Esco da scuola completamente fuori di me. Vorrei scappare lontano e vorrei correre da lui. Due pensieri contrastanti. Non riesco a capire cosa sento dentro. Ho paura per lui. Non voglio faccia qualche pazzia. Lui.. Lui è l'amore della mia vita..
Mentre cammino per le strade della mia città senza una meta noto un gruppetto di ragazzi. Avranno la mia età e stanno circondando una ragazza. È bellissima la vedo da qui. Ma molto piccola. Li sento prenderla in giro
X: ehi bella dai vieni a farti un giro con noi..
Ragazza: no grazie andate via.
Altri ragazzi la afferrano per un braccio. Lei è spaventata e piange. Non so perché ma decido di intervenire. Quella ragazza mi ricorda me. Nessuno merita di provare quell'umiliazione. Nessuno.
Corro da lei senza neanche pensare a qualcosa da dire o da fare.
Io: lasciatela stare.
Urlo dopo essere arrivata lì.
X: e tu chi sei?
Io: non ti importa chi sono ora tu e la tua mandria di ebeti ve ne andate altrimenti chiamo la polizia.
Ho paura non mento. Ma l'unica cosa ora è far sì che questo qui e gli idioti al suo seguito non se ne accorgano. Il caso vuole che stia passando una pattuglia in quel momento. La vedono, si spaventano. Alcuni scappano. Rimane solo quello con cui sto parlando. Si volta da una spinta alla ragazza che cade a terra fa un sorrisetto e scappa anche lui. La ragazza è caduta su di una pozzanghera e si è sporcata tutta. E bella anche così. Sembra indifesa e dolce. La aiuto
Io: stai bene?
X : si grazie.
Inizia a piangere.
Io: Dai non fare così. Devi essere forte. Come ti chiami.
X: Alex.
Io: bel nome io sono Sara. Perché quei ragazzi ti hanno trattata così?
A: a scuola girano strane voci su di me. Dicono che sono una poco di buono e che la do a tutti. Credo vogliano farsi un giro per svagarsi.
È triste lo si nota dagli occhi. Sono azzurrissimi. Ha i capelli biondi con le punte colorate di blu, ondulati. Sembra giorgie. Mi ricorda così tanto me. La sua storia è così simile alla mia.
Io: dove stavi andando?
A: a lezione ma non posso più andare così. Inoltre mi hanno anche rotto gli occhiali. Ora li noto. Ha un paio di occhiali grossi color viola accesso. Sono molto simili a quelli di pierò.
Io: sai ho un amico che ha i tuoi stessi occhiali.
A: davvero? Mi dice sorridendo. Non sono il tipo che fa amicizia ma questa ragazza aveva bisogno di aiuto e per un attimo ho dimenticato la storia di Ignazio.
Io: senti che ne dici se ti invito da me. Così ti presto un cambio. Sei un po più piccolina ma penso che più o meno siamo uguali fisicamente .
Così puoi andare a lezione.
A: è fantastico! Grazie.
Leggo qualcosa nei suoi occhi. Speranza. Forse anche lei è sola come me. Forse anche lei vuole solo un'amica sincera. Come me. Durante il tragitto parliamo di noi. Scopro che ha la mia stessa età. Adora il pattinaggio artistico e il tennis. Anche io le racconto di me. Le racconto perfino di Ignazio. Ovviamente solo l'inizio della storia.
A: Oddio me lo descrivi come se fosse il ragazzo più bello del mondo!
Io: per me lo è. Non è che non abbia imperfezioni. C'è le ha eccome ma sono tutte quelle a renderlo perfetto. Poi ti lascia un senso di protezione che non so descrivere.
Io che mi apro così con una persona? Questa ragazza mi sta conquistando.
A: come è finita con lui?
Io: sto con il suo migliore amico. Lo dico di come se fosse normale. Lo dico in un sospiro.
A: Wow che finale assurdo hahaha.
Ha una risata contagiosa.
Io: già ma la situazione è un po più complicata.
Arriviamo a casa e le do un cambio.
Io: vai fatti una doccia e cambiati.
A: grazie Sara.
Le sorrido. Mi siedo sul mio letto a riflettere mentre lei si lava il fango da dosso.
Piero? Cosa devo fare con te. Non possiamo continuare così e poco ma sicuro. Non posso stare con lui. Amo Ignazio così tanto che non riesco a capire come sia riuscita solo a baciare piero. Devo parlarci. Lo chiamo.
P: pronto?
Io: pierò ciao, hai da fare adesso.
P: no perché?
Io: bene allora puoi venire qui? Devo parlarti.
P: mi preoccupo così.
Io: dai vieni e basta dico tristemente.
P: ok arrivo da te.
Stacco il telefono e penso ad un discorso. Opto per la verità. È sempre la cosa migliore.
Dopo un po' pierò arriva. Lo faccio entrare.
Io: ho un amica in casa quindi parleremo tra poco.
P: un 'amica? Mi dice felice, e chi è?
Io: l'ho conosciuta oggi è bella ed intelligente. Fantastica.
P: bene sono contento.
A: sara ho sentito delle voci ma chi è?
Urla dal bagno.
Io: è arrivato il mio ragazzo tranquilla.
Dopo un po lei compare con il mio cambio, che le sta a pennello e i capelli legati in una treccia. Non ha bisogno di trucco e non lo mette. Entra nella stanza e la vedo osservare pierò. E incantata.
Li presento.
Io: Alex lui e pierò il mio ragazzo.
Pierò lei è Alex una mia nuova amica.
P: piacere Alex. Dice cortese.
A: piacere mio dice. Stringe la mano di pierò con delicatezza e arrossisce.
A: io devo proprio andare. Grazie di tutto sarà davvero. Spero di rivederti.
Io: dammi il cellulare dai che ti scrivo il mio numero.
A: fantastico.
Dopo aver fatto si defila.
P: beh simpatica no?
A: molto si. E anche bella.
P: non l'ho notato.
Sorrido.
Alex mi ha fatto dimenticare il problema. Esprime serenità ma ora devo pensare alla cosa più importante: Ignazio.
Io: pierò ascoltami bene. Lo so che tu mi ami e che vuoi stare con me. Fino a pochi giorni fa era così anche per me.. Ma ora non me la sento più. Piero io non posso continuare così. Il nostro rapporto non è vero. L'amore viene solo da te e non è amore se va solo da un verso. Piero io ti voglio bene ma non più di questo. Mi dispiace essere così dura ma credo che non ci sia modo purché tu non soffra.
Piero mi guarda stupito. Poi il suo sguardo cambia diventa furioso.
P: è per lui. Vero?
Io: di chi parli.? Lo so di chi parla.
P: non fingere con me Sara. E per Ignazio sì o no.
Io: si Piero e per lui. Mi dispiace ma oggi ho visto una cosa che mi ha fatto capire quando tengo ancora a lui.
P: ti prego Sarà. Tu non ti sei mai impegnata a dimenticarlo per questo pensi di amarlo ancora. Ma non è così ne sono sicuro. Tu ami me. E me che hai baciato in questo mese e i baci li volevi anche tu.
Io: pierò non puoi confondere l'attrazione con l'amore.
P: amore ho capito cosa ci manca. dobbiamo fare l'amore. Vedrai saremo molto più uniti dopo.
Mi salta addosso e continua a baciarmi. Ma è impazzito completamente? Che cosa sta succedendo!
Io: pierò lasciami sei pazzo.
P: non ti lascio voglio farti stare bene. So che lo vuoi anche tu.
E forte e ho il terrore che quello che è successo con Marco ricapiti. Deve fermarsi o non lo perdonerò più. Le sue mani continuano a toccarmi.
Inizio a piangere disperAta.
Io: pierò basta ti supplico.
P: non posso amore ti amo troppo ne abbiamo bisogno. Staremo meglio vedrai te lo prometto.
Non so più che fare ormai mi ha già tolto la maglia e ha una mano nei miei slip. Decido di dire tutto quello che so. Deve fermarsi. Lui non è il mio pierò. Questo è un mostro.
Io: Ignazio ha tentato di uccidersi! Urlo con tutte le mie forze. Lui finalmente si ferma. Io mi accascio contro il muro di camera mia. Piango a dirotto. La testa posizionata tra le ginocchia le mani tra i capelli.
P: cosa? Dice devastato.
Io: hai capito bene bastardo. Ha tentato di uccidersi più volte. Ha le braccia piene di tagli. Sei il suo migliore amico come hai fatto a non notarlo.
Pierò e sconvolto.
P: Ignazio. Il mio amico Ignazio...
Dice fra se. Sembra sentirsi in colpa. Come me del resto. Il nostro rapporto era sbagliato dall'inizio. Abbiamo cercato di dimenticare Ignazio. Quando lui aveva solo bisogno di essere ricordato. È colpa nostra se si è ridotto così. È colpa nostra se ora stata bevendo o peggio. È colpa nostra se vuole morire. È colpa nostra se si sente solo.
Io: lo abbiamo messo da parte perché stavamo soffrendo. Per noi era meglio dimenticare. Già perché dimenticare e da vigliacchi. Siamo stati vigliacchi Piero. Abbiamo pensato a noi solo a noi. Eh ora chi ci pensa a lui. Sembra così forte ma poi è così fragile.
P: mi ricordo di quando eravamo bambini. Ci mettevamo a correre e giocare a calcio e io puntualmente cadevo e mi sbucciavo le ginocchia. Piangevo come un pazzo ma Ignazio veniva da me e mi diceva' dai non è niente. Fai un bel sorriso è tutto passa. Era allegro spensierato. Mi è sempre. Stato vicino. Mi ha sempre aiutato. E io lo ripagato così.
Perdonami Sarà. Perdonami per tutto. Sono un idiota.
Inizia a piangere ma so che non piange per me. Piange per il suo amico di infanzia. Quel bambino che lui ricorda così bene. Non si perdona di averlo tradito.
P: dobbiamo fare qualcosa per lui.
Io: cosa!
P: stiamogli vicino. Consoliamolo.
Io: ti va di andare da lui?
P: mi va.
Ci asciughiamo le lacrime ne abbiamo versate tante. Ma non credo siano nemmeno la metà di quelle di Ignazio.
Ma ora tutto questo cambierà. Non
piangerà più lo prometto. Mai più...ALEX POV'S
Sarà è fantastica. La adoro. Forse è presto da dire ma potremmo diventare buone amiche. O almeno questo lo credevo prima di aver visto Pierò. È stato un colpo di fulmine. Appena l'ho guardato ho sentito qualcosa. Uno spostamento d'aria, un brivido. È stupendo e sembra anche un ragazzo serio e preciso. Quegli occhiali poi.. Pensavo fossi l'unica ad avere una passione per gli occhialoni invece scopro che c'è anche lui. Voglio davvero diventare amica di Sara. Ci tengo tanto ma innamorarsi del suo ragazzo non è proprio un buon inizio. Devo dimenticarmi di lui. Si dai tanto non lo conosci nemmeno Alex dai riprenditi. Ok sono ritornata in me.
Però.. Quella bocca. Sembrava così buona. E quelle mani. Sembravano fatte apposta per accarezzare la mia pelle. Vorrei sapere che sapore ha la sua lingua. Vorrei sentire anche solo per una volta il suo profumo. No Alex così proprio non va... Bella amica che sei. Piero ma cosa cavolo mi hai fatto?
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Questo amore splendido / Ignazio boschetto
FanfictionSara è una ragazza di 19 anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Avendo avuto un orribile esperienza da piccola si è chiusa nel suo guscio e non si fida più degli altri. Riuscirà un ragazzo a farle cambiare idea?