Capitolo 61

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SARA POVS
Siamo tutti qui in aeroporto a cercare qualcuno che non c'è, qualcuno che si nasconde.
Mi guardo in torno cercando un ragazzo dalle spalle larghe, dei bellissimi capelli neri, degli occhi castani che ti aprono l'anima. Sto cercando lui.
E mi sembra di impazzire. Perché in ogni passante vedo lui. Vedo Ignazio in ogni passeggero che vola chissà per dove.
Io non so nemmeno dove voleva andare, né se è già qui o se è partito.
Non lo troviamo e io sto per avere una crisi di nervi.
Ci riuniamo tutti.
S: Pie allora lo hai trovato?
P: ma che. Sparito sembra. Ma dove Minchia sta chistu?
Risponde incavolato. È molto nervoso. E lo sono anche io.
A: dai ragazzi animo! Vedete che lo troviamo! Piero dove può essere andato?
P: non lo so.. In un posto che conosce. Dove si sente a suo agio.

Tutti pensano a dove potrebbe essere scappato. Poi ci arrivo. Forse dopo troppo tempo.

S: MARSALA! È andato lì. Sono sicura.

Tutti mi guardano come per dire ' oh cazzo giusto, come abbiamo fatto a non pensarci?'

Infatti. Come abbiamo fatto a non pensarci. E andato a casa sua.
Corriamo verso i tabelloni dove sono scritti gli orari dei voli.
Ed è lì che lo vediamo. Il volo per Marsala. Ore 17:30. Guardo l'ora.
Sono le 17:40. È finita l'abbiamo perso.

Un attimo di silenzio tra di noi. A rompere quel momento è piero.
P: minchia l'abbiamo perso! No ma io non ci credo! Minchia minchia!
Alex tenta di calmare Piero che nel frattempo sta prendendo a calci una poltrona.
G: abbiamo sgarrato di soli 10 minuti. Solo 10 fottuti minuti cazzo! Io non ci posso credere!

Ha la voce rotta dal pianto e Noemi corre a rincuorarlo.
Piero tra le braccia di Alex. Gian tra le braccia di Noemi.
E le mie braccia dove sono? Dove è il mio amore? Dove è la persona che amo? Dove è Ignazio? Perché non è con me. Senza neanche accorgermene mi accascio per terra. Le mani tra i capelli.
Inizio a ripetere il nome di Ignazio.
Non riesco a piangere. Io vorrei solo urlare.

Alex e Noemi mi si avvicinano. Cercano di tirarmi su ma io sono ancorata a terra. Ci vogliono solo le forti braccia di Piero a tirarmi su.
Mi prende di peso e mi fa sedere su delle sedie prese a caso.
Alex mi accarezza il viso e i capelli mentre io piango sulla sua spalla.

A: si risolve tutto tesoro.
N: dai Sara non fare così. Risolviamo ok?
Io continuo a rimanere impassibile. Ho solo la spalla di Alex a proteggermi. Ma questa è così piccola, gracile. Non sono come le spalle a cui sono abituata. Forti, salde. Quelle sono in grado di reggere il mondo su di esse.

G: se solo non avessi perso tempo.. Se solo tu ti fossi sbrigata a scendere senza fare domande Ora forse..
Mi punta il dito e dice queste parole con rabbia.
Non lo lascio nemmeno finire. Mi alzo di scatto e gli do un pugno sul viso.
Uso tutta la forza che ho anche se  non è molta ma basta a fargli uscire il sangue dal naso.

Le nocche mi fanno male. Lui emette un rantolo. Gli ho fatto male. Che somma soddisfazione.

N: Sara! Sei impazzita!

S: io? Era da un mese che volevo farlo!
Poi mi rivolgo al ragazzo dal naso tumefatto.
S: Mi hai rovinato la vita. Hai distrutto tutto quello che avevo creato con lui. Me lo hai portato via e ora vieni qui a dire che ti dispiace che ami Noemi. Fai l'amico con me. Poi mi incolpi del fatto che sia partito? Tu sei responsabile almeno quando me! Come puoi essere così meschino. Sei solo un parassita. L'ho perso adesso. Ho perso l'unica persona che mi teneva in vita e ora sono vuota. Ma tu non puoi capire. Non puoi capire perché hai pensato sempre e solo a te stesso. Sei uno schifo Gianluca! Uno schifo. Mi hai portato via l'amore. E nessuno ora me lo potrà mai restituire!

Ora piango a dirotto. Ho urlato tanto. La gola mi brucia insieme al naso. La voce si è abbassata e lo stomaco mi si contrae. Ho sfogato con Gian tutto il mio risentimento. Ma una cosa davvero giusta l'ho detta: nessuno mi ridarà Ignazio.

G: mi dispiace... Lo so che non serve dirtelo ma mi dispiace. Sappi soltanto che l'ho amato tanto, tantissimo. È ora che se ne è andato sono morto anche io come te.

Lo guardo. Ha gli occhi lucidi. Ma non è dovuto al mio pugno. E dovuto ad Ignazio. Quanto amore possiamo provare per quel ragazzo. Quanto affetto può ottenere solo sorridendo.
Guardo Noemi. Lei guarda Gian con delusione. E delusa perché sa che a Gian Ignazio non passerà mai. Sara sempre parte della sua vita. E questo fa male. Anche a me.

S: so che lo amavi, Gian. Ma lui era mio! Solo mio. E me lo hai portato via. Mi spieghi ora come faccio senza di lui? Come faccio a vivere se lui non c'è?

Inizio a parlare random senza fermarmi.
Poi Piero mi chiama. Non lo ascolto.
P: Sara!

S: mi spieghi ora come faccio a svegliarmi senza di lui. Senza le sue meravigliose fossette al lato della bocca? Lo amo così tanto.
P: Sara!

S: lo amo. Lo amo.

Continuo a delirare finché tutti non mi urlano contro il mio nome. Mi sveglio dal mio sonno. Li Guardo. Sono tutti lì che sorridono come coglioni. Gian ha addirittura le lacrime agli occhi. Il mio discorso non mi sembrava così commovente. Però noto che non stanno guardando me. Stanno guardando un punto dietro di me. Mi volto all'improvviso. Un fiume in piena di emozioni mi inonda. Le lacrime salgono e la voce si blocca in gola. Lo stomaco tenta di rigettare è un sorriso spontaneo si fa strada sul mio viso stanco e arrossato dal troppo pianto.

Emetto un grido mentre corro verso la cosa che ha attirato la mia attenzione.

S: Ignazio!!!!

Questo amore splendido / Ignazio boschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora