Capitolo 16

641 40 3
                                    

SARA POV'S
Stavo impazzendo. No, forse ero già impazzita. Mi ritrovo in uno squallido bagno di una scuola pubblica, seduta sul pavimento a piangere, a gridare contro qualcuno che non c'è, e che forse non c'è mai stato. Quanto vorrei odiarlo. Quanto vorrei che la rabbia provata  con Marco e l'odio nei suoi confronti si riversasse anche su quella persona che prima era il mio sole e che ora è il mio buio più intenso. Invece mi ritrovo qua a piangere. Senza rendermene conto grido il nome di Ignazio e piango come non mai.
Ad un certo punto spunta Piero. Mi raggiunge e si siede con me. Mi volto, non voglio che mi veda debole. Lui mi accarezza i capelli.
P: non piangere piccola..
Me lo sussurra. Piccola? No io non sono la tua piccola solo Ignazio mi chiama così. Io sono solo sua.
Io: non chiamarmi così.
P: scusami voglio solo starti accanto, ok? Voglio solo abbracciarti e asciugarti le lacrime. Voglio solo cercare di farti dimenticare il male che stai provando.
Io: grazie.
P: posso abbracciarti. ?
Mi fiondo tra le sue braccia e mi stringe forte. Piango per un eternità.
P: non puoi capire come sto soffrendo a vederti così. Vorrei vederti ridere ed essere felice. Io potrei renderti felice.
Io: cosa dici pierò? Fino a ieri ero con il tuo migliore amico. 
P: lo so ma è lui che mi ha dato il permesso per stare con te. Sa che io posso renderti felice.
Io: lui non sa niente di me altrimenti avrebbe capito che volevo lui è solo lui. Avrebbe capito che lasciandomi mi avrebbe ucciso avrebbe capito che senza di lui muoio.
Piango di nuovo.
P: calmati sara. Mi abbraccia di nuovo e posa le sue labbra sulle mie. Quel bacio è sbagliato. Non ho la forza di respingerlo ne di ricambiare. Come faccio a ricambiare questo bacio quando il ricordo delle SUE labbra e ancora così vivo.
Io pierò basta. Dimmi cosa ti ha detto Ignazio
P: semplicemente che potevo stare con te visto che lui ama Noemi..
Io: bene.
Sono furiosa. Ora gli faccio vedere io. Aspetto la fine delle lezioni. Mentre lui sta per uscire gli vado incontro, lo afferrò per la manica in modo da farlo voltare e gli do uno schiaffo con tutta la forza che ho. Lui non sembra ne arrabbiato ne sorpreso. Come se fosse consapevole di meritarselo.
Io: tu non hai alcun diritto di vendermi come fossi una cosa qualunque al tuo amico ok? Tu non hai il diritto di farmi stare bene e poi andartene così. Tu non hai il diritto di farmi assaggiare la vita è poi stapparmela via consegnandomi nelle mani di un altro.
Lui tenta di parlare ma io sono inarrestabile. Gli occhi pieni di lacrime non aiutano. Sto facendo una scenata ma non mi importa.
Io: sei così squallido che hai mandato il tuo migliore amico a provarci per farmi stare meglio eh!? Pensi che io sia così sola e triste da buttarmi tra le braccia di uno qualsiasi solo per sentirmi protetta? È questo che pensi di me? Beh ti sbagli, Ignazio. Io mi sono lasciata andare con te perché ti amavo brutto idiota ti amavo e ti amo ancora come non ho mai fatto con nessuno e mi manchi da impazzire ma devo rassegnarmi perché ho capito cosa sei. Sei una merda boschetto. Un essere che si nutre delle sofferenze degli altri. Non ti voglio più vedere.
Vado via con l'intenzione di chiudere ogni rapporto con lui. Ma Ignazio mi prende per un braccio e mi trascina fuori dalla scuola dove gli occhi curiosi dei studenti non ci toccano. Mi trascina contro la mia volontà in un parco dove c'è una piccola casetta abbandonata e mi fa entrare.

IGNAZIO POV'S
Io: così possiamo parlare.
S:ho già detto tutto.
Io: io no.
S: bene parla allora.
I: e così difficile da spiegare ma tu hai frainteso tutto. Pierò ti ama sul serio. E innamorato di te e me lo ha confessato. Visto che io e te non stiamo più insieme gli ho dato il mio consenso. 
S:non posso credere che ne parli con questa serenità. Igna ma veramente se io stessi con pierò a te non farebbe nessuno effetto?
Dice piangendo.
Io: no.
Sto mentendo e lo capirebbe chiunque. Alcune lacrime si affacciano ma mi impongo di non farle scendere.
S: io non ti credo. Lo vedo dai tuoi occhi. Stai soffrendo anche tu e non capisco perché.
Io: ti sbagli. Mento ancora.
S: cos altro dovevi dirmi? 
Io: dai una possibilità a pierò lui ti ama e ti renderà felice.
S: tu credi?
Io: si lui è migliore di me.
S: è pensi che io e lui saremo felici quando sfiorandolo immaginerò il tuo viso? Pensi che sarei felice quando baciandolo cercherò di ricordare il tuo sapore. Quando cercherò disperatamente il tuo odore su di lui. Quando faremo l'amore è io immaginerò sempre te su di me e non lui. Quando mi sveglierò la mattina dopo cercando di vedere degli occhi più scuri nei suoi i capelli più lunghi. Sarei felice se immaginassi te in ogni momento?
Non riesco a trattenermi. Inizio a piangere come un coglione. Lei mi ama come io la amo e la sto facendo soffrire. Devo dare un taglio netto.
Io: basta ti prego.
S: non è finito tra di noi.
Lo dice sfiorandomi la guancia.
Io: non finirà mai tra di noi.
Ed è così. Lei non uscirà più dalla mia vita è adesso non riesco più a trattenermi. La prendo con forza e la baciò. Un bacio violento e ricco di desiderio. Mi è mancata. Mancata come l'aria, come l'acqua fresca in una giornata calda. Come l'aria in una stanza chiusa.
Intensificò il movimento della lingua sfiorando la sua. Assaggio ogni parte della sua bocca. Poi le mordo le labbra forte per lasciare il mio segno. In cuor mio so che è l'ultimo bacio che le darò. E non riesco a fermarmi. La sto ingannando. La sto illudendo di nuovo. La sto uccidendo ancora ma non riesco a fermarmi. Sono come un serial killer che gode nel' uccidere. Io sono Così è vorrei morire per questo. Ma non rinuncerei a questo momento nemmeno per tutto l'oro del mondo. La prendo in braccio e la sbatto contro il muro facendo aderire la sua schiena con la parete. Sono eccitato e lei se ne accorge. Gli sbatto la mia parte più intima vicino alla gamba. Lei lo sente e geme.
S: Ignazio..
Geme e mi sta facendo impazzire. Dev fermarmi. Ora o non potrò più.
Io: sara io..
La metto con i piedi giù e lei senza darmi il tempo mi slaccia la cintura dei pantaloni fa scendere là zip e slaccia il bottone. Infila una mano nei miei boxer e comincia a massaggiare il mio membro senza pietà. Prima piano poi più veloce. Non c'è la faccio a fermarla. Lei lo vuole io lo voglio . ora conta solo questo. Dopo aver giocato un po si abbassa facendo scendere i miei pantaloni fini alle caviglie. So cosa vuole fare e da bastardo egoista quale sono non vedo l'ora. Finalmente abbassa anche i boxer e rimane ferma a guardare la mia lunghezza. La afferra è già solo così, vederla inginocchiata a guardare il mio cazzo potrei venire. Inizia a soffiare sulla punta per poi leccarla piano. Fa dei piccoli cerchi intorno alla cappella continuando a stringerlo. Poi lo bacia e lo infila in bocca facendo su e giù. Poco dopo vengo nella sua bocca e mi sento sfinito. Pochi minuti dopo vorrei che qualche boia venisse a prendermi per farmi fuori. Mi sento così dannatamente in colpa per averle fatto fare quelle cose che.. Non lo so. La faccio sollevare da terra mi rivesto e la bacio. Un bacio ricco di dolcezza. Non c'è più desiderio, ma solo malinconia e tristezza. Un bacio che sa di addio. Un addio disperato e sofferto ma pur sempre un addio.
Lei lo capisce. Infondo i nostri cuori sono collegati.
S: era un addio vero?
Io: mi dispiace. L'unica cosa sincera che le ho detto fino ad adesso.
S: sei un bastardo boschetto.
Io: scusami..
Fa per andarsene ma poi si volta e dice
S: prenderò il tuo consiglio in considerazione. Conoscerò meglio pierò. E forse tra un po' riuscirò per sino a dimenticarti. Sicuramente lui avrà più fegato di te. E forse è anche molto più uomo di te.
Lo dice per ferirmi lo so. Non lo pensa davvero. Allora perché la voglia di morire si fa sempre più forte? Se ne va sbattendo la porta della casetta. C'è solo silenzio. Mi guardò intorno e vedo dei vetri rotti. Ne prendo un frammento. Sarebbe così facile. Solo un taglio pochi minuti e finirebbe tutto. Niente Noemi niente pierò , niente scuola. Niente Sara. Ma infondo lei nemmeno in questo mondo e mia. Sarebbe facile, così facile. Tutti starebbero meglio se io non ci fossi. Sembra la scelta più giusta e facile..
Mi avvicino e raccolgo il frammento più grosso. È facile Ignazio così facile...

Spazio per me: ok ciao questo capito fa pena però avevo troppa voglia di scrivere e quindi...... Lo scritta. Continuate a leggere la mia storia e indovinate? Ne sto per scrivere un altra. Un po' più dolce e coccoloso di questa però.
Buona lettura :*

Questo amore splendido / Ignazio boschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora