Capitolo 1

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'Saraaaaaa cazzo svegliati è tardi!'

Sento questa frase orrenda dal mio letto. Cerco in tutti i modi di convincermi che in realtà è tutto un incubo ma un ennesimo strillo disumano mi fa ricredere. è solo l'oscena realtà. Quando mia madre si presenta alla mia porta gridando di nuovo il mio nome accennò un sottile 'si, satana ? ' per sdrammatizzare. Come al solito non la prende bene e mi butta giù dal letto.
'Devi svegliarti! È il primo giorno non vorrai fare tardi?!' Mi dice con aria speranzosa.
' no mamma non voglio fare tardi semplicemente non voglio andarci' e faccio un sorriso da finta brava ragazza per rendere tutto meno drammatico.
' non scherzare, non puoi non andarci' mi rimprovera lei con la faccia contratta.
'Sei consapevole che io odio stare li vero? Mi disprezzano tutti.' Dico con fare rassegnato mentre mi alzo. Sul viso di mia madre si fa spazio un velo di tristezza. Odio vederla così.
' ok mamma sto andando! Che bella la scuola!!' Grido come una bambina. Mento a me stessa ma questo la fa risollevare un po'. Vado in bagno, mi faccio una doccia veloce, infilo qualcosa a caso addosso e scendo a fare colazione. Burro e marmellata sono il motivo per cui mi alzo la mattina.
Dopo aver fatto colazione parto per la scuola cercando di non perdere il pullman. Corro per la strada quando lo vedo passare e senZa accorgermene sbatto contro un tizio. Sono imbarazzata per questo non lo guardo ma riesco comunque a dire ' scusa è che andavo di fretta'

' stai più attenta la prossima volta Bambolina ' mi dice con tono da play boy. Alzo lo sguardo per capire di chi fosse quella voce. Fu così che lo vidi. Ragazzo alto, con le spalle larghe, imponente. Aveva i capelli sistemati in un ciuffo che gli ricadeva sul l'occhio destro, occhiali da sole, baffetti e Pizzetto ordinati. Avrà avuto qualche anno in più di me. Devo ammettere che era molto carino e grosso come era  avrebbe potuto proteggere chiunque da qualsiasi  pericolo. Mi alzo continuando a fissarlo.
'Bambolina se vuoi puoi scattarmi una foto eh' mi dice lui. Che sbruffone si è accorto che lo sto guardando e se ne vanta!

' no grazie non mi serve!' Lo canzono

' se lo dici tu. Ciao Bambolina ' sempre quel tono altezzoso ma chi si crede di essere. Lo guardo male senza rispondere al saluto e vado via. In tutto ciò ho perso anche il bus.
Mai una gioia in questa vita oh!
Con calma mi metto in cammino verso la scuola consapevole di essere in un ritardo fottuto.

Questo amore splendido / Ignazio boschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora