai venni accolta con delle urla e dei fischi, per la seconda volta.

P(piano): oh Ludo, devi raccontarci qualcosa ?

Io: chi? Io? No, vi state sicuramente sbagliando

P: ah, perché potrebbe darsi che sappiamo già tutto

Io: cosa intendi con tutto?

Prese il suo telefono, andò su Instagram e mi fece vedere che sul profilo di Filippo c'era una nostra foto, dove lui sorrideva ed io accanto a lui dormivo beatamente

Io: io lo ammazzo, guarda che male che sono venuta, dai sembro morta.

P: comunque sono felice per voi. Siete finalmente riusciti a capire quello che era successo e avete risolto tutti i vostri fraintendimenti.

Io: grazie

Vidi vettori un po' triste così gli andai vicino

Io: Luca, cosa succede?

V: niente niente

Io: ed dai dimmelo ti prego. C'è malinconia e tristezza nei tuoi occhi. È successo qualcosa? Lo sai che con me puoi parlarne

V: tranquilla, non è successo niente. Sono solo stanco. I festeggiamenti sono andati avanti fino a notte fonda.

Io: va bene, farò finta di crederti.

Salii con i giocatori in pullman che ci riportò a Modena.
Il viaggio fu un continuo ridere, scherzare e fare battutine riguardo me e Lanza. Ormai tutti sapevano tutto.

B(Bruno): quindi come avete risolto?

K(kovacevic): non tralasciare i dettagli piccanti

Io: oh ma ragazzi siete dei vari pettegoli, credetemi. Non avevo mai visto dei ragazzi interessarsi così tanto alle mie vicende.

M(Matteo): eddaii, siamo tuoi amici

Io: si, amici pettegoli. Invece Matteo caro, come va con la tipa di capodanno??

M: ehm si, ecco

Io: Uh Uh qui qualcuno nasconde qualcosa, eddai

M: ci sentiamo, ecco tutto

Io: ma lei ti piace?

Un oh generale uscì dalla bocca dei giocatori modenesi

M: si, lei mi piace Molto

Dei fischi risuonarono per tutto il bus.

Io: e tu invece Vetto come va con..

Mi girai e vidi vettori dormire serenamente, con le cuffiette nelle orecchie per non essere disturbato dalle nostre urla.
Povero cucciolo, sarà sicuramente stanco a causa della festa prolungata per tutta la notte di ieri sera.

Io: allora che si fa? Il viaggio è ancora lungo

R(Rossini): dormiamo?

Io: cosa?? No, avete tutta la notte per dormire

B(Bruno): e secondo te questa sera dormiamo

Io: va bene, scusate. Basta che non mi facciate diventare zia di tanti bei bambini

Si misero tutti a ridere. Poi si misero le cuffiette e cercarono di riposare. Mi sedetti accanto a Matteo che non aveva nessuna intenzione di dormire

Io: ehi, sai cos'ha Luca? Lo vedo un po strano, triste

M: non lo so, fino a questa mattina era normale, poi sei arrivata tu e si è subito intristito. Magari è geloso

Io: cosa? Tu pensi che lui sia geloso? E di cosa?

M: non lo so, magari di Lanza. Magari a lui tu piaci

Io: no no, non può essere, altrimenti perché mi avrebbe trattato così e poi non mi avrebbe mai mandato tra le braccia di Sartoretti sei lui fosse stato innamorato di me. Ti stai sbagliando

M: magari non voleva rovinare la sua amicizia con Lanza. È una Persona molto timida e riservata, non so quello che stia passando, a volte fa molta difficoltà persino per aprirsi con me che ormai lo conosco da un bel pezzo.

Io: va bene, appena arriveremo a casa gli parlerò. Non voglio che stia male per causa mia

M: a proposito, con Sartoretti com'è finita?

Io: lui ha capito che non potevamo andare oltre, ha detto che ha sempre saputo che io ero ancora innamorata di Lanza e che non saremmo mai riusciti ad essere più che amici se non mi toglievo Filippo dalla testa. Però siamo rimasti amici perché nonostante tutto sono felice di averlo conosciuto, e lui è felice di aver conosciuto me. A proposito adesso che siamo solo io e te, ma con la tipa? Prima sei stato un po' vago

M: lei mi piace veramente, io la conoscevo già quella ragazza e né sono sempre stato un po attratto

Io: cosa?? Quindi sono stata brava?

M: certo, devo ringraziarti tantissimo per avermi fatto passare la serata con lei. Ora ci sentiamo ogni giorno, sarebbe voluta venire anche lei solo che aveva un impegno e quindi non è potuta venire, però ha visto un pezzo di partita e mi ha fatto i complimenti per la vittoria.

Io: Oddio che dolce

M: si si, guarda

Mi porse il telefono con il papiro che lei gli aveva scritto per la vittoria.
Era stata veramente dolce.

Io: ma voi vi scrivete da solo una settimana e siete già così attaccati?

M: in realtà c'era stato un flirt tra di noi alle superiori, ma poi finita la quinta ci eravamo persi di vista, per rincontrarci qua a Modena

io: oh che cosa dolce. Quindi lei è stata il tuo primo grande amore?

M: si, penso proprio di sì. Ho sofferto tantissimo quando abbiamo dovuto lasciarci. E in ogni ragazza con cui sono stato non vedevo altro che lei, il suo ricordo era perenne, non riuscivo a dimenticarmi di lei.

Mi abbracciò

Io: tu sei cotto

M: Uh Uh, parla lei, allora signorina Lanza non le ha ancora scritto??

Io: si, é da quando è salito in bus che non fa altro che scrivermi.

M: dai raccontami come è andata ieri, sono curioso io.

Io: ahaha va bene, va bene. In pratica sono andata da lui, abbiamo parlato e mi ha detto che anche lui era innamorato di me, solo che aveva paura di tornare ad amare, dopo l'ultima batosta so quanto sia stato difficile dirmi quelle cose.

M: e poi?

Io: lui voleva andarsene, ha detto che non voleva farmi soffrire nuovamente. Allora io l'ho fermato e gli ho detto che non poteva lasciarmi lì da sola, soprattutto dopo quel bacio. Lui mi ha detto che non mi merita e io gli ho fatto un discorso sul fatto che non deve aver paura di amare, deve vivere il presente e lasciare che le cose accadano come devono andare. Così poi da cosa nasce cosa eh...

M: questa volta sono io che diventerò zio vero?

Io: ma vah scemo, nessuno diventerà zio almeno per i prossimi 2-3 anni.

Poi mettemmo anche noi le cuffiette e cademmo in un sonno profondo.

Amore eternitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora